un blog che parla di niente

Questa cosa dei blog

Stamattina m’ha fermato uno che conosco e mi ha detto Ma senti un po’, ma perché uno dovrebbe andarsi a leggere quello che scrive, con rispetto parlando, un illustre sconosciuto?

Questa domanda, lo ammetto, mi ha scombussolato.

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43 Comments

  1. DaniLdC

    la risposta che dò sempre io, in questi casi, è che l’uscita è in alto a sinistra a forma di X. Però poi tornano. Tornano sempre…

    PS: ma sul serio abiti in un paese che si chiama Margarita? Che sogno, mi ci potrei trasferire… nei mesi estivi però. Per quelli invernali esiste un paese che si chiami, che so, Bombardino? Vin Brulè? ;o)

    Ciao, DaniLdC

  2. DaniLdC

    Leggasi in alto a destra. Scusate, mi sono appena svegliata…

  3. Birra

    Me lo sono sempre chiesta anch’io. Alla fine mi sono risposta che i “conoscenti” non hanno, in genere, argomenti di conversazione molto più avvincenti, almeno i miei (la maggior parte non li reggo). Nei rapporti tra “conoscenti” si mettono in mezzo tutta una serie di altri fattori che rendono paradossalmente più difficile la conoscenza. In effetti così è perfetto: se una persona piace si legge, sennò non si legge e nessuno rimane male. No?

  4. PlacidaSignora

    Margarita? Maddai…Come l’isoletta vicina a Cuba? Come il cocktail? ;-D

  5. PlacidaSignora

    …come la razza di mucche bianche “come perle” (margarita=perla) e da lì i margari? Che dici, faccio una ricerca? (se resto ancora un solo giorno nell’Agro Romano, ti avviso, impazzisco) ;-*

  6. davide l. malesi

    Io me lo sogno, uno che mi dica una roba così. Non vedo l’ora di rispondergli: “Guarda, ma sai che hai proprio ragione”.

  7. Captain's Charisma

    Oh oh, forse ha proprio ragione lui…ciao ciao

  8. Gg

    Per il semplice fatto che lo sconosciuto potrebbe avere cose interessanti da dire.
    E comunque anche quando compri un giornale leggi roba di uno che non conosci…
    Sarà, ma a me sembra che questa domanda non ha il minimo senso in una società che voglia definirsi tale.

  9. nuzzo

    Perchè è la maniera più elegante per farsi i cazzi degli altri!

  10. azael

    ma farsi i cazzi degli altri è onanismo?

  11. eio

    dipende, io sono su un mac, e quindi è in alto a sinistra 🙂

    comunque, quella cosa che hai detto su, è vera. per l’inverno, si può sempre traslocare sull’Isla omonima nelle piccole antille 😉

  12. catepol

    anche legendo i promessi sposi ti fai i cazzi degli altri…mica ci sei andato a scuola assieme con alessandruccio manzoni…tampoco con renz e lucia 😉

  13. Maxime

    Io non conosco nemmeno gli autori di molti libri che ho letto, ma non mi sono mai chiesto perché stessi leggendo quei libri. Generalmente leggiamo cose belle e cose brutte (ché prima di averle lette non è mica facile stabilire se siano capolavori o cagate), e selezioniamo i nostri attori, scrittori, blogger, sportivi preferiti. Funziona così, no? Certo, un blog magari devi andartelo a cercare, ché se non ti chiami eìo e se non parlano di te sui giornali ed in tv è difficile che uno venga da te per sbaglio. E poi uno non nasce bravo, ricco e famoso senza prima essere un illustre sconosciuto. Ecco, non so più dove cazzo volevo andare a parare, con questa cosa dei blog. E però sui blog ci sono scritte tante cose che nemmeno noteremmo se qualcun altro non le descrivesse per noi…

  14. DaniLdC

    Infatti: dopotutto non c’è al mondo gente che si sciroppa perle di saggezza dette da gente del calibro di Pupe e Secchioni, Letterine, Veline e cavolatine miste? Allora apriamo un dibattito se un blogger ha meno diritto di esprimere la sua piuttosto di Rampinelli (tè, uno a caso eh? Che non so quasi manco chi sia).

