Quelli che hanno i blog hanno tutti dei complessissimi sistemi di statistiche per vedere quanti visitatori arrivano sul blog, da dove arrivano e cosa fanno, e, irrimediabilmente, molto spesso si fermano a guardare che cosa cercavano quelli che sono arrivati sul blog attraverso i motori di ricerca: tra le chiavi usate ci sono delle frasi bellissime che non compaiono affatto sul blog, non ci sono proprio, e probabilmente non ci sono neanche altrove su internet, e il motore di ricerca, poverino, non ha potuto far altro che indirizzare questi utenti, questi veri e propri minatori dell’informazione, sul tuo blog, che contiene le parole ricercate ma non l’intera frase che stava cercando il minatore.
Poniamo il caso che uno scrittore (ma potrebbe essere persino qualcos’altro, si lavori pure di fantasia a piacimento: un giornalista, un altro blogger, un filosofo, eccetera) stia cercando una frase adatta per il titolo del suo nuovo libro, e a un certo punto ha l’intuizione giusta, una frase breve, bellissima e fulminante. E’ una frase troppo bella per essere originale, e allora lo scrittore va su internet, va su un motore di ricerca e inserisce la sua frase.
Google gli restituisce alcuni risultati, lo scrittore visita i primi due o tre siti, tra cui un paio di blog, e con gioia vede che quei siti contengono sì buona parte delle parole che compongono la sua fantastica frase, ma nessuno su internet l’ha ancora usata, e quindi adesso lo scrittore è convinto, egli sa, che la sua frase è originale. Lo scrittore è contentissimo, telefona alla casa editrice, che gli aveva detto che il libro era un bel libro ma il titolo era un po’ deboluccio, e comunica l’intuizione: anche la casa editrice è contenta, perché il titolo questa volta funziona: è davvero fulminante e originale, e permetterà al libro di avere la visibilità che merita.
Nel frattempo, il possessore di uno dei blog che lo scrittore aveva visitato vede quella frase nelle chiavi di ricerca e pensa, Diavolo, questa frase è bellissima, è fulminante, devo usarla per qualcosa, e allora si lambicca un po’ e poi scrive uno dei post più belli che abbia mai scritto, usando quella frase come titolo. Il post è bello, il titolo è bello, e provoca discussioni negli altri blog.
Dopo qualche mese esce il libro dello scrittore, e, anche grazie a quel titolo azzeccato, vende veramente tanto e ne parlano tutti.
Peccato che il titolo l’abbia rubato da un blog, senza citarlo, e senza neanche chiedere.
le storie tristi mi fanno sempre star male!…vabbeh, peccato!
Considerando che ho visto gente arrivare cercando “sosta con retrovisori aperti responsabilità civile”, o “windows exploder 7”, di libri e post da scrivere ce ne sono, si si!!! 😀
Scenario plausibile, ma esistono molti modi per visitare un sito senza lasciare traccia del referrer 🙂
La blogosfera si interroga!
Ma giava, quella è roba da geekkoni, la gente normale non lo sa mica
il tizio (o tizia) che stanotte è passato da me sta per scrivere un libro dal titolo bellissimo! pensavo infatti di rubarglielo e farne un post indimenticabile, ma mi farebbe sentire un verme, allora vorrei condividerlo con gli altri: “dolore atroce ai coglioni”.
potente, neh?
:-)))
quindi mi stai dicendo che quel tale che ha pubblicato quel libro sul fatto dell’ernia al colon, ha rubato il titolo sul tuo blog? anvedi.
si direbbe un post a favore dell’editoria digitale copyleft. 😉
a proposito, quelli del sito di La Destra mi hanno rubato una foto senza citarmi; non so se cazziarli o ringraziarli per non avermi sputtanato. 😀
bastardi 😉
ma per come lo racconti sembrerebbe che in fondo, anzia all’inizio, è il bloggher che ha rubato la frase allo scrittore, è lo scrittore che per primo l’ha pensata e scritta no?
sì Beppe, quello era il senso del post 😉
Morale: le cose importanti non vanno cercate su gùgol&affini ;-*
Secondo me questo post qua è fulminante e se ci pensi troppo rimani fulminato.
Certo che, Paolo, un artista come te, fornire dei materiali a quella gente lì, io non so cos’hai fatto.
In ogni caso:
e son cose che capitano! Io, ad esempio, non vedo l’ora che esca in libreria “bologna serata addio celibato gnocca”, opera magistrale di un mio anonimo visitatore.
vi invidio moltissimo, il mio blog di news e politica locale attira solo ricerche noiosissime tipo “costi costruzione parcheggio multipiano” o al più “addetto stampa il sindaco può assumere a tempo indeterminato?”
la mia preferita in questo momento è
“guardare oltre la superficialità”
che io trovo un bigiù, elegante e idiota allo stesso tempo 😉
Leggere le keywords = confermare l’esistenza dell’anello mancante darwiniano.
“in un campo di grano uno stormo di cavallette cosa fanno?” e “vignette gente che pesta merda” sono altamente significative in tal senso.
Ma in effetti e` vera soprattutto la prima parte del post: e cioe` che molti bloggers sono ossessionati dalle classifiche. Non ho nemmeno capito cosa sia successo a B******** e perche` il sito non ci sia piu`, ma ho letto in giro cose surreali che insomma, non credo sarebbero successe se la gente scrivesse tanto per passare il tempo…
qualcuno è appena arrivato da Google.it searching for nel mezzo del cammin di nostra vita ci ritrovammo in una selva oscura che la via era smarrita meno male avevo il gps 🙂
ora è il turno del Lollone che è arrivato da Google.it searching for ciao eiochemipensavo, sono arrivato qui da google! come va?
😀
Il post non dice affatto che i blogger sono ossessionati dalle classifiche. In ogni caso troverai molti blog che parlano di quel che dici tu. io preferirei star fuori da ogni polemica, una volta tanto. scusa 🙂
Ottima scelta 😉
Comunque (per tornare in topic) da me sono arrivati quasi sempre con robe ragionevoli, tranne quello che cercava “sesso col nonno” e quello che voleva sapere qualcosa su “sepolture in spazi vuoti o pieni” (meglio vuoti, direi…)
Secondo me ci puoi fare un altro libro, se riesci a raccoglierne un po’ 😉
Da me di solito arrivano cercando “foto james uncino nudo” o anche con “nerchia alata” ma per la seconda mi prendo io la responsabilità…tutta!
buahahaha! D’ora in avanti presterò più attenzione alle chiavi di ricerca attraverso cui la gente capita sul mio blog. Dovessi scrivere un libro, sai com’è, non si sa mai…:D
sul mio blog deve essere passato un investigatore privato (o un biografo) che cercava “corrado guzzanti vita privata”
per me non c’e’ nessun furto, le idee sono dappertutto.
bravo chi le sa valorizzare, no?
Se nno ci fossero quei complessissimi sistemi di statistiche che stigmatizzi il traffico complessivo nella blogosfera sarebbe ridotto del 50%.
FQUEST PEZZO LO GIà LETTO SU UN ALTRO BLOG 🙂