(Oggi, a Apogeo, fanno un incontro per parlare di libri digitali. Mi sarebbe piaciuto molto andarci, ma non posso. Però ho scritto una cosa, si potrebbe dire una specie di pamphlet (di giusto un paio di pagine), ieri, invece di pranzare. Lo trovate nei contributi, su questa pagina.)
Quando mi taglio le unghie mi sento sempre un po’ strano per due o tre giorni. Ogni cosa che tocco, dopo che mi son tagliato le unghie, per due o tre giorni diventa strana: le maniglie, la carta, le chiavi, il volante, o la tastiera del computer, tutto diventa strano, a toccarlo, e questa stranezza si ripercuote su tutto il mio corpo e la mia psiche. L’ho detto anche alla mia ragazza, lei dice che le unghie non bisogna tagliarsele, ma bisogna limarsele spesso. A me passarsi la limetta sulle unghie sembra una cosa così poco virile, ci ho pensato ma proprio non ce la faccio.
Poi, comunque, secondo me, le unghie sono tecnologicamente superate.
E’ che qui c’è della gente maschile che ne tiene una, di unghie, quella sul mignolino destro, la tiene lunga. C’è della gente maschile che la tiene lunga sai e a me questa cosa qui mi fa un ribrezzo che io non so contenere e allora io alla fine lo dico Ma prendi una lima, che poi c’è il topo bianco e così tu esisti nell’indifferenza del cuore. Ma niente, forse è una questione di virilità locale, mah. Che non saprei decidere ala fine perchè c’è anche qualcheduno che usa con violenza inaudita delle specie di tronchesi sul sofà, che io se le trovo le nascondo perchè proprio non si affrontano e uno certe cose dovrebbe celarle, di sè, ecco. E poi qui dicono che ai bambini piccolini non bisogna tagliare le unghie prima di una certa età perchè altrimenti da grandi diventano dei ladri e allora una mamma deve mangiargliele e così bon, si ricomincia coi vizi e le virtù cannibali.
E con cosa le sostituiresti?
già appunto, da cosa sono state superate?
Io sostengo il tronchesino, perché la lima è molto effemminata e sa di evasione, e con le forbici non ce la faccio proprio che esce una mano bene e l’altra malissimo. Poi ne ho di diverse dimensioni, di tronchesini, ed uso quello grosso per le mani e quello piccolo per i piedi, a parte l’alluce che oppone molta resistenza alla (s)troncatura. A casa dei miei genitori c’era anche quello medio.
le unghie non vanno tagliate, vanno mangiate mentre si guida e poi si sputano sul cruscotto. Se la lunetta é rivolta verso l’alto la giornata butta bene altrimenti é una schifezza.
Il rito funziona meglio se l’auto non é in movimento.
Io vorrei dire che chi si mangia le unghie delle mani si mangia anche quelle dei piedi che lo si sappi e perciò io sul cruscotto di REfosco proprio ecco, non saprei. Meglio se in movimento, cabrio.
Tecnologicamente parlando svolgono ancora delle valide funzioni su diversi device e all’interno delle cavità nasali.
io le mangio direttamente. son buone salate.
Stiamo tutti attenti a non fare l’autostop nei paraggi di REfosco, anzi se qualcheduno conosce il suo numero di targa che lo scrivii qui, cortesemente. E poi de gustibus zerodx che ognuno c’avrebbe i suoi ecco.
concordo sul tecnologicamente
qui c’è qualcuno che mente sapendo di mentire.
niente, volevo dirlo
Re fosco pensavo che il rito venisse meglio se l’auto non è la tua 😉
Comunque io me le mangio, quelle dei piedi NO!!!!!
alla fine io ho ceduto e le limo … con una roba di quelle li’ multicolored e sfaccettate … e’ divertente 🙂 … dopo riesco anche a scrivere un sms senza sbagliare
La storia di REfosco mi ricorda un film (farò finta che non abbia un nome perchè non lo ricordo) nel quale un tizio aveva nell’auto un barattolo per metterci tutte le caccole che scaccolava dal suo naso. Mi permetto quindi di suggerire una soluzione simile. Ma siccome i rimasugli di unghie tagliate (soprattutto dei piedi)sono una cosa alquanto fastidiosa da trovare in giro si potrebbe inventare un tronchesino con annesso aspirapolvere in miniatura che le risucchia e poi le ricicla in oggetti utili. Chennessò, pettini, forchette, pipe…
no anzi a me pare una buona idea, bio muesli …
Un muesli con le unghie è fuori discussione, vero?
avercele le unghie.
io nutro una certa dubbia ammirazione per gli uomini che si tagliano le unghie.
si, si l’idea del muesli mi piace, nel latte dovrebbero pure ammorbidirsi, per non parlare poi del fatto che contengono un sacco di calcio necessario ad affrontare bene la giornata.
Alessandro, se ti tagliassi le unghie più spesso ma con moderazione magari non ci fai caso. Ce l’ho anch’io questa sensazione, e infatti le unghie me le rosicchio. Funziona anche questa.
no proprio, senza unghia alle dita poi come divertirmi col suono del tamburellamento? amici miei, i suoni del corpo continuano anche nell’inutile saggezza delle unghia.
le unghie tagliate messe nella terra delle piante in vaso apporta calcio e le foglie diventano più belle.
secondo me se ti manca il tamburellamento ci sarà sicuramente una app per l’iphone che lo simula.
Ma che barattolo è una vita che Elio propone i silos 😉
ah ecco l’iphone che risucchia la vita! poi per la rabbia mi mangio le mani e poi le braccia e continuo fino all’unghio del piede e poi? aiutatemi voi che mi è finito tutto nell’ifono….
si vede che non suonate la chitarra.
per chi suona la chitarra la limetta è fondamentale.
e non venite a dirmi che jimi hendrix era una mammoletta.
Si, ma che poi c’è da stare attenti alle unghie che saltano e ti vanno negli occhi, poi. C’è da stare attenti. Che poi il mondo, con le unghie negli occhi, poi, è diverso davvero.