un blog che parla di niente

Territorial Pissings

Ci pensavo ieri, che se ci son dei luoghi che conosco letterariamente, e hanno per me una magia tutta loro dovuta alle mie letture, io preferisco non andarci, perché ho paura che andandoci tutta questa loro speciale magia si dissolverebbe, per un possibile contrasto tra ciò che traspare dalle pagine e ciò che appare in superficie, andandoci. Ecco, pensavo, bisogna andare in dei posti di cui non ha mai scritto nessuno, per vederli come sono, e poi magari, magari scriverne per primi, fare, forse, una specie di pipì letteraria negli angoli; trovare dei posti in cui dire: io qui scrivo di questo posto, sono il primo, ecco la mia bandierina, pensavo. Che pensiero brutto, la bandierina.
E mi è venuto in mente di quando si va in giro, magari in montagna, appoggi il piede in un posto preciso e ti chiedi Chissà quanti piedi si sono posati su questa roccia. Magari, ti dici, magari nessuno. Magari sei il primo uomo, tu pensi, che ha posato il piede in quel luogo preciso, luogo che magari dieci centimetri più in là è stato frequentatissimo, ma lì, in quel posto preciso, non aveva mai appoggiato i piedi nessuno.
Son cose che a me mi vengon da pensare soprattutto in montagna, è la montagna che stimola quei pensieri lì speculativi, la montagna fa questa cosa qua ai pensieri, tipo una volta, mi ricordo, sono arrivato in cima a un monte, ho tirato fuori il cellulare dalla tasca, ho pensato: Secondo me, di qui, non ha mai twittato* nessuno.

10 Comments

  1. disma

    Non sai come ti capisco! Io quando vivevo nella casa dove vivevo con i miei addirittura un giorno avevo deciso di toccare tutta la superficie calpestabile dell’appartamento perché mi ero detto che probabilmente gli inquilini precedenti e quelli successivi alcune parti non l’avrebbero mai toccate, tipo gli angolini o quel pezzettino del balcone che sporge che è inutile che uno ci mette il piede e allora le ho toccate

  2. transit

    mai twittato nella vita realistica della realtà nuda e cruda. a volte la realtà é dispari e altre volte pari e anche prismatica. sulla luna già ci son stati quelli degli stati uniti d’america, ma però si dice che era tutto una pantomima e che le luci e le ombre erano tutte slabbrate che i contorni non combaciavano con l’immaginario collettivo delle masse e le moltitudini del pianeta terra. allora potrei andare su marte nella realta realistica e twittare come se fosse un sogno twittato. vabbè, mò vado.

  3. Tom

    Basta un salto e sicuro nessuno a twittato da li.

  4. Alessandro

    Tom, ai la tastiera rotta.

  5. Tom

    colpa della tastiera… ma come dimostrarlo hormai…

  6. MrPotts

    La “pipì letteraria” mi piace moltissimo…
    Ho meno paura che la magia si dissolva rispetto al timore di vedere tutto filtrato dagli occhi delle letture, chiamiamoli così. Cioè, ci vado, non sono per niente deluso (non mi è mai successo), ma poi mi chiedo: cos’è che ho visto? E’ un giro diverso per arrivare allo stesso punto: bisognerebbe andare in dei posti di cui non si è letto. Ma come si fa…?

  7. Tom

    Perdonatemi, ma giuro che quando parlo la dico

  8. Lorenzo

    Roba da cani! 🙂

  9. il Van

    A me ‘sto post ha dato da pensare a una cosa che hai scritto tempo fa sull’olfatto dei cani.

    Organizziamo una spedizione di twitting sul K2?

  10. docpap

    A me sto post ha fatto venire in mente un Dylan Dog: Golconda. Che anche lì c’eran posti che nessuno li aveva mai calpestati, posti che erano anche vicino a posti frequentatissimi, che so tipo Times Square, eppure proprio lì, sul bordo di ‘sti posti frequentatissimi, nessuno aveva mai e dico MAI messo piede su quel centimetro quadrato di asfalto.
    O forse di nulla.
    E nel Dylan Dog di cui sopra, in Golconda, il mettere il piede in quel posticino lì che nessuno ha mai toccato, ecco apriva una porta verso un universo parallelo, un inferno da cui esce un occhio gigante che fa a pezzi i due innamorati che hanno calpestato quel posticino lì che nessuno ha mai toccato. L’occhio gigante li fa a pezzi e dopo il delitto se ne va in giro per Londra col tandem della coppietta.
    Ladro!

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