un blog che parla di niente

Domenica

Ieri mattina son andato a prendere il giornale, poi volevo andarmelo a leggere al bar, ma c’era tantissima gente, ho detto Torno dopo. Poi non son tornato.

Mentre ero lì sotto i portici che camminavo lentamente mentre leggevo il giornale ho visto con la coda dell’occhio che c’era la porta del bancomat di una banca qui vicino che aveva un cartello con scritto Porta fuori servizio. Ci scusiamo. C’era uno che stava cercando di infilare la sua scheda per far aprire la porta, e la porta non si apriva, mi son fermato, facevo finta di leggere il giornale, volevo vedere quanto tempo ci metteva ad accorgersi del cartello. Ci ha messo sei minuti.

Anche se non sono sicuro che l’abbia visto, magari ha semplicemente ceduto, magari ha pensato Potevano metterci un cartello.

Poi son tornato a casa anche senza aver preso il caffè, mi son ricordato che stavo finendo la carta igienica, la carta da cucina e anche alcuni prodotti per la casa, mi son detto quasi quasi vado al supermercato, quasi quasi vado al Lidl, che l’han appena aperto, che son curioso delle robe che hanno, al lidl, la motozappa usb, quelle cose lì. Mentre prendevo la macchina ho incontrato due miei vicini anziani, mi han detto che secondo loro nevica. Eh, speriamo di no, gli ho detto. Poi sono andato al Lidl, ho comprato le cose di cui avevo bisogno, ho trovato un simpatico magnete telescopico con specchio che probabilmente serve agli anziani per andare a caccia di monetine perse nei tombini. C’erano anche delle polpette precotte, dove sopra c’era scritto Polpette di volatile.

Di pomeriggio, volevo uscire un po’ ma poi dovevo stare a casa a sentire la partita che ce l’avevo promesso a mia morosa, le avevo promesso che mi concentravo, e pensavo che se uscivo mentre c’era la partita magari la sua squadra non avrebbe vinto, e poi mi sarei sentito in colpa, allora ho aspettato che finisse, ha perso lo stesso.

Poi sono uscito. Volevo farmi due passi, qua ci son tutti i negozi aperti, ma faceva freddissimo, pioveva molto, son andato giusto in libreria a prendere i Romanzi in tre righe di Fénéon e poi son tornato a casa, dovevo aver di nuovo sbagliato i calzini, perché avevo un freddo. Poi mi han detto che nel paese qua attaccato nevicava e a me m’è venuta voglia di carciofi.

18 Comments

  1. cica

    Mamma mia! E adesso come fa uno a commentare? Che non sai più se dir qualcosa del tizio al bancomat o delle polpette di volatile, della partita persa o dei calzini!. Carciofi: parliamo di carciofi. Che è poi strana, la voglia di carciofi con la neve. A me, mi vien voglia di polenta, quando nevica. Devo pensarci sù… polenta con i carciofi. Non sarebbe male tutto sommato. Va’ che mi hai fatto inventare un nuovo abbinamento.

  2. Federico

    io proporrei uno scambio atmosferico-gastronomico: vi passiamo un pò di caldo da Roma, che non ne possiamo più, e una cassa di carciofi romani. Voi ci date un pò di neve che tra poco è Natale.

  3. B

    Che bella questa Cronaca Domenicale, che se dovessi farci un temino, io farei così:

    Il protagonista-narrante ha svolto delle NON azioni così specificate =
    NON ha letto il giornale (però l’ha comprato lo stesso per abitudine gradita)
    NON ha preso il caffè (però ci ha pensato a più riprese)
    NON ha visto il tizio fare bancomat (però lo avrebbe aiutato volentieri, nel caso…)
    NON è uscito il pomeriggio (però aveva le sue buone ragioni)
    NON ha visto la squadra per la quale aveva promesso di concentrarsi vincere la sua partita (non ci ha messo cuore per la partita, ma per la morosa sì e allora va bene lo stesso)
    NON ha azzeccato i calzini (ma tanto chi lo conosce sa che fa sempre così)

