un blog che parla di niente

io e me (e anch’io)

l’altra sera avevam gente a cena, eran lì che parlavano, io, come mi succede spesso, ho perso lo sguardo nel vuoto.
mi son trovato lì che fissavo un punto nel muro, non te ne accorgi quando lo fai, ma sei lì, stai guardando un punto preciso ma indefinibile sul muro davanti a te. gli altri non lo capiranno mai che punto stai guardando, e neanche perché, e neanche te non lo sai che cosa stai guardando e neppure perché è, in qualche modo, più interessante della conversazione di quel momento.
ma tu sei un blogger, e il blogger, come lo scrittore, acquisisce questa strana abilità, quella di astrarsi da quel che sta succedendo, e vederlo dall’esterno. è una delle cose belle del bloggare, il poter, in ogni situazione, porsi fuori dal contingente, e dirsi Magari ci faccio un post.
allora io ero lì che mi guardavo guardare quel punto nel muro e mi piaceva andare a vedere, ispezionare quel punto nel muro per vedere che cosa mai poteva essere così interessante.
allora mi son posto in asse con me stesso e ho cominciato a guardare nello stesso punto in cui guardavo, e, focalizzando l’attenzione, mi sono accorto che il mio sguardo, ed anche il mio, era come un raggio laser, che forava il muro e riusciva a vedere aldilà.
il mio sguardo, ed anche il mio, oltrepassava il muro, oltrepassava il cortile, entrava nel palazzo di fronte, ne usciva come la freccia di guglielmo tell, il mio sguardo vedeva tutto quanto avveniva in linea retta in tutto il mondo, affrontava le insidie dell’atmosfera e si curvava, seguendo il curvarsi della terra. ho visto montagne, dal di dentro e dal di fuori, ho visto mari, ho visto costruzioni, ho visto gente, ho visto oggetti che non potevo identificare, finché non ho visto me stesso, e me stesso, che guardavamo un punto nel muro.
e tutti i convenuti alla tavolata che mi guardavano.
allora mi son riunito in un unico me stesso e ho cominciato un discorso qualunque, come niente fosse.

8 Comments

  1. blogex

    tutto questo dopo aver bevuto quanto? 🙂

  2. regulus21

    Ahahahahah, ma che mito! 🙂

  3. MelBank

    ottimo post. lo apprezzo e poi lo apprezzo e poi lo apprezzo

  4. signoradicampagna

    bellissimo, non ho parole….

  5. eiochemipensavo

    @blogex: solo un po’ di birra, nell’ordine dei decilitri…
    in ogni caso ci tengo a puntualizzare che la birra non ha effetti psicotropi 😉

    @tutti gli altri: vi ringrazio, mi dispiaceva un po’ non vedere commenti a questo post, ché mi è particolarmente caro (in questo singolo post ci sarebbero argomenti per un anno di blog, ma li ho sprecati tutti qui, ora tocca inventar qualcos’altro 😉 )

  6. Cips

    Mi sembra che questa “esperienza” sia al centro di una canzone dei Genesis in “The Lamb Lies Down on Boradway”.

  7. eiochemipensavo

    ohibò cips! purtroppo non conosco neanche una canzone dei genesis, solo qualcosetta di peter gabriel da solo, e in ogni caso non ho idea dei testi. d’altronde, sarà pur vero che tutto è già stato detto, tutto è già stato scritto…
    andrò a cercarmi il testo, magari va inserito in questo percorso…
    grazie! (e vai avanti con le frasi storiche 😉 )

  8. oriana

    ed io ke mi pensavo di essere l’unica scoppiata al mondo ke si fa questi viaggioni esagerai fissando punti indefiniti sul muro…..

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