un blog che parla di niente

Quelle notti tutta la notte a parlare.

L’altro ieri sera avevo bisogno di una cosa che era in una scatola, son entrato nella stanza delle scatole, mi è sembrato di sentire una voce, ho detto Chi ha parlato?
C’era un omino lì nella stanza, dietro una scatola, ha detto, È facile.
È facile? In che senso è facile, Chi ha parlato? ho detto.
È facile. Hai parlato tu.
E quando avrei parlato? gli ho chiesto.
Un attimo fa, ha detto.
E cosa avrei detto?
Hai detto, mi ha detto, Chi ha parlato?
E certo, ho detto, perché mi è sembrato di sentire una voce. Hai parlato tu?
No, mi ha detto, sei stato tu.
E quando, gli ho detto.
E lui, Poco fa.
Ma dai, gli ho detto, e cosa mai avrei detto?
Hai detto, chiaramente, Chi ha parlato?

Dopo son rimasto lì tutta la notte. Poi, ieri mattina, verso le otto, l’omino mi ha detto Scusa un secondo che ho dimenticato le sigarette, è sparito dietro una scatola, e non l’ho più visto.
Son ancora qua che lo aspetto per finire il discorso.

29 Comments

  1. khenzo

    La tisana al tiglio è ottima sia contro l’insonnia che contro le turbe intestinali

  2. Guido

    Anch’io, qualche volta, parlo da solo, ma per evitare questi problemi non mi rispondo. (troppo escatologico?)

  3. cica

    Forse vale la pena rammentare che la peperonata la sera è indigesta assai

  4. La Rejna

    io lo so che con quello che sto per dire mi giocherò il resto della scarsa credibilità rimasta, però a me una volta, una cipolla mi ha parlato. Prima di essere affettata. Traetene voi le conseguenze che vi sembrano più opportune.

  5. Monja

    La Rejina: e poi hai pianto?

    Comunque io volevo dire che insomma, se avessi un figlio, è una di quelle storie che gli racconterei, e poi verrebbe su un po’ strano, tipo me che la nonna mi raccontava le storie circolari e io non ci capivo e però sono diventata così. Ecco.

  6. Spuzza

    Stanotte il mouse del mio portatile si illuminava a intermittenza, mi parlava.
    Secondo me erano segnali dall’altro mondo.

  7. allihies

    anche tu metti il punto dopo il titolo. e’ cosi’ contenitivo..

  8. AB

    Credo sia l’effetto peyote, ma poi l’ominodellescatole (signore mi pare esagerato) è stato zitto tutta notte e vi siete fissati? Non s’è presentato? Hai una porta dimensionale in camera? prova tu ad attraversarla e a dirci cosa c’è “dall’altra parte”…

  9. B

    Avere una stanza delle scatole è bello. Dietro ogni scatola c’è un omino delle scatole, lo sanno tutti. L’omino parlante è un fumatore e quindi è bello anche lui. Se stai nella stanza delle scatole ad aspettarlo, rimarrai intrappolato nei discorsi, perchè nella stanza delle scatole i discordi non finiscono mai, come le sigarette, secondo me. Che cosa cercavi? Qual era quella cosa che cercavi dentro una scatola? E poi l’hai trovata, o te ne sei scordato? Cercala adesso magari, poi dicci se c’è ancora, perchè altrimenti saresti anche un cleptomane e se ce lo scrivi lo sappiamo tutti. Oppure il ladro è l’omino parlante, e se ci informi, ti aiutiamo a dargli la caccia. Oggi mi sento tanto detectiv Marlov. No anzi, Ciarlis Engels, vah.

  10. disma

    sono l’unico che gli è venuta una fottuta paura dell’omino e che questa notte probabilmente dormirà con la luce accesa?

  11. Alessandro

    Lo metto ogni tanto. Solo quando il titolo mi sembra un testo in sé conchiuso. È dibattibile se ci voglia o meno, ma a volte mi sembra proprio, quando un titolo è una frase a sé, che ci voglia, che dia un di più che altrimenti manca. o no? 🙂

  12. Froggy

    io non terrei un omino-delle-scatole-fumatore nella stanza delle scatole fossi in te….
    ma forse è solo deformazione professionale….

