Diceva Kottke, mi diceva l’altro giorno Amedeo, che se Ritorno al futuro lo avessero girato oggi invece che nel 1985, Marty McFly non ritornerebbe al 1955, ma al 1980.
Nel 1985, pensare al 1955, mi sembrava di pensare alla preistoria, ma adesso, nel 2010, se penso che io nel 1980 c’ero, non proprio so cosa dire, perché quando mi ci ha fatto pensare ci son rimasto male, e ci rimango male tutte le volte che ci ripenso.
Avevo sei anni, nel 1980.
Io non vi dico quanti anni avevo, che son cose riservate, ma ricordo che ero alle elementari e la maestra ci faceva usare il timbro col datario sul quaderno.
A che età si imparano i numeri? Se a mio nipote di tre anni chiedo quanti anni ha, lui mi dice numeri a caso, indicando con altre dita, altri valori.
Forse usare un datario era il vezzo della maesta che ho avuto per i primi tre anni. Ricordo distintamente il timbro 1979. Mi ricordo i cartoni in bianco e nero.
Mio zio di Ferrara aveva una prinz verdina.
volevo dire con LE dita altri valori.
Io ne avevo 5! Caspita come mi fai sentire anziana…
Ma soprattutto, Marty McFly, invece di una DeLorean, avrebbe avuto una 500 Abarth brandizzata da Lapo Elkann. (Cristo!)
Mi è capitato negli ultimi 3 anni emmezzo di fare la seguente considerazione: Ritorno al Futuro è un film che segna una siepe, con dentro dei silenzi di là da quella. E’ un film che tutti coloro nati appena prima del 1980, o un po’ prima, ma appena prima, ricordano molto e citano in continuazione e rivangano, anche. I nati prima invece lo considerano un film troppo allegro che alla fine ti lascia delle iconcine, come la macchinetta, o i capelli dello scienziato, delle cosette così, insomma. Così io chiedo sempre, prima di iniziare una conversazione A te ti piace Ritorno al futuro? E se mi dicono Sì, so come regolarmi per datare il mio interlocutore e dargli un inquadramento o inquadrata. Le simca e le prinz erano la fine di un’epoca, nel 1980, gli ultimi esemplari. Ma più che altro c’erano i capelli coi punti interrogativi sopra, alla suellen, per chi c’era e anche i piumini senza maniche, ma tanti. E poi c’erano le scarpe dei boscaioli americani che però ci dovevi andare in barca, scarpe per la barca, per tutti. Queste cose le ho trovate qui (linkone mega) o qua (linkSSSSS), perchè io non c’ero, nel 1980. Era per dire dei commenti, ecco.
io avevo -1 anno. Con un film come quello, così studiato, con un’attenzione estrema ai particolari sulla questione temporale ecc ecc. è meglio indicare anche gli anni negativi
Non sto a dire quanti anni avevo nel 1980, perchè sono un po’ fuori quota e ciò paura che dopo Alessandro non mi lasci più commentare.
Comunque a me Ritorno al futuro piace molto.
Ma io a scuola non usavo il timbro: a noi ci facevano scrivere in caratteri cuneiformi sulla tavoletta incerata.
io invece ci sarei stato nel 1985, ed avrei avuto ben 0 anni.
Stefano Pederzini, se sei nella provincia di Cuneo o dove il digitale è diventato LEGGE, UFO lo puoi ancora vedere.
Parliamo di Spazio 1999? Per fortuna che la luna non è uscita dalla sua orbita.
Io avevo 23 anni nel 1980, e voi siete dei bimBY (tranne eNZO, che aveva l’età di mia nonna nel 1980) ;-*
il 1980 non è la preistoria?
essere disgustoso certe volte fa delle domande che uno ci rimane male, ma meno male che non è sicuro di quel che dice e perciò non lo fa apposta, secondo me.
nel 1980 sul canale UHF51 c’era milano tv, sull’UHF49 antenna nord e la tivvù ci aveva il manopolone per cambiare canale che il telecomando non esisteva. e poi non so dove c’era telereporter che al venerdì sera tardi trasmetteva … ma avevo solo 13 anni e non li vedevo e lo so solo perchè me lo dicevano gli altri
AB: non eri capace a fare i numeri?
Io oggi ne compio 45. A partire da mezzanotte ed un minuto ho pensato nell’ordine che a) adesso sono più vicino ai 50 che ai 40, b) entro nella fascia demoscopica 45-54, c) ho appiccicato il trentesimo bollino sulla tessera del CAI, nonsosemispiego e d) io me lo ricordo benissimo quando mio papà aveva 45 anni, anche perché io ne avevo 18. E quando li aveva mia mamma io ne avevo, gulp, 22.
E all’improvviso si è aperto un abisso sotto di me.
E sì, capisco.
