un blog che parla di niente

Pip. Metempsicosi.

Scrivere da un telefono sembra un obbrobrio, a pensarci, con tutti gli aggeggi da cui si può scrivere, scrivere proprio su un telefono, ecco, son cose che a uno fanno storcere il naso. Chiedetelo agli scrittori, quelli che scrivono i libri, se li scrivono dal telefono. Vi guarderanno come foste dei matti.
A me, un paio di settimane fa, mi si è rotto il telefono.
Io era un po’ che scrivevo solo dal telefono, mi son abituato così, era così comodo scrivere camminando, sfruttare i tempi morti per scrivere, e poi m’è morto il telefono, mi sembrava di non poter più scrivere niente.
Adesso ce l’ho di nuovo.
Cioè, ne ho un altro uguale. Uguale identico. Il mio aveva due anni e mezzo di vita e la batteria aveva incominciato a cedere piano piano, e poi, un giorno, non si è più acceso. Fortunatamente, prima che si spegnesse del tutto, ero riuscito a fare una copia di tutto quel che c’era dentro.
Adesso ne ho uno uguale, uguale identico. Lo stesso modello. Me lo hanno sostituito e io ci ho copiato dentro tutto quel che c’era in quello vecchio. Un amico che ha lo stesso telefono, con il vetro un po’ scheggiato in un angolo, mi ha detto che lui non potrebbe sopportare di sostituirlo con un altro telefono uguale, perché quel telefono lo ha accompagnato in momenti importanti della vita, e anche se il nuovo telefono fosse identico comunque lui lo saprebbe che non è lo stesso telefono. Sarebbe un telefono qualunque, non il suo telefono.
Secondo me, gli ho detto, se il telefono è uguale, e se dentro gli metti lo stesso software, e tutte le cose che ci avevi dentro prima, l’anima si conserva.
Verrebbe da chiedersi se i telefoni possiedano un’anima.
Verrebbe da chiedersi, se la risposta è sì, dove stia.
Se il mio amico tenesse il suo telefono, ma gli facesse sostituire lo schermo, sarebbe lo stesso telefono?
E se poi si guastasse la batteria, e facesse sostituire la batteria, sarebbe lo stesso telefono?
E se si guastasse la scocca esterna, e la sostituisse con un’altra uguale, o ne costruisse una con una scatola di sardine, sarebbe lo stesso telefono?
E se si guastasse la scheda coi circuiti, quella che chiamano appropriatamente scheda Madre, sostituendola, sarebbe lo stesso telefono?
Sono domande importantissime, e ho cercato ovunque ma non ho trovato risposta.
Il telefono che ho adesso secondo me è lo stesso telefono, con la stessa anima che aveva il mio telefono, ma non ne sono certo, c’è questo dubbio che ogni tanto affiora e quando mi viene io lo poso sul tavolo, lì, nel centro, e lo fisso attentamente. Secondo me è lui. Ma poi non so.
Adesso si è guastata la lavastoviglie. Viene stamattina il tecnico. Se lo chiedete ai professionisti vi guarderanno male, ma io negli ultimi tempi mi son abituato a scrivere con la lavastoviglie. È complesso ma si può fare, e può anche dare delle gioie impreviste. Spero che il tecnico riesca a ripararla, perché se la devo sostituire non so, credo che per me sarebbe troppo.

22 Comments

  1. Giovy

    La concatenazion e delle sfighe sembra un karma ineluttabile.
    Ma come diceva il Brucaliffo… niente è impossibile, forse è impassabile.

  2. disma

    quei telefoni lì che puoi scrivere sono tutti fatti in Cina e secondo me, ma io non leggo le riviste specialiste di telefoni fatti in Cina, quindi parlo forse un po’ a vanvera. Secondo me la loro anima è infusa da terzi, tipo come quella delle case stregate edificate sui cimiteri indiani che se non fossero edificate su di essi non avrebbero anima. Ecco, quindi dipende da chi è sepolto nel cimitero cinese dove sono sepolti gli operai schiacciati nelle macchine che fanno i telefoni. In ogni caso c’entra Confucio, credo.