  13. allihies

    non so, la questione punteggiatura nel titolo e’ strana perche’ mentre ? e ! sono tranquillamente accettati, cosi’ come , : ; il . in se’ alla fine mi destabilizza un po’. il titolo e’ un invito e il . alla fine fa molto “accesso riservato”

  14. vix

    ora, io non so se anche tu sei fumatore come l’omino delle scatole che abita nelle tue scatole, ma nel qual caso – affermativo – io, per non sapere nè leggere né scrivere, ti consiglierei di guardare cosa c’è dietro a quella scatola, oltre alle sigarette dell’omino. magari potresti trovare qualcosa che fa dormire.

  15. .|.

    Vedi? Lo splendido isolamento ….

  16. simorum

    Continuando la “questione punteggiatura”: anche io a volte lo metto alla fine del titolo, il punto.
    Il titolo è un invito ma può essere, allo stesso tempo, la conclusione del post. In un certo senso.

  17. leonardo

    Mi e’ venuto in mente, penso ieri, quando in tv c’era un servizio che parlavan della gente che sente le voci, che quando sento delle cose, che mi sembrano urlate, ma solo la fine, cioe’ forse dell’ultima parola, e mi sembrano …ATOOO …ITO! a volte solo …OOOO e a volte anche con una O sola …O!. Sara’ autolesionismo, ma non mi vengono in mente dei gran complimenti che finiscono in ATO. Pazienza

  18. maeandro

    E poi la cosa che cercavi c’era? Al posto tuo io alla fine mi sarei addormentato. Comunque quando ci vuole, ci vuole. Bello!.

  19. al

    se sei ancora la ad aspettare allora una di quelle scatole deve essere collegata ad internet

  20. La Cosa

    Beh meno male che ere l’omino delle scatole e non un rompiscatole 😉

  21. Gino Lui

    oddio, un dejavo o questa non era una gag di ale e franz ieri sera?

  22. P!nkinside

    -Diminuiamo il dosaggio degli psicofarmaci per un pò.
    -Ma che te voi diminuì! Aumenta bello e bevice pure sopra che ce sforni altre genialate tipo sta roba qua!

  23. Magica

    Bello, ammesso che l´omino adesso non cominci affannosamente a rabaltare le scatole per attirare le tue visitazioni e che poi non ti lascia neanche riposare…

  24. Popinga

    E’ stato qui da me. Ho scoperto che è ghiotto di grana padano e di gutturnio. Fuma le Lucky Strike azzurre. Dice che a Cuneo gli omini come lui si annoiano, l’unica cosa che salva sono i cioccolatini al rhum, che lui chiama ron, per il ron. Ce l’ha con i due olandesi che hanno fatto il libro sugli gnomi, perché adesso tutti pensano che gli omini si vestono da deficienti con il cappello a punta. Lui porta un basco guevarista. Dice Hasta siempre e scompare.

  25. thuna

    A limaesh lemlac gli si era attestata sulla libreria la cavalleria tartara
    all’indirizzo di sotto la storiella completa

  26. cristiana alicata

    A proposito di scatole…

    http://wordwrite.wordpress.com/2009/09/14/ufficio-oggetti-smarriti/

  27. asdrubale asdrubalini

    Io a voi vi ammiro, capaci per ore di parlare del niente, senza offesa neh, ma bene. Mi riuscisse anche a me. Invece no, sempre argomentoni, gran spolverìi di libri etciuuu, lo sapevo, lambiccarmi il cervello, ma questo non va bene questo non è provato, ma la bibliografia qui e, ovviamente, anche la bibliografia là, e insomma è un lavoro triste, ma soprattutto faticoso. Perchè al triste posso rimediare ma al faticoso…per fortuna che ogni tanto vengo qui e mi rilasso tutto.
    Adesso, ad esempio, son talmente tutto rilassato che rimango qui, in fondo al commento, e non riesco più ad alzarmi. Ma porc….e adesso?
    bye

  28. Alex Supertramp

    Io ogni tanto parlo con la televisione, ma solo quando è spenta. Però è una scatola anche quella.

  29. Magica

    Ops, mi scuso per reato commesso : rabaltare non esiste, meglio rovesciare !

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

© 2024 e io che mi pensavo

Theme by Anders NorenUp ↑