Nel 1980 mio papà comprò la sua prima macchina nuova, una Ritmo Targa Oro che era tanto moderna da avere addirittura i fendinebbia e l’orologio a LED, che per un po’ però io preferivo ancora la 128 blu che avevamo prima, ma l’importante era che alle 4 si correva a casa per vedere Heidi e poi ancora fuori a girare in bici, il Milan non era in un bel periodo, il telefono era grigio con un disco coi numeri intorno e non ce l’avevano ancora proprio tutti, come la tele a colori, che da noi c’era ma non bisognava usarla troppo perchè consumava di più. E c’era il Tango che era meglio del SuperTele (che volava).
Il tango nell’ottanta non c’era mica, è uscito per i mondiali d’ispagna, no?
Nel 1985 in casa mia si acquistò un secondo apparecchio telefonico (oltre al bigrigio con rotella). Eravamo benestanti, io avevo perfino il walkman.
No, il Tango è uscito per i mondiali Argentina’78 (sennò si sarebbe chiamato Flamenco!!!)
Ci hai ragione ci hai. Nel 78 avevo quattro anni, non mi ricordavo
Sei mesi prima Alan Sorrenti scrisse “Tu sei l’unica donna per me” in cui a un certo punto diceva “Il tempo passa in fretta quando siamo insieme noi”.
Ascoltare per credere http://www.youtube.com/watch?v=qB6mbexMGlw
nel 1980 facevo il quarto anno di università e hanno aperto la secondo linea della metropolitana di roma. stiamo ancora aspettando la terza.
Nel 1980 avevo un anno, ma mi ricordo benissimo che poco tempo dopo c’erano i mangiacassette e le bimbomix e che quando mio cugino che era più grande me le regalava mi sentivo fighissima perchè c’erano anche le canzoni da grandi e non solo la sigla di heidi e dei puffi. c’erano tipo la sigla di ghostbusters e ma la notte no, voglio dire…
Nel 1980 c’era e.r.a. stereo tv 2000 che il venerdì sera, dopo la una di notte, spippolando con i comandi a manopola del televisore ti mostrava le donne con tutte le cose di fuori che si facevano urtare ripetutamente da degli omoni che si vedevano sempre di schiena e quando si giravano non era un bel vedere. Poi le cose nel mo mondo erano tutte più chiare per tutti. I punk in quei bar e i paninari nell’altro, i discotecari con i lozza e i capelli lunghi e poi quelli di una parte con i capelli corti e i ray ban e quelli dell’altra con i capelli più lunghi e loro potevano anche fumare le canne. Gli altri no.
Insomma quando uscivi tutto era più chiaro e non rischiavi di andare in locali che poi non ti divertivi, bastava vedere chi c’era fuori.
I caschi che li mettevano solo se dovevano picchiare qualcuno e non per andare in giro in motorino e le cinture di sicurezza c’erano solo in aereo.
E poi ora mi fermo.
E’ vero, santo cielo. Ci sono rimasta male pur’io…
Comunque, io non credo.
Tra gli anni 50 e gli anni 80 c’era davvero troppa differenza.
Un abisso proprio.
Non è così tanta tra il 1980 e il 2010.
Per dire, nessuno aveva una macchina o una tv, nel 1955.
Ce l’avevano tutti, nel 1985.
E ce l’hanno tutti ancora adesso, nel 2010.
E’ che c’è stato proprio uno stravolgimento, in quell’intervallo di tempo.
E comunque tra 5 anni è il 2015, e le macchine non volano, e non ci sono gli autolacci.
Per non parlare del fatto che tra poco sarà il 2015, ovvero l’anno di Ritorno al futuro Parte II. Sembrava tanto futuro, il 2015, no? E invece va a finire che sarà un normalissimo presente, ma proprio proprio normale. Ridatemi il futuro.
La prima associazione che mi viene con 1980 è Bologna, avevo 17 anni e mi tremano ancora i polsi.
Stefano Pederzini io ho sempre desiderato una pettinatura come le segretarie di Base Luna solo moltissimi anni dopo ho scoperto che i capelli erano viola e a dire il vero mi piaceva pure di più
Nel 1980 ero militare di leva. Ci fu il terremoto in Irpinia. Pensai di diventare obiettore di coscenza a militare fatto. Io e mio fratello avevamo fatto una società per comprare la 124 special usata. “A vent’anni si è stupidi davvero, quante balle si ha in testa a quell’età…”
nel 1980 avevo 11 anni
io ho imparato a guidare su una Alfa Romeo Giulietta 1,6. che per scalare dalla terza alla seconda dovevi fare le doppiette. quelli nati negli anni 80 sanno di doppiette?!? 🙂
Un mio alunno oggi mi ha chiesto Prof, è vero che quando lei aveva la nostra età non esistevano i cellulari i computer e tutte quelle cose lì, ci racconti come facevate. Ho reagito con dignità, citando le cabine telefoniche e il Vic20.
@B
ci sei rimasto male?
mi dispiace.
ma è sempre meglio che rimanere al 1980.
