Non so te, ma io mi vergogno.
Ed è stranissimo, a pensarci, vergognarsi per qualcosa che non si è fatto, per qualcosa di cui non ci si sente neanche responsabili, qualcosa che se si fosse potuto, si sarebbe evitato con tutte le forze. Eppure ti vergogni lo stesso, come se fossi tu a doverti vergognare invece di altre persone che invece non si vergognano per niente. Anzi, si vantano, tutti belli pomposi, sorridenti, e schifosi. Si potrebbe quasi dire che vergognarsi di qualcosa con cui non c’entri niente è un paradosso, ma secondo me, più propriamente, si potrebbe dire che è una bella merda.
Una cosa della quale ogni tanto mi vergogno, è che a volte mi capita di pensare che mi piacerebbe che alcune persone morissero. Ma mi hanno insegnato che queste cose non si pensano neanche, e allora mi vergogno.
Ma non tanto.
anche a me capita di pensarlo.
qualche volta me ne vergogno, qualche altra no.
manco un po’.
e va bene così, perché a me hanno insegnato anche che
io non sono i miei pensieri.
leggo, sorrido, e fischietto 🙂
Io prima mi vergogno, poi penso a quelle persone e non mi vergogno più!
Ho amici di sinistra che lo pensano in continuazione.
Anche io mi vergogno un po’, ma a volte penso che se alcune persone morissero, io scenderei in strada urlando di gioia, e stapperei una bottiglia di spumante, e brinderei con quelli che passano.
ehehehe. son d’accordo.
vabbè, dai, tanto prim’oppoi muorono istess, vuoi solo risparmiare un agonia (che sia la tua / nostra è un dettaglio)
Ecco, l’ha già detto perfettamente Oscaruzzo!!!!
Che ne dici quando succederà ci troviamo 😉
E’ il mio ultimo pensiero prima di andare a letto, il primo appena mi sveglio. E non mi vergogno. Mai.
La vergogna e’ un sentimento sempre meno diffuso, almeno tra un certo tipo di persone, un po’ come il senso della misura.
Augurare di morire magari no, ma un bell’attacco dissenterico durante una diretta tv si! e senza provare vergogna per altro :).
Sono cose che capitano.
a me è capitato di vergognarmi di non aver sperato che certe persone morissero. e mi vergogno anche di questa vergogna
Anche a me capità di pensarla come OSCARUZZO…….magari ci si vede…..
io ogni tanto mi vergogno perchè non riesco proprio a desiderare la morte di quelli che desiderano la morte degli altri e non se ne vergognano poi tanto. Poi penso che se mi vergognassi di non desiderare, significherebbe che in realtà la desidero e quindi sarei uguale a quelli che desiderano la morte degli altri e non se ne vergognano poi tanto.Così smetto di vergognarmi di non desiderare.
Io l’ho pensato per la prima volta proprio stamattina. Non è che prima di questo hai scritto un altro post telepatico?
Giusto l’altra sera un noto ma non un notabile fra gli esponenti politici, uno fra i pochi che ancora amano pensare con la propria testa e di cui non posso dire il nome ma solo il cognome( come direbbe un comico piemontese): Enrico Letta. Bene l’Enrico disse che l’Italia non si divede più in due parti, destra e sinistra, ma in tre parti. La terza parte è quella che ha sempre bisogno di un nemico, uno a cui dare la colpa di qualcosa o di tutto: per Lui è la parte populista. Non so se le conclusioni siano corrette però credo ci sia del vero nel fatto che questa terza parte sta proliferando e raccoglie proseliti sia a destra, sia a sinistra che al centro. Ecco il fatto di vergognarsi farebbe pensare che esiste una quarta parte, quella di chi si trova ad individuare un nemico ma che per tanti motivi non vuole avere nemici nella sua vita. E’ anche la mia parte.
Io a volte mi vergogno di essere italiana ma un bel giorno scenderò in piazza con una bottiglia stappata e brinderò in segno di lutto. Festeggeremo tutti insieme. Oscaruzzo prepara il cavatappi!
Ma sai che sei davvero “psicologico”? Arrivi a leggere davvero in profondità…. Mi posso permettere di segnalare una cosina che sto approfondendo? Sono le emozioni difficili, ossia quelle emozioni che non è che ci va molto di provare… La prossima che devo preparare è proprio la vergogna!
Complimenti per il blog!
vergognati.
Per festeggiare un avvenimento del quale qualcuno dovrebbe vergognarsi, mi piacerebbe scendere a festeggiare con bottiglie di quello buono e clacsonate potenti… ma mi vergogno. Pensa te che strano.
Non mi vergogno di aver desiderato la morte di una persona che si è comportata in modo indegno nei confronti della mia famiglia. Soprattutto, non mi vergogno di essere stata felice quando è passato a miglior (???) vita.
Shalom
l’importante è vergognarsi..tanto o poco non conta
Sono d’accordo)
Chissà cosa direbbe sull’argomento il Cav. Stacchia.
P.S. A mia moglie è successo solo una volta, sull’onda dell’esasperazione, di augurare a qualcuno di morire. E’ stata esaudita dopo una settimana. Fatevela amica.
Mah.. visto che mia nonna diceva sempre che a pensare male non si sbaglia mai, e visto che pensare e sperare che qualcuno muoia è pensare male, in fondo non si sbaglia a pensarlo. Perciò lo faccio. E non mi vergogno mica…
Oggi, per esempio, un desiderio che si avvera: è morto Baget Bozzo.L’ultima cosa che aveva scritto era un attacco a Veronica. Silvio ha gridato al complotto. L’aria però è più pulita. Si chiama ecologia antropologica. Io c?ho una bella lista lunga.
Io non mi vergogno, ma evito di pensarlo perché mi hanno insegnato che si allunga la vita alle persone che si pensa quando si pensa così. Ed è la cosa contraria di quella che vorrei.
Ah ecco, mi sembrava di aver capito bene…
Credo che mezza Italia lo pensi e si vergogni di pensarlo. Ma non tanto.
da almeno un anno ho in frigo una bottiglia di più che dignitoso champagne.
E mi prenderò pure tre(3)giorni di ferie.
mi devo vergognare?
e questa é una mia tara. Vera.
sull’onda del 6 nazioni almeno tre anni fa ho comperato un pio di felpe dell’Italia (presente quelle della robedikappa?).
mi vergogno a metterle e aspetto giorni migliori.
esagero?
io desidero la morte di quelli che mi hanno abbandonata quando è morto mio marito. Vorrei tanto che capitasse anche a loro, anzi non vedo l’ora, sto aspettando!
Io mi vergogno di tutti quelli che dovrebbero vergognarsi e invece non conoscono la vergogna.
Mi vergogno di un paese dove tanta, troppa gente, ha dimenticato la vergogna e la capacità di indignarsi.
Mi vergogno quando penso a tutti i deficienti che sono considerati dei modelli.
Mi vergogno al pensiero che furbetti, ipocriti, deficienti, mascalzoni e filibustieri non solo la fanno sempre franca, ma pure si riproducono come conigli.
E allora, come non lasciarsi andare a qualche fantasticheria?
non mi era mai capitato di augurare disgrazie agli altri, ma adesso dopo 2 anni che mio marito è morto e vedo come i nostri “amici” se la spassano e mi hanno abbandonato, adesso auguro a loro di morire, dopotutto sarebbe una fortuna per loro, andrebbero a trovare P, il mio caro amore, la persona migliore del mondo!