C’è un mio amico che è sempre in ritardo. Lo inviti a cena per le otto, lui è capace ad arrivare alle otto e mezza, nove meno un quarto. Allora tu gli dici vieni alle sette, anche se dovrebbe arrivare alle otto, e lui riesce ad arrivare alle otto e un quarto, alle otto e venticinque.
L’altra sera m’ha invitato lui a casa sua, era in ritardo anche a casa sua.
Scherza poco: a me è successo davvero. Io sono rimasta fuori dal portone ad aspettare, appuntamento alle otto, arrivo (conoscendo i miei polli) alle 8:15, loro arrivano alle 9.
Quando la puntualità è un difetto!
è romano? ^^
Anche a me capita sempre di aspettare gli altri.
Ci vediamo alle 20.00, ok io arrivo ma ho il deserto attorno; alle 20.15 chiamo e mi sento dire, sìsì, stiamo arrivando e continuo ad aspettare. Ora mi faccio sempre passare a prendere, almeno sono tra mura amiche.
Io sono uno di quelli a cui hanno detto allora vieni alle sette, e quella volta lì sono stato davvero puntuale, ho aspettato dalle sette alle otto e un quarto da solo in mezzo a una piazza, così ho detto puntuale mai più e sono tornato alle mie vecchie sane abitudini tipo uscire di casa all’ora dell’appuntamento.
Anch’io arrivo sempre in ritardo.
A tutto
poi uno arriva trafelato e sudaticcio che aveva sempre il passaggio a livello giù e ti porta delle mentine e tu pensi Allora si vede che non devo essere così importante e così ti intristisci molto e finisci tutte le mentine masticandole violentemente. Poi pensi anche che ci sono le rotonde e che quindi non era vero per niente e allora guardi fuori dal finestrino le colline o le pioppe, dipende, e pensi Però che delusione. A me non piace essere in piedi ad aspettare con la borsa che si sporca per terra due punti mi sento ridicola e non so perchè e non è giusto perchè non è colpa mia se mi hanno dato quell’ora lì. Uno dovrebbe pensare che i ritardi rendono infelici, più che stizziti, ecco.
Io ai ritardatari do un appuntamento e poi mi presento mezzora dopo. E mi e’ capitato di dover comunque aspettare.
@B: Hai proprio ragione, ti nomino capogruppo dei puntuali, li puoi tesserare, così quando ci si da degli appuntamenti si sa chi non aspettare.
Aspettare è proprio triste, sembra una mancanza di rispetto per chi è li in piedi a guardarsi in giro o ad un tavolino di un bar ad ascoltare le vite degli altri di cui non gli interessa proprio nulla.
Gente così, bisognerebbe non invitarla più. Oggi mi sento definitiva.
Anche io ho un amico così, li presentiamo????
I ritardi fan schifo. Al contrario mio fratello fa di peggio: avevamo il papà ad un’ospedale lontano e visto che abitiamo in paesi diversi ci mettiamo d’accordo per andare assieme e trovarci alle 7.00 lungo la strada. Arrivo all’appuntamento con 5 minuti di anticipo e lo trovo lì. Gli dico: E’ tanto che mi aspetti? e Lui: 5 minuti.
La sera dopo stessa cosa, io per non essere in ritardo arrivo con 10/15 minuti di anticipo e lo trovo lì. Gli chiedo da quanto mi aspetta e Lui: 5 minuti. La terza sera arrivo con quasi 20 minuti di anticipo solo per toglirmi la soddisfazione di dirgli che lo aspettavo da 5 minuti. Lui era già lì. Non gli ho nemmeno chiesto da quanto aspettasse per non dargli la soddisfazione.
io ho un amico come il tuo. Stessa cosa. Però lui arriva e dice che è colpa della fidanzata che si deve lavare i capelli, vestirsi, truccarsi e “cose varie da donna”…
Gli ho sempre creduto fino a che non è stato lasciato dalla fidanzata, ma ha continuato a presentarsi in ritardo.
La puntualità è la cortesia dei re, si diceva un tempo. Ora che si ha a che fare con emanuele filiberto su luoghi e orario è preferibile essere vaghi
Rido… ma è stato vero per me anche quel che dice Livia.
È un dono, bisogna averlo nel sangue… questo mio amico che risuciva a ad arrivare in ritardo agli appuntamenti in casa sua ce l’aveva.
Non invitarlo sarebbe facile, se non fosse che è un mio amico; poi, soprattutto a casa sua, è un bel problema.
Non ho fatto in tempo a leggere questo post perché aspetto ospiti.
Un amico così (non siamo noi stessi) ce l’abbiamo tutti. Il mio è riuscito ad arrivare tardi persino al battesimo della figlia, dopo che ormai tutti eravamo convinti di aver sbagliato chiesa.
(SE non siamo noi stessi)
uno dovrebbe lasciare un bel biglietto attorcigliato al cancello dell’amico che ci ha invitato a casa sua con su scritto Basta, non sei più mio amico (come si faceva da piccoli). E poi però uno non deve fare solo le battute innocenti e i ripensamenti, dopo. Uno deve dirsi: E va bene, perdo un amico perchè io chi sono? Chi sono io? Quello che ci rimane sempre male in silenzio? Certo poi è difficile, perchè quelli che ti trattano così non lo fanno apposta magari e allora sembra che uno sia intollerante e ottuso. Insomma, alla fine i ritardoni fanno sempre la figura degli intelligenti democratici, ecco.
…oppure ti dicono: “te la prendi per così poco? Lo sai che sono così, sono altri i problemi”. Ma la puntualità è dentro di te, ed anche di me, è difficile da ignorare.
Non so se dopo le ” vada la maiuscola.
io delle volte sono in ritardo, delle volte no. delle volte pero’ si’
Sì VA BENE MA SICCOME AME SUCCEDE SPESSO IO LE VOLEVO RACCONTARE DI COME UN GIORNO MIO CUGINO A LAVORO LUI ARRIVAVA SEMPRE PUNTUALE E ANCHE AGLI APPUNTAMENTI E PERO HA PERSO COMUNQUE IL LAVORO LO HANNO LICENZIATO PERCHè LE PERSONE SERIE SONO SEMPRE LE MIGLIORI CHE SE NE VANNO ASSIEME ALLE BELLE STAGIONI COLLA GATTA AL LARDO, LO ZAMPINO. POI SAPENDO QUESTE COSE OGNUNO è LIBERO DI TRARRE LE CONCLUSIONI SE SIA MEGLIO ARRIVARE PUNTUALI O NO
tutto questo per dire che è colpa tua, se ti leggo
🙂
Io non sono capace di essere ni ritardo. Ci provo sempre, ma non ci riesco mai. Sarà una malattia?
il mio amico totò è talmente in ritardo che è morto un anno dopo.
Poi l’anno assunto a trenitalia.
Ancora non è arrivato