un blog che parla di niente

Frammento postumo

C’era un filosofo che diceva sempre che Dio non esisteva, e di questo assioma aveva fatto il fondamento di tutta la sua filosofia. Era molto famoso, andava in televisione, nei cosiddetti talk-show, e aveva accesi sostenitori e acerrimi nemici tra tutti gli strati sociali, perché la sua filosofia non si poteva prendere sottogamba, o la si accettava o la si rifiutava. E tutti o quasi, siccome lui era molto famoso, prendevano una parte o l’altra, con dei toni, a volte, che non si addicevano molto, alla filosofia, bisogna dire.

Poi un giorno è morto, e tutti a dire Adesso ce lo può dire, se Dio esiste o no.

Solo che lui non rispondeva.

22 Comments

  1. S.

    in effetti è sospetta, la cosa.

  2. jacktisana

    del senno di poi son piene le fosse…

  3. jacktisana

    scusate, ma mi è scappata!

  4. Antonio

    avrebbe potuto rispondere però…

  5. cica

    abbiate pazienza, è che appena è arrivato di là Dio l’ha preso a roncolate dicendogli “adesso vedi un po’ se esisto o no… ” e così adesso non si sente tanto bene. Appena guarisce torna e ci ragguaglia

  6. l'uomo blogettile

    si fa presto a dire, che adesso c’è lo può dire, se lassù hanno lasciato il cartello “torno subito”!

  7. kutavness

    Un messaggio però forse l’ha già mandato. Il titolo del post sul mio PC è diventato verde. Forse ci vuole tutti ecologisti? Padani? Vegetariani? Arrabbiati? Invidiosi? Coltivatori diretti? O forse (ma meno probabile) speranzosi?

  8. Alessandro

    no volevo fare un po’ di carnevale 🙂

  9. Ale

    Ne so un’altra simile, però su uno che va sempre a vedere i necrologi 😀

  10. maeandro

    Il verde fluorescente che compare su Alessandro va bene, però che diventi un violetta mammola quando si passa sopra con il cursore mi sembre un chicca di un gusto che mi fa riflettere: Non oso e non voglio arrivare a conclusioni affrettate.

  11. Ex Cienzo Terror

    Qua che une che non fa in tempo a morire
    che subito se la tira che non risponte più alle tomande.
    Atteggione.

  12. johnny says

    secondo me non ci risponde perchè: aveva torto, allora non gli va di fare la brutta figura che poi ha detto cavolate tutta la vita; aveva raione, allora mica può rispondere che di là non ce niente, neanche lui. ecco.
    mi peretto di dissentire alla scelta dei colori(mi associo a meandro)

  13. Alessandro

    il viola degli a:hover non è sindacabile, del verde degli a:visited si può parlare 🙂

