un blog che parla di niente

libri in catena

dopo la catena dedicata ai dischi (che strano chiamarli ancora dischi, quando non hanno più forma esteriore alcuna) ho visto che nella coda lunga della blogosfera italiana è scoppiata la catena dedicata ai libri. ancora una volta, mi lascio tirare dentro, anzi, nonostante abbia espresso pubblicamente la mia opposizione a tali iniziative, mi ci infilo a forza. è dedicata ai libri, non posso mica stare lì a guardare tutti gli altri che son lì che parlan di libri e io, escludermi? per cosa, per snobismo? facciamoci coinvolgere. raccolgo il testimone da stregatta, commentatrice di questo blog, nonché bancaria.

Libri che posseggo nella mia biblioteca ed in genere:
moltissimi. direi diverse migliaia, distribuiti tra qui e la casa dei miei. se contiamo anche i fumetti direi che sconfiniamo nel regno dell’incontabile. se poi contiamo anche quelli di polli…
sovrarappresentate sono alcune case editrici come adelphi, feltrinelli, castelvecchi, theoria, einaudi, fernandel.

L’ultimo libro che ho comprato:
Adrian Bravi, Restituiscimi il cappotto, LDM Fernandel 2004
(ne compro un paio la settimana, quindi domani questa parte potrebbe già essere obsoleta)

Libro che sto leggendo ora:
Adrian Bravi, Restituiscimi il cappotto, LDM Fernandel 2004
I’lf e Petrov, Le dodici sedie, BUR Rizzoli 2005
Andrej Belyj, Pietroburgo, einaudi, fuori catalogo (me l’ha prestato il mio libraio)
Edoardo Sanguineti, Mikrokosmos. Poesie 1951-2004, Feltrinelli 2005
G.B. Trudeau, Doonesbury, America oggi, con l’ultimo repubblica

Tre libri che consiglio ad altri blogger e perché:
G. Granieri, Blog Generation, Laterza 2005, perché è bello conoscere bene lo strumento che si usa
G. Leopardi, Zibaldone, perché se fosse un blog, sarebbe un bel blog
D. Charms, Disastri, Einaudi 2003, perché è un maestro, e i suoi frammenti sono perfetti per un blog

Blog a cui passo il testimone:
Pecus, così gli ricambio il favore
Totanus, anche qui per ricambiargli il favore
Alice in timberland
Milo
Massimo
e a tutti quelli che posson essere interessati (basta dirlo nei commenti)

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40 Comments

  1. milo

    o, ma grazie, almeno so cosa fare stasera 😉

  2. eiochemipensavo

    @milo: oh prego, e falla girare, che io poi seguo gli emissari, i torrenti, i fiumicelli fino al mare… 😉

    @totanus: eiochetipensavo…
    (lo so che non è un commento, è un pingback, ma lasciatemi divertire un po’)

  3. milo

    ho fatto il compito solo a metà…. i libri li posto domani, ma intanto ho diramato le convocazioni… così posso dormire tranquilla 🙂

  4. milo

    finalmente ce l’ho fatta anch’io!

  5. eiochemipensavo

    eh, non ti preoccupare, che massimo e pecus non han neanche risposto alla mail 🙁

  6. attilio

    E ti è piaciuto Restitutiscimi il cappotto? Giusto ieri sera passeggiavo con Adrian Bravi. Di sicuro gli fa piacere sapere cosa pensa uno che ha letto il suo libro

  7. eiochemipensavo

    certo che sì! fagli i complimenti da parte mia! l’idea di partenza è ottima, ed è anche un bel libro!
    (l’ho anche consigliato a un po’ di persone)

    e dì ad Adrian Bravi di passare di qui, qualche volta. Ci passa spesso e volentieri anche il suo compagno di casa editrice Giancarlo Tramutoli!

    ciao e grazie

    🙂

  8. a.b.

    ciao! c’è da dire però che l’attilio che ha scritto prima è il mio punto di riferimento per quanto riguarda il mio italiano zoppicante (non sempre ma abbastanza spesso). A parte questo, mi fa piacere sapere che non solo hai comprato il mio libro (e già questo è un buon traguardo), ma che l’hai letto e ti è piaciuto. Ciao

  9. a.b.

