oh, ghiaccio-nove, questo post qua è nato come commento sul forum di spinoza, ma poi non l’ho scritto, là, perché mi sembrava più un post. Comunque è un tributo alla community dei polacchi 🙂
Non puoi fare questo alla Wislawa solo per giocare con i nomi stranieri. Siamo quasi a livello del nuotatore DDR Otto Waschke o della puttana greca Mika Ladogratis. Oggi mi deludi, zio.
Beh io volevo dirti Alessandro che tu hai trangugiato una bottiglia femmina mentre invece è una bottiglia maschio: un fiasco generoso di nebbiolo, da stappare per sentirsi meno tristi, o forse di più (che poi io non ho capito se l’hai stappato o no, o se era per dire che ci avevi pensato). Lei è un poeta, non una poetessa, e questo fa la differenza, secondo me, e anche secondo te, magari (che io ti leggo e cerco di capire quello che vuoi dire, che magari certe volte non lo capisco invece, ma fa lo stesso). Però io sono stata dissidente silente perchè aspettavo Popinga, perchè lui (Popinga) ha fatto delle cose belle su quel poeta, che magari le hai viste, Alessandro, o magari no. Tu a me non mi deludi mai però, perchè io ti perdono se certe volte scrivi ti amo sulla sabbia fuori dalla riva, altrimenti saresti un Dio, mica uno zio. Anche Popinga non mi delude mai, perchè lui c’ha solo una riva, la sua, ed è un fiasco sincero così. E la cipolla è bella perchè fa piangere e io di rive non ce n’ho, e neanche la sabbia giusta. Però sono a forma di clessidra.
Secondo me B. è bravissima a unire i puntini, ma certe volte è troppo brava, non so se sia lei, o se i fogli sono troppo sottili, e quindi tende a unire i puntini dei due disegni che sono sui due lati del foglio come se fossero sullo stesso lato, producendo un terzo disegno che non ha niente a che fare con i primi due, e che forse non ha tutto questo gran senso, nella mente di chi li ha disegnati. E comunque, il poeta, non sarà colpa sua, ma se sei stato male sei stato male, e non c’è santo. E comunque è colpa di Carducci.
Ma stai male per la bottiglia in se, o per il motivo che ti ha indotto a berla?
hai dovuto dimenticare le poesie affogandoti nel wislawa??
neanche a me fa impazzire, il distillato di anziana donna polacca.
L’antidoto di quel distillato è un prodotto del Dr. Z. Herbert, fidati, l’ho provato e funziona
prova a leggere qualche pagina della poetessa Wodka Wyborowa, vedrai che passa tutto 😉
Una sera non ho bevuto una bottiglia intera di Wislawa Szymborska, sto ancora male adesso.
oh, ghiaccio-nove, questo post qua è nato come commento sul forum di spinoza, ma poi non l’ho scritto, là, perché mi sembrava più un post. Comunque è un tributo alla community dei polacchi 🙂
“Ora rammento con chiarezza:
la gente al vedermi si fermava a meta’…”
forse dovevi berne solo mezza bottiglia
…
aggrappati al corrimano 🙂
Ecco chi si è bevuto la mia bottiglia (non c’è niente di male più del senso di colpa).
un enorme e sentito Dziękuję a nome della comunità tutta!
A me, mi far star male solo a pronunciarlo Wislawa Szymborska
Mi acciambello su quanto detto da Batduccio.
guarda che la Wislawa Szymborska dev’esser na roba proprio cattiva perchè di solito è quando si beve che si passa in modalità poesia..
O kòrwa!
Franco, kurwa, kurwa przez u zwykłe!
mi acciambello anch’io. ciambella si dice donut in polacco, figata.
pocałunki.
quattro settenari a che gradazione alcoolica corrispondono?
Porca vacca…e hai ancora un fegato?
Non puoi fare questo alla Wislawa solo per giocare con i nomi stranieri. Siamo quasi a livello del nuotatore DDR Otto Waschke o della puttana greca Mika Ladogratis. Oggi mi deludi, zio.
Beh io volevo dirti Alessandro che tu hai trangugiato una bottiglia femmina mentre invece è una bottiglia maschio: un fiasco generoso di nebbiolo, da stappare per sentirsi meno tristi, o forse di più (che poi io non ho capito se l’hai stappato o no, o se era per dire che ci avevi pensato). Lei è un poeta, non una poetessa, e questo fa la differenza, secondo me, e anche secondo te, magari (che io ti leggo e cerco di capire quello che vuoi dire, che magari certe volte non lo capisco invece, ma fa lo stesso). Però io sono stata dissidente silente perchè aspettavo Popinga, perchè lui (Popinga) ha fatto delle cose belle su quel poeta, che magari le hai viste, Alessandro, o magari no. Tu a me non mi deludi mai però, perchè io ti perdono se certe volte scrivi ti amo sulla sabbia fuori dalla riva, altrimenti saresti un Dio, mica uno zio. Anche Popinga non mi delude mai, perchè lui c’ha solo una riva, la sua, ed è un fiasco sincero così. E la cipolla è bella perchè fa piangere e io di rive non ce n’ho, e neanche la sabbia giusta. Però sono a forma di clessidra.
Salve, Alessandro, in pace e in guerra iddio!
A te la cetra fra le eburnee dita,
a te d’argento il fulgid’arco in pugno,
presente Apollo!
Il Vate mi aveva fatto stare tanto male, ma poi mi sa che bisogna rivalutarlo. Colpa di questo, comunque
http://it.wikipedia.org/wiki/Test_di_Rorschach
Secondo me B. è bravissima a unire i puntini, ma certe volte è troppo brava, non so se sia lei, o se i fogli sono troppo sottili, e quindi tende a unire i puntini dei due disegni che sono sui due lati del foglio come se fossero sullo stesso lato, producendo un terzo disegno che non ha niente a che fare con i primi due, e che forse non ha tutto questo gran senso, nella mente di chi li ha disegnati. E comunque, il poeta, non sarà colpa sua, ma se sei stato male sei stato male, e non c’è santo. E comunque è colpa di Carducci.
Il mare sbrinato
Basamenti i marmi.
Di colonne le ali.
Cristalli i secoli,
il mare sbrinato.
Il biancore opale
gli astri scruta.
Alba chiazzata,
svestita di pelle.
Ricamati orli, asole
e bottoni, le lingue.
Amati languori
i retro versi.
Caverne gli idilli.
a ondate, gli addii.
Di fretta le lacrime di maggio
Sfarinato cuore gli occhi.
Guance velate d’origano.
Ricami di scaglie sdrucite.
Pensieri scontati i prezzi.
Incavi d’ossa i capelli.
Rosa e spina le nocche.
Soglie di luna i passi.
Crude lacrime i tuorli.
Dita crudeli i tocchi.
Acqua secca sorge.
Spopola addio,
dei palpiti, il torace.