Io son stato in giro, e ho fatto le cornamuse, i pinzimonî e le pinzillacchere, poi son tornato a casa, ho fatto le gioie, le teme e le agnizioni. E adesso, il risultato, è che non ci capisco più un fico.
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E dopo dici che quella malata sono io… 😀 Belle le teme, non le ho ancora fatte
attenta che le teme fan paura.
Cosa sono le teme?
Sono le te(r)me di chi erra (cioè andar in giro a far baldorie per la sentenza calda calda = erraBondi), col risultato che i colpi di testa fan fico(zzi).
C’è dell’oscuro oggi.
Tema, o skin, è un file per modificare l’aspetto grafico di un programma. Non lo se se è femmina.
L’agnizione vuol dire che tu scrivi o leggi e all’improvviso salta fuori che uno è uno che non ti aspettavi e così quello che succederà non si sa.
Il fico se è secco non si capisce, ma deve essere secco, secondo me.
Io mi immagino che vuoi togliere tutto questo arancione, e mettere un omino seduto con le pive senza sacco su una panca a forma di ciotolina, accanto a altri omini diversi.
Abbiamo tutti paura di trarre, secondo me. Ci aiuti Alessandro? Sii sinonimo.
pinzimonî?
Le teme non sono mica i temi, i temi del desktop, o di wordpress, o di chissà cos’altro. le teme son quelle cose che ti vengono quando pensi a quel che succederà, è un neologismo, è un neologismo bellissimo e nuovissimo, l’ho inventato stamattina. è sinonimo di Timori.
Ma i pinzimonî, dai che li avete fatti anche voi.
Ah, era una cosa tipo Senza tema di smentita!!! Senza la frasetta completa non lo avevo capito. Hai ragione che è un neologismo bello, sì. Nel pinzimonio ci sono sempre le rape e io non so mai come tagliarle che mi schizzano come le polpettine di Fantozzi e allora o le ingoio intere o le lascio lì, dipende. Le carote si tagliano per il lungo, il sedano alla fine si incastra sempre nei denti, il cipollotto è un lusso che dipende da quello che devi fare dopo. A me se mi invitano a casa e c’è il pinzimonio penso sempre che c’è un messaggio subliminale e che è una cena di quelle che si parla molto del più e del già e non si mangia quasi un fico secco. Però il pinzimonio è bello anche lui, in generale.
“Avei temma” con la e muta, lo diceva sempre mia nonna nel senso di avere timore. Detto così, in neoitaliano, è bellissimo! Più bello del pinzimonio e del fico secco.
Bevuto troppo 🙂
Fortunato ad aver avuto un tempo in cui capivi
Sei un fativo.
facente-creativo
è una fatìca fàtica.
Be’, non è che ci sia molto da capire in un fico, lo apri e lo mangi. O lo succhi? Oddio…
Sicuro di non aver sbagliato nessun ingrediente ? 🙂
Evviva. E sale a due su sessantamila il numero di blog circonflettenti!
Io non so come, avevo capito subito che era sinonimo di… paturnie… sarà che leggo da un po’ questo blog e che per la prima volta ho scoperto che esiste più di qualcuno strano come me e chessepotessi lo direi al mio exnonex che non è vero che sono la sola che ha un amico mossserino una volta raggiunta una certa minima soglia di età di saturnia mentale. é che comunque alla fine, il risultato di tutti è lo stesso: noncisicapisceunfico. ma con originalità.