un blog che parla di niente

Uomini o folletti

per RAFFAELE DA QUELLO CHE LEGGO LEI E’UNA PERSONA DI CULTURALE VOGLIO RACCONTARE LA STORIA DI  UN AMICO MOLTO RICCO MA PER LA MALATTIA DEL PADRE SONO DIVENTATI POVERI POI SI E’ RIMBOCCATE LE MANICHE E ORA STA DI NUOVO BENINO PARLANDO CON AMICI COMUNI MI ELOGIO DICENDO CHE IO ERO LUNICO CHE GIOIVA E MI BRILLAVANO GLI OCCHINEL VEDERE CHE LUI AVEVA RISOLTO I SUOI GUAI NO COME GLI ALTRI CHE SONO INVIDIOSI LEI SI DOMANDERA COSA CENTRA TUTTO QUESTO  E’ UN ESEMPIO PER DIRE CHE IO LE AUGURO DI ANDARE SEMPRE AVANTI E MIGLIORARE LA SUA POSIZIONE MA MI VUOLE SPIEGARE PER BENE LA DIFFERENZA TRA UN FOLLETTO ED UNO NORMALE ASPIRAPOLVERE POI IN SEGUITO TRAIAMO LE CONCLUSIONI

Un Commento ricevuto ieri sera.

49 Comments

  1. cica

    embè, certo che questo si chiama prenderla alla lontana…

  2. Roberto

    Questo ti e’ mica arrivato da Gilioli?

  3. B

    Io non ho capito se lo hai costruito nel tuo stile per divertirci il lunedì, o se è davvero di qualcuno che ti ha scritto. Perchè a me non piace prendere in giro le persone che non se ne rendono conto, come ne la Corrida, che é un tristissimo programma, secondo me. Dopo scrivo che mi dispiace di aver scritto una cosa che sembra una critica, tanto lo so che mi pento. Ma è che tu sei un folletto, non diventare un’aspirapolvere, per favore.

  4. B

    Mi dispiace di averti criticato. Ecco, l’ho scritto. W la “leggerezza”.

  5. B

    Involontaria per chi la scrive o per chi la pubblica? A me sembrava un esempio di volontaria ironia, che è una cosa divertente solo se si gioca senza barare. Adesso mi caccio via da sola. Ciao.

  6. Alessandro

    A me continua a sembrare bellissimo. A parte l’ortografia e la sintassi, molto personali, trovo che sia sia emozionante che divertente (racconta della rinascita dopo una catastrofe, no?), e che la sua struttura retorica sia poco men che perfetta. Io la presa per il culo non ce la vedo, sinceramente.

  7. lucio

    …a me ricorda eNZO, geniale troll di freddynietzsche e non solo…

  8. B

    Alessandro in nero, forse la malizia è solo nella mia lettura. Non ci avevo pensato. Che sia io che non mi so prendere per il….? Però la bellezza è negli occhi di chi la guarda, dicono e adesso allora lo rileggo e ci vedo la catarsi e la Fenice, sono sicura. Voglio avere degli occhi bellissimi il lunedì.

  9. gianfranco

    Anche a me sembra un pezzo di altissima letteratura; ed è per sua natura involontaria, perché uno non ci riesce mica, a scrivere apposta una cosa del genere.

  10. Sba

    Il post dell’anno 2009 è quello sulla dimostrazione del folletto, del 19 dicembre 2006. Possiamo anche non fare la blogfest 🙂

  11. Alessandro

    (Alessandro in nero son sempre io, ma dal cellulare 🙂 )

  12. Morgana

    O.O?

  13. Alessandro

    Strano, a me sembrava un ottimo esempio di quella che chiamano “letteratura involontaria”.

  14. B

    Alessandro in nero, io lo so che lo sai che è bellissimo, lo hai messo lì apposta. Secondo me, Gianfranco nero dal cellulare, Alessandro nero e Alessandro arancio ci riescono, a fare un pezzo così, se vogliono. Sono contenta di sapere che non volevi prendere in giro nessuno, perchè poi uno si sente a disagio a fare tutta questa cherel per niente. Sai Alessandro, io avrei pianto come Anna Magnani per la mia bambina-rana in Bellissima. Mi immedesimo, ecco. E mi viene da piangere, anche.