Essere disgustoso, lo so che colpisci per insegnare delle cose, come un papà ecco, ero sicuro che non lo facevi apposta. E poi sono d’accordo: sempre meglio non rimanerci, nemmeno nel 2010.
Eh cosa vuoi mai, così è la vita…. E cosa resteràa, di questi anni duemilaaa, cosa resterà, la fotografia? Ecco io certi cantanti degli anni 80 che ci sono ancora negli anni 2000 ecco io mah, anche no.
Ecco no, meglio non rimanerci. Sarebbe meglio anche mai. Ma mi sa che non si può.
Poi m’è venuto in mente che la canzone continuava con “Perché a vent’anni è tutto ancora intero. Perché a vent’anni è tutto chi lo sa!”
E non potevo non ricordarmi che questa cansong era prima di partire per il militare e quindi prima dell’80.
Mi associo a Carlo (stessa identica età). Sei un bimbo (e sono depresso).
io avevo -9 anni
zerodx, io non ne sarei così certo, sai è tutto relativo
il mio bimbo compiva sei anni, andavamo in vacanza a sanremo e de gregori cantava viva l’italia.
e prima la scuola e sogni irrealizzati, e adesso l’età… era un mesetto che me la stavo godicchiando un sacco, che avevo appena scoperto tutta una ragnatela di blog interessanti e divertenti a partire da una cosa che cercavo su Nori, e bloggo, e eio, e stark e un sacco di altra gente seriamente spassosa anche fra quelli che passano per un commento al volo (che poi una si chiede ma perché quelli in mezzo a cui vive non sono quasi mai così), e ero pure un po’ preoccupata che ho perso un sacco di ore di sonno a fare l’archeìologia, l’archebloggologia etc etc, ma adesso mi sa che la smetto, che qui avete deciso di farmi deprimere e per oggi già mi son bastati il processo breve e i denti gialli di gasparri. 🙁
Tutte le altre decadi passano, gli anni 80 sono gli unici a essere ciclici.
… i denti gialli di Gasparri …
cristo… un’epifania… un thriller…
… i denti gialli di Gasparri …
questa frase e quel che significa mi perseguiteranno nel sonno, lo so.
se dico che nel 1980 non ero ancora nata, qualcuno si offende?
suvvia: mia sorella e mio cognato son nati nel 1955 se gli dico che son preistoria potrebbero offendersi. nell’ottanta io facevo l’esame di quinta elementare (promosso :-))
Son queste osservazioni che ti fanno vedere la vita sotto una luce tutta diversa
Ecco, a proposito del ritorno al futuro… io penso che bisognerebbe tornare nei primi giorni dell’anno 1936 a Milano, a casa di un certo Luigi B. e di una certa Rosa Bossi B. e lì seminare zizzania, dissapori, fare sì che i due litighino, che non si parlino neanche… e così un certo Silvio B. non verrebbe mai concepito e non verrebbe alla luce il 29 settembre di quell’anno… e tutti noi oggi ci sentiremmo molto molto molto molto molto molto meglio…
per me il futuro era 1984 di orwell……
io (sigh!) ne avevo 15, e mio figlio (che è nato nel 2002) ogni tanto mi chiede se quando ero piccolo esistevano le automobili, la corrente elettrica, ecc. ecc…. La preistoria deve avere una data scorrevole in avanti, perchè non si riesce a farla stare ferma!
Evvabbè, visto che l’han fatto tutti: io nel 1980 ne avevo 9 di anni e la mia preoccupazione più grande era che la Juventus vincesse sempre, cosa che in quei tempi, come si dice nei vangeli, avveniva con una certa regolarità.
a proposito di anni ottanta, l’altro giorno ho visto in una vetrina una montagna di tepa sport in saldo a 65 euro (no dico, IN SALDO!!!). e pensare che mia madre me le prendeva al mercato perchè costavano poco
frank, mi fai ricordare che le prime converse all star che comprai negli anni 80 costavano 39mila lire, adesso mi pare quasi 60 euro…
sti thread alla fabio fazio mi fan venir l’acqua, il senso del post era tuttaltro
voi non ci siete rimasti male quando è arrivato il 1999, ma della base alfa nemmeno l’ombra?
ma fabio fazio c’era già nel 1980? no, perchè nelle pieghe del post si può leggere anche il senso che la nostra stessa vita ci sembra non cambiare mai e forse è vero e forse no
@La Cosa: l’analogia con Bologna c’entra eccome; nel 1980 avevo 5 anni e, grazie a dei bastardi che stanno marcendo in galera (alcuni), ho rischiato di restare orfano di entrambi i genitori e senza mia sorella, che aveva 12 anni. Per fortuna un bigliettaio consigliò loro di partire il 3 agosto. Per me il 1980 è questo.
uh, caspita.
Io c’ero negli anni 80. E sapevo benissimo che la morale era sempre quella. Fai merenda con Girella.