  15. davide l. malesi

    Però, Dani, la domanda è diversa: non ci si sta chiedendo se un blogger ha meno diritto di esprimere la sua piuttosto di Rampinelli, bensì se poi valga la pena di leggerlo.

  16. laspostata

    La risposta “e che ne so io?” è valida?

  17. davide l. malesi

    Veramente anch’io non so chi sia Rampinelli, ho copiaincollato dal commento di Daniela. Daniela, lo chiediamo a te: ma chi è ‘sto Rampinelli?

  18. Uyulala

    A me viene un sospetto: gli illustri CONOSCIUTI, prima di essere tali, cos’erano?

  19. eio

    io in risposta gli ho chiesto se secondo lui valeva la pena di legger libri di illustri sconosciuti. lui mi ha detto, beh, dipende da cosa e come scrivono.
    allora io gli ho detto che si è risposto da solo.

  20. eio

    poi il fatto che il nome di voialtri sia a me notissimo e che invece questo Rampinelli sia per me un illustre sconosciuto dimostra che io non faccio assolutamente testo.

  21. stark

    Davide, non ti preoccupare, immagino che ci tenessi, a far sapere che non conoscevi cotesto Rampinelli, ma non personalmente non ne avevo mai dubitato 🙂

    (è bello, che ci sian cose che ci si vergogna a non sapere e cose che ci si vergogna a saperle. Io chi è costui lo so, ma faccio finta di niente, qua tira una brutta aria)

  22. eio

    io adesso lo so, chi è, Rampinelli, ho googlato. 🙂

  23. marchino

    Porca miseria! Adesso mi tocca anche a me andare a cercare Rampinelli per non essere da meno.
    E invece no!
    Beata ignoranza!

  24. Gg

    Anche io ho googlato per Rampinelli…

  25. Ste

    meglio leggere il blog di un illustre sconosciuto che dice cose intelligenti piuttosto che guardarsi le boiate dei famosi.
    no?

  26. Cilions

    Perchè spesso gli sconosciuti sono più interessanti… hanno qualche cosa da dire…
    Eppoi, attraverso i blog si possono fare interessanti scoperte…

  27. signoradicampagna

    chi mi spiega chi è rampinelli? non voglio cercare. sarà che no seguo molto la tv, esclusi i tg. trovo più interessante spaziare fra voi blogger.

  28. davide l. malesi

    Ho googlato anch’io. Ora so chi è Rampinelli.

    Mi affascina il fatto che sogni di entrare a far parte del mondo dello spettacolo: “O come opinionista o come comico”.

    Come dire, uno che voglia entrare a far parte del mondo della medicina: o come docente di Neuropsichiatria o come gastroenterologo.

  29. seia

    Veramente di solito per leggere un libro conoscere l’autore non serve. Per leggere certi blog invece è essenziale: per esempio mica lo so se continuerei a leggere questo blog se non fossimo amici ormai 🙂

    E naturalmente non dico nulla riguardo al fatto di mescolare scrittori e blogger in un unico calderone come se fossero la stessa cosa o si leggessero i libri come si leggono i blog, per non parlare del modo in cui si scrivono (i libri seri dico, non
    necessariamente belli, ma “seri”)… ma è come se l’avessi fatto.

  30. stark

    Però, uno che studia medicina, magari ancora non sa, che specializzazione vuol prendere, e a pensarci bene poi non c’è così tanta differenza tra il ruolo di opinionista e quello di comico (anzi, gli opinionisti migliori son proprio comici, e anche i peggiori, a volte). Detto questo, preciso che io il Rampinelli so chi è solo perché a quella trasmissione ha partecipato anche una persona che conosco, per cui, invoco le attenuanti.

  31. eio

    massì, seia, scrittori, blogghéri, una faccia, una razza 😉

  32. l'esorciccio

    a me una volta l’hanno chiesto e ho risposto che per ogni post che leggo regalano una sedia a rotelle ad un povero paralitico.
    è che mi rompo di conservare i tappi.