  15. B

    Ho solo sbagliato le virgole, che ci mancavano anche quelle da sbagliare stamattina. Ehi, Gianfranco nero dal cellulare (mi rivolgo a lui), secondo me Alessandro ecc ce la farebbe ecc. Non conosco Gianfranco, che peccato. E pensavo che TU, Alessandro, ce la faresti ecc. Però tu ci metteresti lo stile, quello che ha scritto il commento invece ci mette se stesso. Mettendoci se stesso è bello, perchè è difficile mettere se stessi. Uno pensa sempre: ma perchè ci dovrei mettere me stesso? E ha paura. Adesso che sei arancio, devo stare attenta alle citazioni, o posso fare la spontanea involontaria? Perchè a fare la spontanea involontaria le virgole non si sa dove metterle.

  16. Alessandro

    (Gianfranco è nero perché non ha un sito, non credo che commenti dal cellulare 🙂 Che poi se dici che Gianfranco ce la farebbe, a scrivere dei pezzi così volontariamente, vuol dire che sai chi è Gianfranco, perché anche secondo me lui ce la farebbe) (però quello sì, sarebbe barare 🙂 )

    Poi, il commento, per coincidenza, è arrivato proprio mentre io ero lì alla scrivania che leggevo Vite sbobinate e altre vite, di Alfredo Gianolio, e anche quello lì è un libro in cui ce n’è pieno, di letteratura involontaria, spontanea. M’è sembrato bellissimo, tutto l’insieme.

  17. mario

    …qui si sfiora il surreale 🙂

  18. mario

    non l’ultimo commento, intendiamoci, tutto l’insieme post + commenti con deriva cromatica finale
    …che non si offenda nessuno, né!
    🙂

  19. B

    ma questo blog a me sembrava proprio un bellissimo luogo surreale, invece rischio di sfiorarlo soltanto? Ma che peccato mario, davvero… Però è vero che è facile partire per la tangente e poi è troppo tardi e uno dice Ma fatti un blog tuo e uno dice Ma no dai… E poi si regala un fiore e si fa un sorriso e non si offende nessuno, secondo me. Sfiorare un fiore può andare bene? Due punti e parentesi tonda anch’io, che ce li mettete sempre tutti.

  20. gianfranco

    ‘azzo, non vi si può lasciar soli un quarto d’ora che combinate subito un casino 🙂
    Comunque è vero, non ho un sito, ed è vero, non scrivo da un cellulare.
    Grazie per la fiducia, Alessandro neroverde, ma io non ci riesco di sicuro a scrivere come il tizio lì del folletto.
    @ B.: forse i due Alessandro, mettendo insieme le forze, ci possono riuscire…

  21. maeandro

    Qui si è perso il punto focale. Che differenza c’è tra il Severin ed il Folletto? Semplice… gli agenti.

  22. AB

    Ho preso anche l’aspirapolvere via internet; ne ignoro la marca, ma basta che vada bene alla donna delle pulizie…

  23. Alessandro

    Io non so bene cosa sia il Severin, epperò io non so, mi piacerebbe avere un Dyson, che secondo me, son belli. Dico da vedere, poi non so se puliscono.

  24. Superciuk

    Un post che dà un giro intero ai Malavoglia.
    Avercene di letteratura così… e poi anche utile: potrebbe trattarsi di un caso di letteratura – progresso?
    (e comunque, per le migliaia di agenti folletti che scrivono sul post più commentato del mondo: “NON VOGLIO UN FOLLETTO!”

  25. maeandro

    Il Severin è un aspirapolvere dal costo di circa 50 euro che acquistai 6/7 anni fa in un ipermercato per sostituire il folletto portato in dote da mia moglie. Una bomba! Aspira tutto e sempre. Poi visto che con gli anni la casa nuova l’abbiamo dotata di aspiratore centralizzato, il Severin con una piccola modifica è diventato una pompa per l’acqua che mi entrava dagli scarichi del sotterrano. Una super meraviglia.

