un blog che parla di niente

Stappano lo spumante e non sanno quello che fanno

C’è gente che scrive Benvenuti nel 2011! Come se loro ci fossero sempre stati.
Comunque l’altra sera eravam lì che aspettavamo l’inizio dell’anno, eravam proprio lì per quello, a un certo punto suona il telefono, era Carlo Conti. Diceva che secondo le sue rilevazioni eravamo in ritardo di diciassette secondi a stappare lo spumante e che dovevamo metterci in regola al più presto. Allora abbiam fatto. Che poi magari c’era da pagare una penale.
Alle due dormivo, suona il telefono, era di nuovo Carlo Conti, ha detto che ha verificato e che per quest’anno lascia correre, però per l’anno prossimo ci conviene rigar dritto.

8 Comments

  1. cica

    Ecco, noi per non farci cogliere impreparati abbiamo stappato una bottiglia quando mancavano 4 minuti a mezzanotte, poi l’abbiam finita subito e ne abbiamo stappata un’altra a mezzanotte e due minuti.
    Ma non dirlo a Carlo Conti, sennò ci fà un mazzo così….

  2. regulus21

    Io sono andato vicino ad una lussazione del pollice perché non riuscivo ad aprire la bottiglia. Poi si è aperta nello stesso istante in cui il signor Conti diceva ZEROOOOOOOOO!

    Non sia mai mi mandavano la Bertè a controllare!

  3. Alessandro

    Ma c’era davvero Carlo Conti in tv? io avevo tirato a caso 🙂

  4. alebino

    e Mara Venier non ti ha detto in diretta su raiuno lo scoccare esatto della mezzanotte?
    Tanti auguri!

  5. Franco

    Noi a casa abbiamo seguito la santa madonna barbara d’urso, così la etichetta mia madre. Spiegarle che quell’aurea è generata da un effetto luce, ha l’unico scopo di farla arrabbiare seriamente e accusarci di blasfemia. E’ stata mia madre a voler stappare la bottiglia, ma ahimè alle tre del mattino i nostri bicchieri erano ancora vuoti. Maledetti tappi!

  6. kya

    A noi quattro Carlo Conti non ha nemmeno fatto in tempo a telefonare. Alle 23.30, dormivamo tutti…

  7. B

    E’ vera questa cosa del Benvenuti, non ci avevo mai pensato. Beh a me piace contare forte, con la mia voce che urla sopra le altre voci, fare il conto alla rovescia sincronizzato con i presentatori, uno vale l’altro. Però la bottiglia non la voglio mai, io, che mi viene l’ansia e ho paura di non essere precisa. Così l’altra sera c’era una mia cara amica e un’altra mia cara amica, eravamo tre care amiche insomma, e tutti gli altri fuori che mi siluravano i gatti sul tetto coi razzi infuocati.
    Una volta, tanti anni or sono, mi hanno scoppiato un petardo in un polpaccio, ma io non ho detto niente, lì per lì, mi ricordo le calze bruciate e un senso di vergogna, come se avessi fatto una brutta figura, col polpaccio abbrustolito. Però i primi giorni dei nuovi anni sono sempre difficili: c’è da ricordarsi di cambiare la data, ci sono i propositi e le aspettative e la data di nascita che si allontana e le robe del natale da mettere via nei cartoni dopo la befana, che si fa una fatica snervante e si rompe sempre qualchecosa nel mentre. Poi i nuovi anni cominciano sempre coi gennai, che sono dei mesi che io non è che li sopporti tanto. Però io sono tanto contenta di ritrovare i gennai qui, Alessandro. Auguri.

  8. signoradicampagna

    io ogni 1°gennaio penso che possa cambiare qualcosa in meglio.
    invece dopo i brindisi dell’ora 0, dopo i baci e gli auguri di rito, mi ritrovo con i lavori e i problemi del giorno prima,uguali e irrisolti. quest’anno ho deciso che farò il brindisi il giorno del mio compleanno il 13 gennaio, questo sarà l’inizio del mio anno 2011.

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