  14. transit

    PRIMA PARTE

    Conosco gente che ha il sottogamba lungo come il naso di pinocchio che a furia di crescere – il sottogamba – siam qui, dopo aver versato il latte, che ci piangiamo addosso. E che, il senno di poi, tutto tomo-tomo, bello-bello, sul proscenio arriva sempre dopo. Me ci faccio sempre i complimenti al senno di poi. Che secondo me il senno di poi, lapalissiano, è l’altra faccia del colpo di scena. Che a noi, tutto sommato, ci conviene chiamare Colombo e la Signora in Giallo, per risolvere certe scene del delitto nazional-popolare. Infatti, il morto in casa lo piange chi lo tiene, mica il senno di poi. Che a elaborare e, innanzitutto, sviluppare il lutto è come entrare in una camera oscura, che sgomento dici: – Cosa è successo? è successo qualcosa? – Che un sacchissimo di gente nemmeno gli passa per la testa la camera oscura, figuriamoci tra le mani. Me il sottogamba l’ho sempre guardato a vista, infatti ne combina di tutti i colori. Ci sono certi sottogamba che sfavillano voci suadenti e d’orchestra e colori tipo arcobaleno, ma direi più di vasta gamma. Le sfumature sono importanti; sono la polpa dei colori medesimi, rientrano più nella vasta gamma che nell’arcobaleno tout court.. I colori sono come le famiglie piene di figli e figliastri e compagnia, cioè brutti, sporchi e cattivi. Però, ci metterei anche i belli tipo Dean Martin, Marlon Brando e Gesù Cristo tra i maschi; e, per le donne Bardot dei tempi d’oro e certe attrici americane ed europee. Senza escludere, per non essere accusato di razzismo, cicciolina e moana, perché in odore di santità postuma. E poi perché loro c’entrano nella nostra famiglie nazional-popolare come c’entra il ragù; la figlilanza, la casa, la villa di proprietà e qualche tugurio da fittare ai negri; la chiesa e tutti i santi; il sesso; il lavoro nel senso di fare soldi a palate; e, infine i titoli, e i bot. Più che altro per assicurarsi una vecchiaia tranquilla. A volte, però, non tutte le ciambelle riescono con il buco. Un mio conoscente, cattolico praticante, c’è rimasto di stucco quando la figlia di sedici anni ha detto che non vuole fare la velina ma la pornostar. Che qui le aspiranti porno corrono più della corruzione, nel senso che tutto ha un prezzo. Persino togliersi lo sfizio di vedere Gesù Cristo chiedere l’elemosina. Ce n’è un sacco di Gesù che chiedono l’elemosina ma non hanno la dialettica che aveva lui. Che la gente si guarda in faccia è dice: – Non c’è più religione – Il mio amico c’è rimasto secco, talché non aveva più una goccia di sangue nelle vene. Gli ho dovuto somministrare acqua e zucchero, che se non fosse stato per tale soluzione sarebbe morto. Però, è morto, si è ripreso solo quando gli ho detto: Oggi non è il 2 di novembre. Succede che certi padri e certe mamme si mettono a fare a chi figlio e chi figliastro. Per esempio io non direi mai certe cose nel preferire un figlio o una figlia rispetto a una altro/a. Tipo sei il meglio dell’intera famiglia umana sulla faccia della terra e a te darò tutta la liquidità, gli immobili, le altre case e l’intero territorio, ma pure le femmine da mettere incinte. Fomenterei odio allo stadio puro:si!, stadio. Se vuoi fare incetta d’odio, allo stadio si semina qualunquismo, xeno e razzismo. Goccia a goccia.

  15. La Cosa

    Viola e verde bellissimi!!!!!
    E non rispondere neppure tu!

  16. P!nkinside

    Ma stai parlando di una persona in particolare o è una cosa detta a cazzo? Comunque io da piccolo volevo sempre fare il gioco della corda: prendevi un tuo amico, gli legavi una corda intorno alla vita, la sua anima saliva su a vedere se esisteva Dio e quando aveva fatto mi dava due strattoni alla corda e io lo tiravo giù. Nessuno ci ha mai voluto giocare.

  17. Alex Supertramp

    Magari Dio esiste ma lui non ce lo dice apposta 🙂

  18. il matto

    Quindi pure maleducato!