  26. Alessandro

    Dici che con il Severin potresti fare questo?
    http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/8166923.stm
    🙂

  27. Andrea

    Belli i Dyson, ma che prezzi!
    …oddio, anche il Folletto non ci scherza con il prezzo.

    E comunque a me questo articolo ricorda tanto un libro che lessi taaaanti anni fa. Non ricordo l’autore. Credo fosse il direttore di un giornale, perchè il titolo era “Lettere al direttore” o qualcosa del genere e conteneva, guarda caso, lettere al direttore.

    Allora mi fece tanto ridere, ma avevo anche tipo 12 anni.

  28. harael

    il tuo post sul folletto fra un pò compie tre anni.penso sia da record.

  29. B

    Alessandro, stamattina ho studiato i tuoi Prolegomeni del Folletto. Secondo me Maurizio voleva dire proprio villan(t)ata e poi si sono arrabbiati tutti e tu hai detto Adesso basta, a modo tuo. Qui è tutto libero e deve essere così, è solo che magari uno ti scrive perché si fida e tu lo pubblichi. Magari uno é contento, magari no. Come fai a saperlo, se non glielo chiedi? Perché poi uno ha paura a scrivere e pensa Tu quoque Alessandro fili mi eccetera. Però io non lo penso perchè, se ci rimugini ancora sull’ironia, vuol dire che sei pignolo (che lo avevo già pensato per via del colletto delle camicie), ma anche che sei una brava persona (che a me serve pensarlo altrimenti non ti leggo più). Cosa ci racconti oggi?

  30. gianfranco

    C’era una volta un folletto di nome Severino…

  31. B

    … che però era sempre affaticato a spiegare che non era un folletto, proprio no ecco, ma una macchina per il pane invece e allora tutti gli dicevano Aspira e lui diceva Ma io impasto e perciò Severino aveva una vita difficile. Poi un bel giorno…

  32. Alessandro

    B. ecco, se avessi ripreso uno degli ultimi commenti a quel post, che dice “Per maurizio: si scrive “millantata” non villantata vedi una laurea può servire anche in queste piccole cose.”
    allora sì, ci sarebbe stata l’ironia. pesante.

  33. Alessandro

    Adesso appena ho tempo butto giù una cosa su un mio amico, ma stamattina mi sa che è dura 🙂

  34. AB

    …un bel giorno vide un bombolone ripieno, di quelli con sopra lo zucchero in granella, non quello a velo (i particolari sono importanti.) e disse: “anche io voglio creare simili meraviglie” e si mise in cerca della Crema perduta per generare il delizioso connubio…

  35. B

    … quando Severino la vide la riconobbe repente, ma la Crema era una maleducata di quelle che pensano di essere creme solo loro e si spremò tutta (che spremette non mi piace) e disse Che cannolo vuoi da me, ma vai a raccogliere i peli del cane e lo disse forte e i folletti risero, ma piano. Allora Severino rispose a mente Ma io impasto e meditò…

  36. AB

    …meditò sull’essere pasta e su quanto sentisse la mancanza della crema. Allora decise di aspettarla, che tanto erano fatti l’uno per l’altra.
    Il lieto fine ci vuole sempre, alla Harmony blu.

