un blog che parla di niente

Rifondazione

L’altro giorno ho visto che danno ancora il Grande Fratello, quella cosa che fanno alla tele dove ci son dei tizi che nessuno vorrebbe avere come parenti o amici o anche solo semplici conoscenti, questi tizi che stan cento giorni in una casa ripresi dalle telecamere giorno e notte e la gente da casa li guarda, vede cosa fanno, ascolta le loro chiacchere, cose così che a me non mi verrebbe in mente di guardare; mi son stupito infatti che lo dessero ancora, mi ha fatto strano, ho pensato che quella è una cosa che puoi farla una o due volte e poi la gente si rompe i coglioni, e invece no, lo danno ancora, e ho sentito che fa ancora degli ascolti, c’è ancora della gente che gli interessa, strano. Comunque non può durare ancora per molto, secondo me prima o poi anche lo zoccolo duro degli irriducibili si annoierà, dai, non ha senso, chi è che può durare dieci anni a guardar quella vaccata, siam seri.
Io avrei una proposta per svecchiare il format, una vera e propria rifondazione. Lo fai uguale a adesso, ma con le motoseghe. Entrano i concorrenti, tutti con la loro motosega, poi lasciamo che si aggiustino tra loro.

18 Comments

  1. Alessandro

    (a ben vedere credo c’entri Bill Hicks anche in questo post qui)

  2. ReRosso

    sì, lui diceva lo stesso su American Gladiators. Anche George Carlin diceva qualcosa del genere.

  3. Ema

    Bello, lo chiamerei l’isola dei famigerati, ed al format farei partecipare soltanto personaggi invisi al pubblico: politici in primis. Sono sicuro che arriverebbero vicini al 100% di share.

  4. pibo

    che poi leggere l’ultimo paragrafo con a fianco “Ultimi pezzi” mi manda il cervello in risonanza cognitiva

  5. Roberto

    e il bello che è già alla 11esima edizione … 🙁
    e quest’anno è durato praticamente 6 mesi 😐

  6. SpeakerMuto

    Non ricordo il maledetto titolo, ma c’è un film dove in un reality i concorrenti si uccidono tra loro. Protagonista anche una donna incinta.

    Concordo con Alessandro: i primi due GF avevano senso, fosse solo perché “genuini”: i concorrenti erano sempre teste di cazzo, ma non sapevano esattamente cosa aspettarsi. Adesso credo (perché non guardo TV da cinque anni) che la gente nasca e cresca per partecipare allo show.

    “In futuro ciascuno avrà i suoi quindici minuti di celebrità”. No, nel futuro (ormai presente) tutti *vivono per avere* quel quarto d’ora.

  7. B

    La motosega al posto della falce e martello sarebbe troppo rumorosa, secondo me. Se una va dalla parrucchiera o dall’estetista, tocca guardarlo, il Grande Fratello, ve lo dico io, perchè sennò non si capisce niente delle riviste che ci sono dalla parrucchiera o dall’estetista. Beh, oggi proprio mi tocca difendere il Grande Fratello per polemizzare passando il tempo, non ce la posso fare… Però “E’ morto Pietro Taricone” era un bel titolo, per Spinoza, chissà perchè… C’ho solo un dubbio: ma non è che se uno non guarda, anche così, di sfuggita, anche solo per un attimo, quella cosa che la maggioranza guarda, poi non capisce la maggioranza? Perchè io il calcio non lo capisco, ad esempio, però senza il calcio come si fa, ad andare a comprare le sigarette dal bar-tabacchi, che dopo mi chiedono delle cose, mentre pago la stecca? Come si fa a non sapere che Travaglio è un Famoso, se dopo vai a cena nei posti col lardo di colonnata originale e te lo chiedono, eh? Allora tocca guardare anche lui, Travaglio, così come Nando del Grande Fratello, tocca, sì.
    E’ un periodo che mi piacciono molto i titoli, qui sull’Arancione. I titoli qui son proprio “catturevoli”.
    E poi adesso c’ho avuto anche io le mie quindici righe di celebrità, proprio anch’io, qui. E son contenta, lo ammetto.

  8. AB

    B, c’han provato anche col calcio a fare un reality, è così che la D’Amico ha iniziato la sua gloriosa carriera…

  9. B

    AB, scusa, la D’Amico è quella bassetta con la faccia a a forma di padella, o è quella altona con la bocca da papero? Perchè io me le confondo…
    Io ci sono andata a vedere il calcio, allo stadio, e mi hanno dato una sciarpa e dovevo cantare. Poi alla fine siamo scappati, quando eravamo fuori. Mi ricordo di questa cosa, anche, perchè a me correre non mi è mai piaciuto. Il resto è stato bello, però.

  10. PurtroPPo

    Sono un pacifista senza se e senza ma. Però tra i colleghi ho iniziato la colletta per la miscela della motosega.

  11. AB

    B, boh, ti direi quella altona; il papero però è un animale divertente.

  12. leonardo4it

    qua in ufficio siam sempre tentati di prendere una motosega all’iper durante la pausa pranzo e poi rifondare l’azienza…
    io, al GF, secondo me mancan solo le moto, secondo me, il resto c’è già (mi stupisco che nessuno l’abbia ancora detta questa, ma io non ho vergogna)

  13. maispiegarsimeglio

    Poverino quello a cui la motosega si ingolfa.

  14. marcolicchio

    Non è mica male ‘sta idea della motosega! Ma siamo sicuri che saprebbero usarla? Non ne son mica tanto sicuro…

  15. Fabs

    SpeakerMuto, che io sappia il primo ad aver descritto questo genere di gioco TV è stato Sheckley, “The prize of peril”, 1960, bellissimo. Dopo nel corso dei decenni ne ha sviluppato un paio di scarsi romanzi (oltre ai plagi altrui), e ne hanno tratto non meno di 1-2 film e non meno di un paio di reality. Qui il testo completo: http://arthursclassicnovels.com/sheckley/prizep10.html e qui info: http://en.wikipedia.org/wiki/The_Prize_of_Peril

  16. SpeakerMuto

    Fabs, grazie per la segnalazione, appena posso gli do un’occhiata.

    Mi hai fatto impegnare ;^) e ho trovato il film a cui mi riferivo:
    http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=33478

  17. Fabs

    Speaker, la sinopsi che hai mandato pare identica al racconto di esattamente 40 anni prima… E non gli avranno pagato i diritti perché è morto senza essersi arricchito.

    Giacché ci siamo, inserirei in bibliografia Sheckleyana anche “La settima vittima”, poi riscritto allungato in “La decima vittima” dopo che Elio Petri ne trasse un film (così così) con Mastroianni e Andress nel 1965. Il meccanismo è simile ma manca la TV.

  18. Magica

    Il grande fratello é come una piaga che si allastra per il mondo, c´è dappertutto, un sacco di paesi, il significato di quest´epidemia ancora non si sa, forse siamo alle soglie dell´involuzione dell´essere umano, tipo la caduta dell´impero.
    Se non fosse un successone le tivù l´avrebbero già decapitato, no ?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

© 2024 e io che mi pensavo

Theme by Anders NorenUp ↑