Stanotte ho dormito su un letto che non era perfettamente in bolla, non so, a guardarlo non ci si accorgeva di nulla, ma poi, a dormirci, ti sembrava di rotolare lentissimamente verso la parte più in basso, quindi ti svegliavi, cambiavi posizione, ti riportavi verso la parte più in alto, poi cercavi di riaddormentarti, ma era difficile, perché una volta che ti accorgi che stai rotolando, seppur lentissimamente, è difficilissimo pensare ad altro, è difficilissimo sgombrare la mente per approcciarsi correttamente a uno stato propedeutico al sonno, è difficilissimo, perché tutto quel che c’è nella tua testa è che stai inesorabilmente rotolando, e non ci puoi fare niente: sei lì che rotoli e pensi a rotolare, e pensi a contrastare il rotolamento, ma è impossibile, lo sai, lo sai che come molte, moltissime altre, è una battaglia persa.
Adesso, sono qui su un treno, che scrivo questo post su un cellulare, e se ci faccio caso anche questo treno tira un po’ da una parte, e non so mica come fare, appena passa il controllore gli chiedo se può far qualcosa per risolvere il problema.
Troppo forte zio XD chiedi se due signorine a caso possono reggerti per tenerti fermo
magari sei tu che non sei in bolla
Capita a volte di sentire distintamente di essere dentro qualcosa che tira da una parte. Il fatto e’ che qualunnque cosa tira da una parte piuttosto che da un’altra; e’ il percepirlo in maniera inequivocabile che crea disagio e talvolta ribellione. Qui, nel mio sud, e’ una giornata splendente e mentre con la mia busta che contiene il pranzo, mi avviavo al venticinquennale cancello, i miei piedi mi tiravano verso la direzione opposta…creandomi disagio. Volevo seguirli.
stai forse tornando dal no B-Day?
siediti sul sedile di fronte
Non hai idea dei miracoli che possa fare un cuneo messo nel posto giusto (io in questo commento ho fatto la summa di tutti i commenti che ti avrebbero mai potuto fare su questo blog quindi, è meglio che ora lo chiudi :D)
spero che khenzo si renda conto anche di quanto possa essere invece deleterio un cuneo messo nel posto sbagliato …
La labirintite si può curare.
@khenzo: come si fa a mettere una città sotto un unico punto di un suo abitante? 🙂
ciò che è sbagliato per alcuni non lo è per altri. Cuneo è cuneo 🙂
approfondirei quel “ho dormito su un letto”, che è diverso da “ho dormito in un letto”. questa vaghezza mi sconcerta un filo e non vorrei che quel senso di vertigine e di sprofondamento fosse piuttosto derivato dalle circostanze di quel “dormire”. senza malizia, eh.
Io abito in salita, se vuoi posso aiutarti con sti problemi.
prova le scarpe col tacco davanti per andare in salita come se fosse in discesa intanto…
Asseconda. In certi casi è l’unica.
legarsi stretto con una corda alla testata del letto aiuta. Anche legarsi al sedile del treno aiuta. Legare la mente, non so come si fa invece.
Dev’essere l’approssimarsi del 2012, me lo sento…
Possibilità : il letto aveva o piedi più corti dello schienale, ti stai covando una labirintite, è una metafora per preoccupazioni riguardanti il letto…; sul treno guardavano tutti dal finestrino proprio – e per questo – dal lato verso cui pendeva, ah e forse le ruote erano sbilanciate ah e forse i binari non erano allo stesso livello.Mancato qualcosa ?
Ah, e il controllore ha risolto il problema ? 🙂
Semplice: il letto era appoggiato su un solido a quattro dimensioni, magari un ipercubo (o tesseratto). Mi sembra anche che Trenitalia ne abbia ordinati un migliaio in occasione dell’Alta Velocità.
A me questa cosa di rotolare nel letto mi mette moltissimo a disagio, nel leggere questo post, che infatti avevo anche pensato di stare zitta che era meglio. Io non rotolo mai, nel letto, sono gli altri che rotolano addosso a me. E’ una questione di Bolla, e basta! Invece io i controllori li chiamo sempre per via degli spifferi che loro mi dicono La temperatura é regolata correttamente che non é la risposta alla domanda e allora uno alla fine lascerebbe perdere, ma io no. E sasso tutti gli altri vicini di treno, fino a che tutti dicono Ci sono degli spifferi intervenite subito. Qualcuno certe volte mi offre una sciarpa di sua proprietà, ma secondo me accettare una sciarpa del collo altrui é un gesto troppo confidenziale perciò io rifiuto sempre. Dopo però mi tocca tacere. Ecco.