Siam qua, a Marina di Carrara. È un posto dove c’è il mare, ma da qua, dentro un giardino, non si vede, anche se si sente che c’è, il mare, non so come, ma è così. Comunque, siam qua adesso, ieri eravamo a Roma, siam passati da Kansas City, e stasera non so mica dove siamo, siam dei vagabondi, oggi in un posto, domani in un altro, e poi chissà. Mi viene in mente che domenica, alle 18.30, siamo a Pescara, in piazza salotto, si chiama piazza Rinascita ma la chiamano piazza salotto, non so perché ma mi han detto così. Mi sembrava una cosa che dovevo dire. Adesso son qua, che scrivo su un cellulare, e tra poco si parte. Statemi bene.
…e potevi anche dirlo che eri a Carrara…
ci vediamo domenica a piazza salotto (piazza della rinascita) che è conosciuta di più con il suo soprannome che con il suo nome, sti abruzzesi come me, gente strana.
All’inizio è divertente, e si corre ovunque. Dopo qualche tempo però ci si sente un po’ come quelle soubrette in tournèe con moderni Carri di Tespi. Un galòp estenuante ;-*
(Versiliana?)
è un po’ una roba dei matti girare in giro, ma è bello, poi alla fine quando non lo fai, ti manca
“Piazza Salotto” come la chiamano i Pescaresi, ti offrirà spunti infiniti di ilarità, se riesci a parlare con persone del posto.
Scoprirai un pacchianissimo elefante in un angolo, e al centro della piazza un ORRORE di monumento in plexiglass, creato da un artista giapponese pagato milioni di euro.
Doveva simboleggiare un calice di vino liquido incastrato dentro un monolito trasparente.
Poi però hanno scoperto che con le prime gelate il liquido gonfiava e spaccava la scultura facendola diventare uno scheletro di crepe.
Quindi l’anno “ingabbiata” dentro un frame di ferro, che ha subito ARRUGGINITO perchè … non era acciaio.
Alla fine hanno rimediato facendo finta che il frame appartenesse alla scultura, ed ora si tengono quell’affare grottesco, perchè il comune non ha i soldi per toglierlo…
Belle storie eh ?
Dacci un occhiata, a quel robo rosso fuoco, costretto in un cubo di plexiglass pieno di crepe, ricoperto da una gabbia arrugginita… troverai la rappresentazione ideale del regime che l’italia sta vivendo… mi ringrazierai.
il mare bello il mare anche solo percepirlo anche a centinaia di chilometri la senzazione di essere al mare. si è sempre detto che si poteva nascere al mare o in montagna e si era perfetti o quasi invece si è nati nella bassa, il quasi, si tralascia il perfetti per modestia 😉
Io invece sono sulla Carrera di Marina.
E sto bene.
la provincia, Bianciardi, la vita agra, sigarette e traduzioni, Kansas City, la lettrratura americana e tempo e clima sfissiante. lassù Milano. Marina di Carrara, Grosseto e un tuffo. Caspita.
Cosa non si fa per non pagare l’ICI.
nomadismo letterario (con sottofondo di sciabordio di plexigas in un vino ferroso)
in effetti, il passaggio Roma/Kansas City/Carrara non mi è molto chiaro… 🙂
Anche a me, come per Julie K, non mi è chiaro il passaggio Roma/Kansas City/Carrara. Come fai a passare da Roma a Kansas City e tornare a Marina di Carrara in 24 ore? O hai un jet privato supersonico o stai nascondendo qualche tecnologia tipo ologramma 3D in real time… 🙂
Luciano un caro saluto.
Luciano che parla a quel se stesso disteso in quel pronto soccorso di ospedale luciano da solo che si lasciava andare nelle parole che aveva pensato, tradotto e scritto dei minatori che lui vedeva già tutto gli anni ’50 e ’60; il fegato ingrossato, alcol e tristezza e la nera figura della demagogia il boom dell’emigrazione la letteratura come rivoluzione la fiat a spillare soldi e a sfruttare operai e territorio e casse dello stato.
cià Lucià.
E a Cuneo l’hai già presentato? A Cuneo dove percepisci il mare a volte intendo…
http://www.claudioriggio.com/kansascity/bio_bianciardi.html 😛