Proverbio: Scherza coi fanti ma lascia stare gli alpini.
Dopo che ho letto questo proverbio alla mia morosa lei mi ha chiesto se mi poteva lasciare.
Le ho spiegato che si trattava di un’amara riflessione sugli alpini che muoiono nei teatri di guerra ma non è servito a niente.
Se non era per oggi, ché bisogna andare a lavorare, sarei stato in pigiama da mercoledì sera fino a lunedì mattina. È che sono malato. Molto malato. Ho un’influenza, o qualcosa di simile. Non le prendo mai, le malattie, ma stavolta sì, l’ho presa, e ho deciso che è la mia malattia. Dico, lasciami qui sul divano, io con la mia malattia. Mi dice Vieni a letto, io le dico no, lasciami morire qui, con la mia malattia.
Ieri ho usato della candeggina. È stato bellissimo.
# Ho tutto in testa ma non riesco a scriverlo.
# Hogli bianchi.
Si, anch’io come tanti c’ho una malattia. secondo me tutte le attività dell’uomo sono delle malattie. ai medici questa cosa qui fa piacere, molto. così prendono due piccioni con una fava. tra l’latro di questi tempi di mostri una fava può nascere anche biforcuta e averli due fave imnpiantetae in una soltanto.
io, dicevo, ho la mlattia di scrivere dietro le copertine e i fogli bianchi dei libri.
poi, proprio stamattina, 7 gennaio 2011, leggendo il post di eio in cui lui scrive di questa sua malattia, ho totato sul fianco destro del post, in cui sono riportati i pezzi simili, che c’erano questi due che ho riportato all’inizio.
bene, secondo me sono due malattie dello stesso ceppo, quindi un unica malattia.
Ho tutto in testa e un foglio bianco e non sfruttarlo, secondo me è la stessa malattia.
a una cattiva diagnosi, segue perdita di tempo e forse, spesso, molto spesso, perdita del paziente e quindi il tema. quello del post.
ecco, basta. però, se a voi va bene, potete trattare i due post separatamente. certo, separare è sempre un pò come torgliersi un pezzo del proprio corpo.
ecco, cerchiamo di rimanere uniti.
un pò come il corpo e l’anima, che loro stanno sempre lì a dire che il corpo e l’anima non sono una cosa sola di un corpo umano. uniti, nei post e nelle malattie, almeno.
Anche mio marito, quando è raffreddato, chiede che lo lascino morire in pace da solo. Non è che magari voi uomini siete un tantino vittimisti o fifoni? E che malattia è, che la curi con la candeggina? muffa, forse?
spero di essere guarito ieri. si potrebbe decidere di non ammalarsi più per evitare di perdere tempo con dei dottori e con le loro paraculate. però l’infuso di candeggina, non saprei
Caldeggio la candeggina, è un grande antidepressivo.
i gusti son gusti, ma da voci di corridoio ho saputo che ci sono forti e contastanti contrindicazioni. i bugiardini in questo caso tacciono.
Io tifo per la candeggina. Secondo me vince lei.
Hum…mica avrai usato la candeggina per disinfettarti “dentro” eh…poi non è che sia una medicina adatta al mal di cuor.
Candeggina? Célo! Intestinale! Eh, chettecredi, che gli altri non ci hanno avuto qualcuno che corre in cesso dopo, con manie eroico-giovannadarchiste, brandendo della candeggina fiammeggiante? Eh! Che poi, è proprio avvilente. Che ti scrutano le feci per sapere se devi morire o se puoi tornare a bere il prosecco.
Sarà che anche io oggi sono malata, che non m’ammalo mai, ma non ho capito niente di questo post. Ti saluto con baci e bacilli.
Se usando la candeggina sbagli candeggio?
Lascia stare quelle sostanze lisergiche.
Basta una buona dose di gnek gnek.
la candeggina fa miracoli…io una volta ho usato l’ammoniaca ma non è la stessa cosa, ma avevo finito l’ace e so stata malata tre mesi…non guarivo più.
ma così per curiosità, voi com’è che la usate, sta candeggina????
E comunque meglio la candeggina che la candida.