Sba: guarda che dietro questo post ci sono mesi di riflessioni, ci sono settimane di scrittura e settimane di limatura, se avessi dovuto pubblicarlo nella sua forma completa non sarebbe bastato un libro di 100 pagine pubblicato da Il Castoro. Sintetizzare non è semplice, perché si rischia di semplificare: quel che voglio fare io è mantenere la complessità pur riducendo all’osso il numero di parole usate. Questo sì, è difficilissimo.
La mia era ovviamente una battuta, Egr. Zio, se avessi scritto “cacchio, zio, ma questa è la sintesi estrema, lei è un luminare, lei è un guru del pensiero contemporaneo” ecc…, sarei passato come un sordido leccaculo 🙂
E lei mi avrebbe dato del colione, giustamente.
Il suo post è semplicemente perfetto, questo è il mio vero pensiero.
bruce lee dalla cina con furore è il top
Se non c’è del movimento, non è cinema.
flashato da kill bill?
Come la Smart prima maniera: “Reduce to the max”.
E basta con questi post lunghi! Mica abbiamo del tempo da perdere, noi!
(il commento di Antonio B. è da manuale 🙂 )
Sba: guarda che dietro questo post ci sono mesi di riflessioni, ci sono settimane di scrittura e settimane di limatura, se avessi dovuto pubblicarlo nella sua forma completa non sarebbe bastato un libro di 100 pagine pubblicato da Il Castoro. Sintetizzare non è semplice, perché si rischia di semplificare: quel che voglio fare io è mantenere la complessità pur riducendo all’osso il numero di parole usate. Questo sì, è difficilissimo.
🙂
Direi che è proprio un saggio!
La mia era ovviamente una battuta, Egr. Zio, se avessi scritto “cacchio, zio, ma questa è la sintesi estrema, lei è un luminare, lei è un guru del pensiero contemporaneo” ecc…, sarei passato come un sordido leccaculo 🙂
E lei mi avrebbe dato del colione, giustamente.
Il suo post è semplicemente perfetto, questo è il mio vero pensiero.
Secondo me in un film che si possa definire tale non deve mancare anche un movimento di tette……
Professo l’esatto contrario.
qual’era quello dove il maestro disse “kung!”… e kung fu!
vedi ad esempio “il patto dei lupi”, ambientato nel 1700, ma pieno di mosse di kung-fu
Se non ci sono i ninja, bada, non arrivo alla fine del primo tempo.
Anch’io posso chiamarti Zio?
se fossi ghezzi enrico, c’avrei della paura, perché non sa cosa si perde a imparar la sintesi 🙂
pienamente d’accordo
dissento, ma senza acrimonia, né disprezzo. così, democraticamente.
(oh dico democraticamente solo per sintetizzare)
beh allora kung-fu panda è il mejo xDxD