E’ raro che si abbia l’opportunità di riflettere sul senso di un blog. E’ raro perché spesso nel proprio blog, su cui si è abituati a scrivere, ci si sente un po’ a casa propria, le abitudini diventano consolidate e i comportamenti ci sembrano perfettamente naturali. Quando invece si prova a scrivere su un altro blog che non è il proprio, ci si trova in un punto di osservazione privilegiato, che permette di osservare con una certa distanza i comportamenti propri e altrui, proprio come quando si esce dal proprio paese d’origine e si nota che alcune cose che si davano per scontate come appartenenti naturalmente al patrimonio dei comportamenti umani consolidati, in altri paesi non esistono, o vengono considerate diversamente.
E’ quindi con grande piacere che ringrazio Livefast di avermi concesso di riflettere, sul suo blog, sul senso del blog.
Soprattutto, sul senso del suo, di blog.
Link: Le parole Cloridrato di Sviluppina.
Sono contenta che si sia trovato bene!
tipo quando entri in fabbrica e capisci perchè gli imprenditori sono piccoli di statura
Io non ho capito quella storia del babbuino, però.
Lunga storia, quella del babbuino.
La sostanza è che non sa scrivere. Punto.
OT: ma hai visto che nel sondaggio a fondo pagina dei blog preferiti dei lettori di panorama se quello che ha presto più voti?!?!
complimenti!!!
Comunque approfitto un attimo di casa sua per dire la mia, io credo che il fatto che alcuni comportamenti in casa di un blogger o di un altro siano considerati diversamente normali abbia perfettamente senso. Sono tradizionalista e in verità a meno che io non capiti in un loco a più mani non mi piace leggere scritti di altri nel blog di uno. Non mi piace perchè boh, io credo di andare da Eio e invece trovo anonimista e magari io so benissimo come inteagire con anonimista ma solo a casa di anonimista e non a casa di eio. Si lo so che sembra tutto paranoico ma era per dire che anche il punto di vista di chi commenta cambia e forse si intuiva già. Buongiorno a tutti!