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Voci

Ero sul treno, c’eran due ragazze che parlavan tra loro, io stavo mettendo a posto delle cose sul computer, ho sentito una di loro che diceva Sai, perché il significante è diverso dal significato. Mi son messo le cuffiette, e poi mentre finiva una canzone ho sentito che la stessa tipa diceva Devo chiedere alla mia psicanalista.

18 Comments

  1. Giacomo Dotta

    Studiava Semiotica, la poverina. Ed al primo anno di Università è una cosa che sì, ti mette in difficoltà.

    Ne uscirà più forte di prima però, sistema universitario permettendo.

    Spero per lei (immaginando quale treno tu possa aver preso) non fosse costretta ad assorbire certe lezioni da tal Caprettini, un omone con un cappello da cowboy, favella disordinata e un gran sonno: durante il mio esame orale dormiva appoggiato al muro, mentre il suo assistente mi interrogava. Ah, beh, il voto me lo diede però lui e fu oggetto di trattativa (stile mercato arabo).

  2. Giacomo Dotta

    Già, Ferraro era di un’altra pasta. L’esame stesso era più intelligente.

    Ma anche in lui il germe della semiotica aveva generato qualche problema: il giorno dell’esame, dopo lo scritto e prima dell’orale, lo aspettammo ore e ore in un corridoio stipato e stretto a cui ancor oggi la mia mente ricollega l’idea dei centri di Lampedusa.

  3. cica

    Comunque, credo di condividere il pensiero della tizia. D’altra parte, anche lo sbiancante è diverso dallo sbiancato

  4. Mitì

    Uh che ricordi! Fine anni 70, Gian Paolo giovanissimo assistente di Corrado Grassi a Dialettologia…Diosànto come sono vecchia! ;-*

  5. Alessandro

    Argh. Caprettini. Ce l’ho avuto anch’io. Non mi ricordo assolutamente niente dell’esame, credo di averlo dato con un assistente. Quello con Ferraro invece lo ricordo bene, perché m’ha dato la lode e io gli ho detto Son d’accordo. Lui mi ha detto Lei non può essere d’accordo, al massimo può accettare il voto o meno. Ha riso tutta l’aula. Gli ho detto Allora diciamo che lo accetto di buon grado. 🙂

  6. P!nkinside

    Eccheseimatto che ti perdi una conversazione tanto interessante? Le cuffiette… Non c’è più rispetto a questo mondo.

  7. S.

    anche io ho sentito una conversazione del genere, davanti alla macchinetta del caffè, in ufficio.
    solo che loro parlavan del “dolcificante” e del “dolcificato”.
    (che chiamarlo “caffè”, quello della macchinetta del caffè dell’ufficio, son parole grosse – meglio rimaner sul vago)

  8. Spuzza

    Esame di linguistica… probabilmente la sta facendo uscire pazza… ed ecco il richiamo alla psicoanalista 😀

  9. Ale

    pensavo avesse chiesto “devo chiedere su facebook”…

  10. massimo

    io ricorderò sempre (non c’ero, me l’ha raccontata Danilo) di una lezione di Bergadano che lui fece una battuta idiota e si mise a ridere da solo, e tu hai detto Cazzo ti ridi pirla?, solo che ti sei sbagliato, l’hai detto troppo forte e t’ha sentito tutta l’aula
    😉

  11. Alessandro

    Infatti quell’esame lì ci ho messo dei mesi a passarlo 😀

  12. Squilibrista

    Il mio professore di sociologia prendeva in mano una stilografica e con un perfetto accento barese domandava all’aula gremita “E questo che cos’è?” e noi rispondevamo l’ovvio in coro, allora lui ci apostrofava “Ignoranti! Questo è un tratto culturale!”.
    Effettivamente l’università giustifica un po’ di psicanalisi…

  13. Xyz

    @Squilibrista: È la scuola di René Magritte!!

  14. sunofyork

    e tu questo episodio l’hai raccontato al tuo psicanalista?
    no perché ne verrebbe fuori della roba interessante

    Sun

  15. slacko

    E’ per questo che non prendo il treno, in quei posti si rischia di sentire le peggio cose

  16. Alex Supertramp

    Be’, tu guarda sulla wikipedia!

  17. Alessandro

    Il mio psicanalista siete voi, e per l’appunto, ve l’ho raccontata 🙂

  18. gianfranco

    Tratta Modena-Bologna; una studentessa universitaria dice a un’altra, perfettamente seria e convinta: “Io sono trilingue”.

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