un blog che parla di niente

Sei cose che non sapevate sulla sfiga e che forse preferivate non sapere e una settima che sembra che non c’entri ma c’entra.

(Marco Manicardi e gli amici di Barabba hanno realizzato, per il Festival della filosofia 2010, un ebook sulla sfortuna chiamato Cronache di una sorte annunciata. Lo potete scaricare da qui, nel vostro formato preferito. Questo è il mio contributo, affidato programmaticamente alla sorte)

Sei cose che non sapevate sulla sfiga
e che forse preferivate non sapere
e una settima che sembra che non c’entri
ma c’entra.

«Non penso molto di un uomo che getta la buccia di banana sul marciapiede. E non penso molto nemmeno di una banana che getta un uomo sul marciapiede… il mio piede ha colpito la buccia di banana e sono volato in aria, e ricaduto a terra violentemente, e per circa un minuto ho visto tutte le stelle dell’astronomia e addirittura qualcuna che non è stata ancora scoperta. Mentre mi stavo rialzando, un ragazzino è arrivato attraversando la strada e dicendo: — Oh signore, non lo farebbe ancora? La mia mamma non vi ha visto — »
Cal Stewart, 1906

(In realtà la buccia di banana non è particolarmente sdrucciolevole. Il suo utilizzo nelle gag è stato introdotto semplicemente per sostituire le feci dei cani, in realtà ben più scivolose, mantenendone la comicità, ma edulcorando la situazione.)

1.

La parola sfiga deriva da una lingua dell’Africa occidentale, probabilmente la lingua wolof. Quando i portoghesi giunsero in Africa, scoprirono la presenza della sfiga e ne portarono i semi in America meridionale per coltivarla. La parola entrò a far parte della lingua portoghese e della lingua spagnola.

2.

La sfiga è un comune spagnolo di 69 abitanti (36 uomini e 33 donne) situato nella comunità autonoma di Castiglia e León. Il toponimo deriva dal leonese-galiziano e significa “orsù”.

3.

La sfiga contiene circa il 75% di acqua, il 23% di carboidrati, l’1% di proteine, lo 0,3% di grassi, e il 2,6% di fibra alimentare (questi valori possono variare).

4.

Apparentemente è senza limiti di forza e resistenza. Invulnerabilità, volo, abilità di passare attraverso la materia, vasta manipolazione dell’energia e della materia, poteri magnetici e laser infiniti, la sfiga riassunse i suoi poteri nella sua prima comparsa quando disse di venire da un posto dove tutte le leggi naturali possono essere incrinate.

5.

Le caratteristiche organolettiche della sfiga sono:
colore: paglierino scarico.
odore: vellutato, gradevole, fresco.
sapore: asciutto, armonico, lievemente acidulo.

6.

Si trova in Via de’ mestichieri 28 a Prato.

7. (che sembra che non c’entri ma c’entra)

Zucchero Filato Nero è l’unico album che Mauro Repetto ha pubblicato da solista, dopo aver abbandonato gli 883. Il singolo di lancio è stato Baciami qui, per il quale è stato realizzato anche un video. L’album per il mercato discografico dell’epoca si rivelerà un flop vendendo 23.000 copie. È però diventato un cult degli estimatori di un certo genere di musica, e tuttora, dopo quattordici anni, su molti blog si discute ancora di questo album come di qualcosa sperimentale e incompreso per la generazione dell’epoca.

(Questo testo è un ready-made aiutato. Tutti i contenuti provengono da Wikipedia, che ringrazio non solo per i contenuti, ma anche per il tasto che restituisce pagine casuali. Grazie quindi a Wikipedia, e alla sorte.)

7 Comments

  1. Silas Flannery

    Sì, le cacche dei cani mi sembrano un argomento ricorrente.

  2. francesco

    io invece vi inviterei ad ascoltare zucchero filato nero (punto 7, quello che c’è però non ci doveva essere, sì insomma, si era detto sei punti, e invece sette, ma va bene eh). mauro repetto è un genio incompreso.

  3. ruphus

    grandissimo disco davvero, Zucchero filato nero. da sfigati, sicuro, ma gran disco

  4. Fiù

    Dopo il riso, sono sgomenta. La sfiga è più del 100%, non si scappa!

  5. francesco

    @ ruphus: nessuno batte il cantaballerino. nessuno.

  6. Franco

    Ho scoperto, dopo le consuete analisi che il valore proteinico si attesto oltre il 2% mi devo preoccupare? Ci tengo a precisare che la settimana prima ho ascoltato l’album di tale Mauro Repetto.

  7. francesco

    @franco: don’t worry. mauro ti protegge.

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