  19. transit

    SECONDA PARTE

    Anche quel filosofo lì, molto particolare direi, c’ha un sottogamba tutto così in quel Talk Show. Lui, il filosofo, ogni volta che l’ho visto da Costanzo, perchè il mondo dei Talk lo ha creato lui Costanzo, è inutile che ci giriamo attorno, il capello, il filosofo, non lo spacca ma lo squarta. (E se Costanzo, o chi per esso, ha delle preferenze, é perchè questo mondo qui del Talk l’ha creato lui. Diamo a Cesare quel che è di Cesare. Se uno inventa una cosa è chiaro che il padrone del brevetto è lui). Quando Dio si rese conto di aver fatto degli errori se la prese di brutto con i più deboli. Che i deboli sono uno stampo che se ne fa sempre. Perché se non ci fossero i deboli ai forti, cioè i ricchi e i potenti, gli scoccia fare dire andare eccetera. Dio poi, si mise pure a bestemmiare, perché dopo aver fatto le fatiche di Ercole, per festeggiare alzò il gomito e tutto quanto. Al risveglio, non si vedeva un casso. Nel buio diede capate a destra e a manca nei muri, teneva la testa piena di bitorzoli e rovinò lungo-lungo a terra. Meno male che non si vedeva niente, perché non era un bello spettacolo a vederlo in quelle condizioni. Stava tutto ‘mbriaco, pisciato e cacato addosso. E puzzava.
    Comunque, quel filosofo lì, e la sua schiatta di emuli prezzolati, me mi ha sempre colpito. Infatti è un tipo strano. Lui sembra il tipo che non prende niente sottogamba, ma questo perchè c’ha l’asso nel sottogamba, cioè volevo dire nella manica. Si dichiara ateo, lui. Però mica mostra le prove. Se la polizia non mostra le prove mica la giustizia può condannare una persona come è d’uopo nel tribunale di Kafka che lì non si sa mai un tubo e si aspetta. Le prove sono di capitale importanza. Me organizzo dei convegni dove invito solo dio-Dio. Secondo me Dio con la lettera maiuscola è timido, veramente. Te da piccolo sei timido poi a mano a mano che impari a conoscere e amare e pompare le donne la timidezza ti fa un baffo. Prima o poi te la donna che tiene in casa tua viene che la devi presentare, non fosse altro che quando si rompe la lavatrice, la lavastoviglie e tutto quanto lei è in tutto e per tutto un elettrodomestico multiuso. Bon di questi tempi di crisi in cui bisogna stringere la cinghia. Che io sappia, Dio non ha mai presentato sua moglie agli amici Dii. Forse è geloso? O è un tipo solitario che c’ha sempre i grilli e le furie in testa? Credo che dio-Dio c’ha amici alla sua altezza: questa ad esempio è una prova pazzesca. Se Dio non ha amici lassù, forse frequenta le periferie, i balordi, i tossici e gli sfigati? E se non se la fa con nessuno, che mi da l’idea di un Leo, cioè Leopardi, come fa a stare sempre da solo; non si scoccia a morte pure se sta nelle bellezze del paradiso? Me dio-Dio c’ha due facce: dio e Dio; appunto, a seconda. Me organizzo dei mini convegni, in cui spero d’incontrare dio-Dio, ma lui(posso dirlo?) non è mai venuto. Me capisco che Dio con la lettera maiuscola non può mettersi a fare l’autoambulanza nel senso di andare da chiunque lo chiami: mica son scemo io. Anche me mi scoccerei se dovessi andare da tutti i miei amici e amiche che stanno lì in crisi: chi per l’amore, chi per il lavoro, chi per la casa, chi per la disoccupazione, chi per la morte di un proprio caro, chi in crisi religiosa, chi d’identità e quant’altro.

  20. Alessandro

    Pinkinside: no, non era collegato alla realtà. una roba che mi sono inventato, come buona parte delle robe che scrivo 🙂