  33. Luca Moretto

    a volte si impara proprio di più da gente che inizialmente non si conosce.

  34. elena

    gli hai già risposto (i libri che leggiamo sono di illustri sconosciuti, gli articoli, i film, le canzoni.. o forse io conoscevo Lars Von Trier prima di amarlo?). Ma oltre tutto, chiunque, prima di conoscerlo, è un illustre sconosciuto. Passiamo la vita a relazionarci con illustri sconosciuti. Alcuni poi si dimostrano meno illustri di altri 🙂
    Credo si chiami “società”.. o socialità.. o altre cose che iniziano con SOC.

  35. barbara

    per soddisfare giustificatamente (“ho letto sul blog che…”. il verbo “leggere” fa sempre un po’ intellettuale..) quella vena voyeuristica insita in ognuno di noi?
    io invece sono un po’ più egocentrica, leggo solo il mio
    😉

  36. notedibordo

    Il blog è come una piccola piazza dove, dal quotidiano, possono nascere idee. Un posto dove hai scritto qualcosa di più o meno tuo. Se poi te ne dimentichi, quando la trovi di nuovo è una sorpresa anche per te (e qui, ahinoi, si vede che hai un’età).

  37. eio

    io ne leggo un sacco, ma leggo il mio più spesso degli altri, ché mi chiedo sempre: chissà cosa ho scritto oggi.

  38. Dario

    Beh allora perchè comprare il giornale ogni mattina ? Se Paris Hilton avesse un blog sarebbe piena di “commenti”. 😉

  39. DaniLdC

    Dai che Rampinelli è uno dei secchioni della Pupa e il Secchione: sarà che sono stata due settimane in ferie e mi sono drogata di Studio Aperto così quando ho dovuto dire il nome di uno sfigato a caso mi è venuto in mente lui (non parlano d’altro in quel sedicente telegiornale!). Comunque tornando a bomba, come si suol dire, è un po’ come il discorso della protesta dei giornalisti che toglievano il nome dagli articoli e dai servizi (non me ne voglia la categoria): liberissimi, sia chiaro, e anche con le loro giuste motivazioni… ma quando ne hanno parlato mi è venuto automaticamente da dire che la maggior parte delle volte si legge qualcosa perchè interessa l’argomento, che poi l’abbia scritto un illustre sconosciuto o un mago della penna/tastiera è secondario.

    Comunque, e concludo, per esperienza personale tutti i tizi che mi hanno fatto commenti del genere sono poi quelli che tornano a spiarmi dal buco della serratura più volte al giorno.

  40. Zelig

    Io non sono affatto illustre, sono solo sconosciuto.
    Eppure…

  41. nicogio

    Un click di notorietà non si dovrebbe negare a nessuno. Perfino agli sconosciuti (dai quali è buona norma non accettare caramelle, ma post quotidiani sì)

  42. StM

    Sempre, sempre, mi rubano i commenti che vorrei fare io (un momento… questo vuol dire che non ho più bisogno di sbattermi per farli. Grande).

    Comunque ma un “perché magari gli piace” non vale come risposta? Aggiustate la grammatica come volete.

    Che sennò io mi metto a fermare tutta la gente che passa, “perché le piace guardare il calcio?” (“è il mio elemento preferito della tavola periodica”), “perché le piace sciare?”, “che gusto ci trova ad avere un calendario di bonazze 365 giorni l’anno?”… e vediamo se rispondono qualcosa di decente.

    Son domande a cui magari non si può rispondere. Come spiegare la differenza tra rosso e verde a un cieco dalla nascita (sempre meglio che la differenza tra un mi e un sol# a un sordo dalla nascita). Che provino e si facciano un’idea loro.

    (scusate ma qui c’era poco astio, rimediai)

    (in realtà non penso appieno tutto ciò che ho scritto, ma vedere parentesi precedente)

  43. marinella

    boh! io so che quando passo di qui e leggo questi sconosciuti mi sganascio dal ridere. eiochemipensavocheridereeraunabellacosaanchesesonosconosciutiquelli
    chetifannorideremanonècosìsighsob!
    ridammi indietro le risate!

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