    è vero, Wilcock era un grande, peccato che i suoi libri non si trovino più. Dicono che abitava a Roma in una casa in cui se avevi la fortuna di uscire senza pidocchi addosso era un miracolo. Si muoveva con dimestichezza fra tante lingue: traduceva O’Brien, Virginia Woolf e mi pare che abbia anche tradotto Holderlin dal tedesco (ma non sono sicuro). C’è un racconto suo meraviglioso che si chiama Il caos, scritto in spagnolo e autotradotto all’italiano, ma non sono mai riuscito a trovarlo in italiano. Io l’ho letto in una pubblicazione della rivista SUD (quella che dirigeva Borges). Va be’, ci sentiamo.
    a.b.

  10. seia

    Un altro autore che ha scritto in una lingua diversa dalla propria è Conrad che si è adattato perfettamente all’inglese pur essendo polacco, la sua lingua è più colta di qualsiasi altro scrittore anglosassone. Penso anche alla Kristoff. Però i libri di Wilcock si trovano eccome, in Adelphi, solo alcuni sono esauriti o fuori catalogo.

  11. milo

    anche Kundera, mi pare, adesso scrive in francese. Ho letto solo Les Testaments Trahis, ma non lo so abbastanza per capire di che livello è il suo francese.
    I miei due centesimi prima di pranzo 😉

  12. seia

    Eh lo so, class is not water come direbbe elegantemente Conrad 🙂 In realtà Kundera ha continuato a scrivere in ceco anche se costretto all’esilio e le sue opere fossero state proibite nel suo paese.

  13. seia

    Ah no, chiedo venia, m’è venuto il dubbio e ho controllato: dopo l’85 ha tradotto tutti i suoi libri in francese e ha deciso di cambiare lingua. La mia idiosincrasia per la lingua d’oltralpe è quasi maniacale, evidentemente 🙂

  14. seia

    I’m 30 years old (damn!) and cat is under the table 🙂

    Si vede che oggi non ho nulla da fare, eh? Anche perché sto ancora male, ma l’avresti saputo se ti fossi preoccupato di preoccuparti 🙂

  15. a.b.

    Visto che ci siamo, vi viene in mente qualche scrittore italiano che abbia cambiato lingua? io conosco solo un italiano che scrive in spagnolo, Antonio Del Masetto, che ha pubblicato molte cose in argentina e scrive anche per il giornale PAGINA12, ma non mi vengono in mente altri. Se sapete di qualcuno…

  16. eiochemipensavo

    Adrian: col tuo italiano zoppicante hai scritto un bel libro. ti faccio veramente i complimenti. non molti italiani riescono a scrivere così come scrivi tu, figuriamoci gli stranieri. l’unico altro straniero che mi viene in mente (anche lui argentino, guarda caso) che è riuscito ad adattarsi perfettamente all’italiano è J. Rodolfo Wilcock. un grande. e auguro a te di diventare grande quanto lui.

    grazie per esser passato di qui

    (ma torna presto)

    alessandro

  17. eiochemipensavo

    l’unica cosa che ho trovato son le poesie, che sono in catalogo (piccola biblioteca adelphi). il racconto, adesso mi faccio in quattro e lo cerco.

    a presto!

  18. eiochemipensavo

    quando si dice la synchronicity, seia, stavo proprio leggendo questo articolo ieri, che parla di un libro di saggi di scrittori che sono nati in una lingua, e si sono espressi in un’altra (l’articolo è qui), e, naturalmente, si parla anche di Conrad.
    brava ragazza 😉

  19. eiochemipensavo

    hey. class is not water lo dico sempre anch’io!
    How many years have you got?

    😉

  20. eiochemipensavo

    tze! uno a zero per milo 😉

    io ho fatto otto anni di francese e l’unica parola che so in francese è sudoku, che loro non san cos’è, e suona molto male, in francese 😉

  21. eiochemipensavo

    ah porella! pensavo ti fosse passata…
    e pensavo anche che fossi qui perché è uno dei tuoi blog preferiti 😉

  22. seia

    Ma tu lo sai che questo è il mio blog preferito è che oggi ho più tempo di quanto di solito posso dedicargli 🙂

    Riguardo agli scrittori italiani che scrivono in altre lingue penso a Cesare Battisti a Cesare de Marchi che è tradotto in Italia da Sellerio, alcuni scrittori che vivno in Germania e dei quali è stata realizzata una raccolta tempo fa e poi Tabucchi che ha scritto Requiem direttamente in portoghese.