  21. transit

    TERZA(ed ultima)PARTE(finalmente!)
    Lo so che non aspettavate altro

    Il filosofo parla, parla oh quanto parla, e le sue prove sono prove di carte, parole e chiacchierate che lui chiama filosofia. Però me ho invitato dio-Dio un sacco di volte, da solo, ma lui niente. Io mica son scemo, pure se sono borderline che borderline è più modaiolo di povero demente. Me ci vedo un sacco di cose borderline in dio-Dio, però mica gli faccio la morale, o ci dico Ma tu sei proprio demente; anche se a volte, ad esempio la sofferenza di milioni di bambini, la trovo insensata, mefistofelica. Che secondo me El Diablo è l’altra faccia di Dio. E che nemmeno la promessa del Paradiso equipollente a una super vincita all’ enalotto, lo scudetto e la coppa campioni può mitigare, sopperire e cancellare il loro dolore di quei bambini. La morte, ad esempio, alla fin fine, viene sempre scoperta per quella che è. Infatti, la morte non ha peli sulla lingua, lei se ne sbatte. Anche se nella città in cui abito in certe zone come a Montesanto, alla Sanità, a Forcella e alla Ferrovia fanno il gioco delle tre carte, la morte non si cambia d’abito, anche se dici: Sai quello è scomparso. Che scomparso è come dire si è perso: si è perso il bottone; si è perso il treno delle ore sette; si è perso la partita; si è perso il giubbino; si è perso il taxi; si è perso il meglio, si è perso da solo. Spesso, in serata o il giorno dopo, quella roba che hai perso la ritrovi che stava sotto il tuo naso. Infatti esclami: – Guarda te , come ho fatto a non vederla – Oppure, come mi dicevano quando avevo quattro anni o forse pure sei, che nonna Do Macolatarian e nonno Do Papaccell do Papaccell non li ho trovati più. Che io esco, poi ritorno dopo un’ora, mi guardo in giro, cioè in quei pochi metri dell’unica stanza in cui abitiamo in 108 e chiedo: – Dove sta la nonneria? – Che loro, la mia nonneria, quando tornavo a casa se non mi accarezzavano con le loro mani tartarughesche e non mi baciavano con la loro pelle di fresca frescura di vecchiarellum e anticum, si mettevano a piangere come i criaturi picciriddi, e dicevano:
    -Bello il figlio nostro –
    – Dove stanno – ripeto.
    – Sono andati a fare un viaggio lungo-lungo – mi rispondono gli altri in coro con le facce allungate. Che lo dicevano senza prendere fiato. Allora io faccio un’altra guardata e dico: – Quando tornano? che mi devono accarezzare e baciare – Loro muti. Come le pietre. Come la miseria. Come Dio. E come il filosofo dopo che è morto. Che nelle trasmissioni registrate del Talk Show lui, il filosofo, parla. Epperò, dopo morto, non parla. Non si fa sentire, non manda messaggi, non appare, non ritorna. Né ci relaziona, da dove si trova. Perché se lui potesse, nel senso che ha trovato quello che tanto negava esistesse; lui ci relazionerebbe; e, poiché gli dobbiamo almeno l’onestà intellettuale, lui, il filoso, al contrario di un’altra persona, anzi, ENTITA’, ci racconterebbe per chiudere il discorso una volta e per tutte. Il filosofo è morto. Infatti, lui senza proferir parola ci sta dicendo: – Io sono morto, non sono scomparso o cosa. La prova che la morte è la morte è proprio nella morte che quando moriamo il viaggio è di sola andata. Invece dio-Dio fa lo gnorri. Vuol farci credere nell’al di là. Eppure noi, al contario di lui, e in parte di suo figlio che era mezzo uomo e mezzo Dio, come gli Dei nell’Olimpo, poiché face resuscitare varie persone e moltiplicò i pesci e altre miracoli o diavoleria con il trucco, siamo fatti di carne(volgare carne sottoposta alle passioni, all’odio, all’amore e, appunto, alla dissoluzione: poveri eri e polvere ritornerai) ossa e acqua e i sensi. Intanto me che sono una persona educata l’ho invitato, ma lui cocciuto, niente. Mica deve fermarsi a lungo, tipo pranzo della domenica, giorno santo per eccellenza, che dopo le fatiche di un intera settimana sarebbe bello ritrovarsi a mangiare tutti(io e lui)insieme. Adesso me, in virtù di quanto sopra, devo dare ragione al filosofo. Forse era vero che a volte nel filosofo s’incazzava più la parte dell’uomo che la parte del filosofo, tuttavia ciò non toglie però che adesso il filosofo si trova dove si trova che è tutto bello morto. Se non fosse morto, ma morto così, lui tornerebbe, perché ai filosofi ci piace un sacco tornare a dirci dell’esistenza di dio Dio, che allora il filosofo ha ragione, pure da morto. Me mi scoccia però che ho detto queste cose che adesso tutti a indicarmi come il filosofo.