  3. eduardo

    Il tuo amico è scemo!

  4. AB

    Prova con una seduta spiritica, chiedi diretamente al nuovo telefonino e se l’anima è trasmigrata, ti risponderà in 160 caratteri.

  5. Mr. Tambourine

    Il terzo giorno è resuscitato secondo i tabulati.

  6. Hombre

    E con la lavastoviglie cosa scrivi? Commedie brillantanti?
    Ah ah ah ha… ehm ehm…
    Scusa ma mi son venuti a prendere con un cellulare.

  7. Mitì

    E’ il Semangàt

  8. MaiMaturo

    Gli elettrodomestici con l’anima?
    Sicuro di non avere la casa infestata dai Transformers?

  9. Zu

    quelle domande mi ricordano un’antica e bella lettura: L’io della mente, Hofstadter & Dennett, Adelphi

  10. chi

    Fai al più presto la pulizia della caldaia.

  11. Lucia

    Secondo me è come con le reincarnazioni, che l’anima resta la stessa, ma il fatto in sé di reincarnarsi un po’ la cambia.

  12. S.Franz

    Be’ dovevi pesarlo prima, dico il vecchio telefono. Dicono che l’anima ha un peso, lo dicevano certi che facevano esperimenti di pesare i corpi prima che… poi non lo so che fine han fatto questi esperimenti, però ne ho sentito parlare del peso dell’anima. Spero solo che l’anima non sia trasmigrata dal telefono alla lavastoviglie che in quel caso, cioè non so… una lavastoviglia, di tutta quell’anima, che se ne fa…?

  13. cica

    Che poi, con la lavastoviglie, metterci dentro tutto quello che c’era prima è una roba molto più facile che col telefono…

  14. luke

    pezzi come questo mi fanno capire di non essere solo, nell’universo.
    è un bel lunedì (che poi è mercoledì)

  15. Kisciotte

    Sforzati di pensare che l’anima non esista.
    Che una volta morti diventiamo concime per vermi.
    A quel punto l’anima che attribuiamo alle cose è un’esternazione delle nostre emozioni.
    Le esperienze vissute con il precedente cellulare non potrai riviverle con l’attuale.
    Prendi consapevolmente coscienza che il tuo precedente cellulare è perduto per sempre, e con lui una parte di te.
    Se saprai rinunciare a una parte del tuo passato, lasciandolo andare incontro al suo destino di materiale di riciclo, gli dimostrerai un pegno d’affetto incomparabile.
    Che, non avendo il cellulare un’anima oggettiva, sarà comunque un altro atto di puro narcisismo.
    (a me capita con i cellulari e con gli zaini)

  16. zerodx

    No io spero di conoscerti un giorno perché bho.

  17. memoriediunavagina

    Secondo me l’anima è nella micro SD.
    Per chi ce l’ha!

  18. Ipazia

    Letture consigliate: M. Ferraris, Anima e IPad, e poi qualunque posto dove si possa reperire il celebre “paradosso del mucchio”. Siccome è roba filosofica, ci trovi altre domande, soprattutto.

  19. aaqui

    @zu: acc, mi hai battuto sul tempo. Anche a me ha richiamato la interessantissima lettura di L’io della mente. Domande che sembrano paradossali ma sono solo fondamentali.

  20. NalaScarlet

    Un po’ lo capisco, sai, il tuo amico. Il caso vuole che ho nostalgia di un cellulare, ma non per il cellulare in sé. Io scrivo le mie emozioni sugli odori e sui suoni. E i suoni di arrivo del messaggio di quel cellulare mi riportano quelle sensazioni.
    Suddividere la vita in “cellulari” è come suddividerla in capitoli, e non puoi scrivere in un libro due capitoli uguali. Ed è per lo stesso motivo che una volta che finisco un profumo non lo ricompro più.
    Un saluto,

    NalaScarlet

  21. traslitterato

    Geniale!

  22. alessiaelemillebolleblu

    E’ come per i trapianti d’organo,forse.

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