  23. eiochemipensavo

    ci sto pensando ma al momento non mi viene in mente nessuno. m’aveva citato qualcosa Polli, mi pare. stasera le chiedo…

  24. eiochemipensavo

    mi dicono anche Kuki Gallmann, ma non ne so di più… 🙂

  25. seia

    Ah io non so nemmeno chi sia sto Kuki Gallmann 🙂

  26. seia

    Giustamente è una donna ti pareva se ci prendevo 🙂 Comunque per me potrebbe scrivere pure in laziale, poco me ne cale, da quel che ho evinto seguendo il link!

  27. seia

    Ma no, io seleziono 🙂

  28. seia

    Ma non lo sai, mio caro, che la donna è mobile? E poi sei il mio mentore ormai e ti cito indebitamente (e per sfotterti un po’) 🙂

  29. eiochemipensavo

    una che scrive sempre di africa…
    ecco ecco…

  30. eiochemipensavo

    che snob che sei, però! 😉

  31. eiochemipensavo

    heh heh, visto che cos’hai detto nei giorni scorsi, mia cara, stavolta ci sei tu, in un cul-de-sac logico 🙂

  32. eiochemipensavo

    zio bonino! 🙂

  33. seia

    Ho scoperto un altro scrittore di origini italiane che ha pubblicato e scritto essenzialmente in un’altra lingua, quella inglese in America: Emanuel Carnevali di cui Fazi ha appena pubblicato un bel libro, che è la sua autobiografia in pratica, “Racconti di un uomo che ha fretta”. Prima di Fante che però non era veramente italiano. Ammazza come ti erudisco! 🙂

  34. david

    ciao volevo chiedervi un grosso favore , sono interessatisimo a il libro di ANDREJ BELYJ , introvabile .
    Non è che in qualche modo puoi farmelo avere , anche in copia . Naturalmente pago io la copia e la spedizione . O non so (ma non credo) il libraio vuole venderlo .

  35. david

    scusami l’insistenza , ma posso chiederti se puoi farne una copia , tutto a mie spese, è un grande favore che ti chiedo .
    grazie a presto

  36. david

    grazie della disponibilità
    ciao

  37. eìo

    purtroppo è suo e se lo tiene ben stretto. purtroppo non ne ho mai trovata altra copia, altrimenti l’avrei preso per me. chissà se lo ripubblicheranno…

    mi dispiace.

  38. david

    leggendo il blog (interessante) volevo dirvi una cosa .
    forse c’è uno scrittore che avete dimenticato , e mi sembra strano che non sia venuto in mente neanche a eìo (pietroburgo di Belyj era amato da lui)
    che è VLADIMIR NABOKOV , ma vi avviso subito del nabokov che scrive in russo a berlino e in inglese in america e non del nabokovsolodilolita. Ma tutto lolita compreso che nabokov riscrive in russo (considerato un capolavoro).
    subito vi do anche un consiglio (a eìo specialmente se non l’avete gia fatto) leggete IL DONO (THE GIFT/DAR)

  39. eìo

    posso chiedere a lui, ché ormai l’ho restituito. ma nutro forti dubbi (credo si scollerebbe, schiacciandolo nella fotocopiatrice).
    hai provato a vedere il sistema bibliotecario della tua zona?
    perché per esempio in piemonte si trova in 5 diverse biblioteche. vedi qui. questo dovrebbe risolvere il tuo problema. fammi sapere.

  40. stè

    Nabokov, Nabokov su tutti. Bravo david, l’avrei citato io se non l’avessi fatto tu.
    Il dono ma non solo: La difesa di Luzin, Fuoco Pallido, Cose Trasparenti, ecceccecc. Insomma, tutto ciò che vi possa capitare sotto mano che porti il suo nome.

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