  22. transit

    TERZA(ed ultima : finalmente!)PARTE
    Lo so che non aspettavate altro

    Il filosofo parla, parla oh quanto parla, e le sue prove sono prove di carte, parole e chiacchierate che lui chiama filosofia. Però me ho invitato dio-Dio un sacco di volte, da solo, ma lui niente. Io mica son scemo, pure se sono borderline che borderline è più modaiolo di povero demente. Me ci vedo un sacco di cose borderline in dio-Dio, però mica gli faccio la morale, o ci dico Ma tu sei proprio demente; anche se a volte, ad esempio la sofferenza di milioni di bambini, la trovo insensata, mefistofelica. Che secondo me El Diablo è l’altra faccia di Dio. E che nemmeno la promessa del Paradiso equipollente a una super vincita all’ enalotto, lo scudetto e la coppa campioni può mitigare, sopperire e cancellare il loro dolore di quei bambini. La morte, ad esempio, alla fin fine, viene sempre scoperta per quella che è. Infatti, la morte non ha peli sulla lingua, lei se ne sbatte. Anche se nella città in cui abito in certe zone come a Montesanto, alla Sanità, a Forcella e alla Ferrovia fanno il gioco delle tre carte, la morte non si cambia d’abito, anche se dici: Sai quello è scomparso. Che scomparso è come dire si è perso: si è perso il bottone; si è perso il treno delle ore sette; si è perso la partita; si è perso il giubbino; si è perso il taxi; si è perso il meglio, si è perso da solo. Spesso, in serata o il giorno dopo, quella roba che hai perso la ritrovi che stava sotto il tuo naso. Infatti esclami: – Guarda te , come ho fatto a non vederla – Oppure, come mi dicevano quando avevo quattro anni o forse pure sei, che nonna Do Macolatarian e nonno Do Papaccell do Papaccell non li ho trovati più. Che io esco, poi ritorno dopo un’ora, mi guardo in giro, cioè in quei pochi metri dell’unica stanza in cui abitiamo in 108 e chiedo: – Dove sta la nonneria? – Che loro, la mia nonneria, quando tornavo a casa se non mi accarezzavano con le loro mani tartarughesche e non mi baciavano con la loro pelle di fresca frescura di vecchiarellum e anticum, si mettevano a piangere come i criaturi picciriddi, e dicevano:
    -Bello il figlio nostro –
    – Dove stanno – ripeto.
    – Sono andati a fare un viaggio lungo-lungo – mi rispondono gli altri in coro con le facce allungate. Che lo dicevano senza prendere fiato. Allora io faccio un’altra guardata e dico: – Quando tornano? che mi devono accarezzare e baciare – Loro muti. Come le pietre. Come la miseria. Come Dio. E come il filosofo dopo che è morto. Che nelle trasmissioni registrate del Talk Show lui, il filosofo, parla. Epperò, dopo morto, non parla. Non si fa sentire, non manda messaggi, non appare, non ritorna. Né ci relaziona, da dove si trova. Perché se lui potesse, nel senso che ha trovato quello che tanto negava esistesse; lui ci relazionerebbe; e, poiché gli dobbiamo almeno l’onestà intellettuale, lui, il filoso, al contrario di un’altra persona, anzi, ENTITA’, ci racconterebbe per chiudere il discorso una volta e per tutte. Il filosofo è morto. Infatti, lui senza proferir parola ci sta dicendo: – Io sono morto, non sono scomparso o cosa. La prova che la morte è la morte è proprio nella morte che quando moriamo il viaggio è di sola andata. Invece dio-Dio fa lo gnorri. Vuol farci credere nell’al di là. Eppure noi, al contario di lui, e in parte di suo figlio che era mezzo uomo e mezzo Dio, come gli Dei nell’Olimpo, poiché face resuscitare varie persone e moltiplicò i pesci e altre miracoli o diavoleria con il trucco, siamo fatti di carne(volgare carne sottoposta alle passioni, all’odio, all’amore e, appunto, alla dissoluzione: poveri eri e polvere ritornerai) ossa e acqua e i sensi. Intanto me che sono una persona educata l’ho invitato, ma lui cocciuto, niente. Mica deve fermarsi a lungo, tipo pranzo della domenica, giorno santo per eccellenza, che dopo le fatiche di un intera settimana sarebbe bello ritrovarsi a mangiare tutti(io e lui)insieme. Adesso me, in virtù di quanto sopra, devo dare ragione al filosofo. Forse era vero che a volte nel filosofo s’incazzava più la parte dell’uomo che la parte del filosofo, tuttavia ciò non toglie però che adesso il filosofo si trova dove si trova che è tutto bello morto. Se non fosse morto, ma morto così, lui tornerebbe, perché ai filosofi ci piace un sacco tornare a dirci dell’esistenza di dio Dio, che allora il filosofo ha ragione, pure da morto. Me mi scoccia però che ho detto queste cose che adesso tutti a indicarmi come il filosofo.

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