  37. maeandro

    …a lungo e fu preso dallo sconforto perchè la pasta gli rimaneva incastrata negli ingranaggi e negli snodi delle sue lunghe mani impastatrici. Non riusciva a trovare il verso di staccarla, e l’innata predisposizione per il risucchio contrastava con la naturale tendenza all’avvolgimento lento o rapido. Ed i krapfen risentivano di questo sconvolgimento interiore del Severino e all’aspetto si preventano vuoi informi oppure bitorzoluti a seconda di qual’era la parte dominante di se in quel momento… (@AB: è ancora presto per il lieto fine)

  38. B

    … che era un momento topico perchè a lui, a Severino, gli Harmony Blu erano sempre piaciuti, ma aveva paura a dirlo, come aveva paura ad aggredire la Crema così del tipo Vieni qui Crema che ti impasto, perciò aveva deciso di aspettarla, di aspettare che fosse lei, la Crema, a decidere di essere meno acida, che così i bomboloni venivano anche meglio, ecco. Intanto faceva pratica coi krapfen di meandro, che erano difficili anche da scrivere, per essere pronto e ardito dopo. Ma i krapfen di meandro proprio non volevano diventare fatti a palla, come doveva essere nella loro natura di krapfen di meandro, e allora ebbe un’idea! Severino si ricordò che aveva un amico snob, che si chiamava Dyson e allora…

  39. AB

    Nota per il gestore del Blog:
    Ma hai (mi permetto di darti del tu) cambiato la grafica?Adesso non mi trovo più i riferimenti e le icone a destra, ma tutto sotto, sotto i commenti e il naufragar m’è dolce in questo blog.

  40. maeandro

    …e allora quel folletto ebbe un’idea piuttosto tosta. Modificare la testa del motore, mettere al banco l’aspiratore e utilizzando il mandrino del tornio standardizzare la produzione secondo lo schema krapfen von ribbentrop. Nasceva un’era nuova nella produzione delle krapfen che poteva essere celebrata con un’edizione speziale dell’Harmony. Ma ben presto come sempre accade ai migliori, dopo giorni di gloria, altrettanti giorni di m…da. Il ripieno non ne voleva sapere di restarsene rinchiuso dentro il krapfen ma fuoriusciva dai numerosi bucherellini prodotti dal mandrino e…

  41. maeandro

    @B: che sarebbe di maeandro (trasposizione in veneto di malandro e di malandrino) nel senso scherzoso di birbante o birbantello.

  42. Alessandro

    (AB: qua è tutto normale come sempre, hai provato a rinfrescare la pagina?)

  43. B

    … e meno male che l’idea era venuta al folletto snob Dyson, chiamato in soccorso da Severino, e meno male che Dyson voleva farci tanti soldi solo lui e che perciò lo aveva standardizzato solo lui e così finì nello sterco da donna solo lui. Severino aveva fatto tesoro dell’esperienza dell’amico Dyson, che gli amici son tesori, e così capì che non era utile a nessuno perdere tempo coi krapfen di meandro, che tanto erano stati inventati per i briganti. E però, adesso che era diventato anziano di esperienza e quindi metteva anche le virgole, non sapeva come regolarsi, che era bello essere giovani e sprovveduti….

  44. B

    … e senza dittonghi, perchè a Severino i dittonghi non piacevano perchè poi non sapeva mai come pronunciarli correttamente

  45. maeandro

    …e con l’età vennero i primi acciacchi. Il colon irritabile mal sopportava i ripieni di marmellata e creme. Com’era buona la vecchia “poenta brustoea” che faceva la mamma, i voevan, el saeado col pan e gli venne la nostalgia della gioventù, delle vecchie compagnie di amici come Dyson e le belle serate passate ad aspirare polveri, fumi ed impastare con la forza di 40 braccia. In quel momento Severino capì di non sopportare più la solitudine e rafforzò in se la convinzione di dare un’ulteriore svolta alla sua vita…

  46. B

    … la Crema era invecchiata anche lei e i bomboloni AB la fuggivano tutti vuoti ma moderni e Severino si disse da solo Ecco vedi a essere Crema, forse è peggio che essere come sono io, che dopo tutto ho impastato dei bei ricordi, dentro di me. Questi pensieri di Severino li colse nell’etere Imetec Piuma, che aveva un nome così, ma aveva paura dell’aria…

  47. silvia

    Posso fare una domanda stupida ?
    come fa gente nuova a trovare ogni giorno quel post ?

  48. Alessandro

    tutta colpa di Google.

  49. Lakiesha

    It’s a joy to find somneoe who can think like that

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