    Però…
    E’ andato effettivamente alla Lidl con successo e curiosità ed é andato con soddisfazione anche in libreria.
    Dal che io deduco che il protagonista ha un’ indole da Topo di Supermercato Educato, che è molto più moderno del Topo da Biblioteca.
    Il Topo da Supermercato Educato si incuriosisce e accanisce per gli articoli più inutili per la sua quotidianità e si aggira tra le corsie con un qualche libercolo che spunta dalle tasche, ordinato personalmente al libraio, costretto a studiare di continuo per stargli dietro. Il libraio, ogni volta che scorge il Topo da Supermercato Educato pensa Orco cane, ancora lui e adesso cosa vorrà che a quello non gli va mai bene niente qui di quello che c’è di nuovo messo bene in pila, quello cerca sempre delle robe che io no lo so, mah? Io già gli dico appena entra calvamente Te lo ordino arriva prossima settimana senza le teme, così è contento. La cassiera del Supermercato, quando scorge il Topo da Supermercato Educato col libercolo nelle tasche e lo sguardo indagatore pensa Ecco quello che sta delle ore a guardare sotto le cose e le prende in mano e le osserva che sembra che ci debba scrivere delle cose che prende ispirazione dalle polpette di gufo, e poi non le compra mai tutte queste cose che scruta, arriva sempre qui con la carta igienica e basta che io non lo so, mah.
    Il Topo da Supermercato Educato saluta sempre i vicini e gli anziani e parla del tempo e spesso ama scrivere del tempo e del clima e di come essi cambiano pur restando sempre uguali (che c’è del gattopardo in lui ecco) e anche di ciò che desidera.

    Concluderei che Il Topo del Supermercato Educato assomiglia alla Donna Incinta: c’ha le voglie più strane e va vagando, però non é bisbetico, nè piange per un nonnulla, perciò è simpatico, via.

  4. frank

    conosco uno che va a cercare di aprire tutte le porte dei bancomat guaste per vedere se c’è mai qualcun’altro che abbia la cortesia di dirgli che sono guaste.

  5. maeandro

    Il tifo per quella squadra che poi ha perso l’ho fatto anch’io assieme ai figli, che poi ho dovuto consolare.
    Inoltre ho passato alcune ore a fare esercizi di algebra con il più piccolo, che ad un certo punto non venivano più giusti. E’ che le regole non le ricordo più. Che soddisfazione quando ho capito il perchè.
    Quindi io ti avrei invidiato per quasi tutta la giornata.
    Polpette di volatile: dove le confezionano? Comunque a prescindere, io non le comprerei mai.

  6. Eugenio A.

    Proprio oggi mi e’ capitato qualcosa di simile al tizio col bancomat.
    In ufficio abbiamo una stampante multifunzione di quelle che fanno tutto, compreso spedire fax.
    Peccato che quella che ho dietro le mie spalle i fax non li puo’ spedire perche’ non c’e’ la presa del telefono li’ vicino.
    Tant’e’ che da mesi c’e’ un bel cartello proprio sopra la stampante che recita: “il FAX non funziona”

    Oggi invece un collega s’e’ messo a provare a spedire fax, c’ha provato 4/5 volte finche’ qualcuno di buon cuore (non io che volevo vedere fin dove voleva arrivare) non gli ha fatto notare il cartello.

  7. Gennaro

    La sua fidanzata tifa forse Juventus?

    Segnalerei tra i prodotti strani anche il tonno dei gormiti, con il 50% di energia della natura in più.

  8. asdrubale asdrubalini

    Io son d’accordo con la signora B perchè io una volta l’ho visto un topo da supermercato educato in un supermercato era al bancone dei formaggi e faceva capolino da sotto uno scomparto e quando mi ha visto che io ero con mia mamma mi ha sorriso. Giuro! che poi io ho detto: mamma guarda un topo che ride e lei ha detto: dove? e lui è sparito. Era anche timido, allora.

  9. Bill Lee

    Oh, spesso cerchi di parlare di niente, oggi hai un sacco di cose da dire… però “che ce l’avevo promesso a mia morosa” è proprio brutto da leggere.

  10. Seba

    Tra l’altro i romanzi in tre righe son delle figate assurde…Fenéon era un genio e adesso che l’Adelphi l’ha pubblicato ce ne siamo accorti, mentre per 60 anni non se l’è filato un’anima.

  11. Sachi

    A me una volta quelle famigerate polpette di volatile della Lidl me le hanno fatte mangiare [a mia insaputa]….

  12. alberto

    Polpette di volatile? Non saprei, ma ho visto polpette al gusto, dico “al gusto”, di granchio. E chissà dove lo tirano fuori ‘sto gusto. Alla Coop le ho viste, non nel negozio dei cinesi.

  13. tracciadoppia

    Certi giorni non ho niente di interessante da scrivere, allora non scrivo. Mi limito a commentare i blog di chi come me oggi non ha nulla di interessante da scrivere ma scrive lo stesso. con affetto, tua fedele lettrice.

  14. Alessandro

    Io non ho tanto da dire, son bellissimi, i commenti, come al solito. Noto che B ha un sacco di tempo per decostruirmi (Deconstructing Eio, potresti farci un film), e son cose meravigliose.
    Comunque le polpette di volatile, se non ci credete, le ho fotografate:
    http://phonkmeister.com/post/261952968/la-mia-prima-volta-al-lidl

  15. La Cosa

    A me se nevica vien voglia di bagna cauda, il che è strano perché non son di Cuneo 😉

  16. B

    Ma Alessandro, ma è che a me mi viene proprio naturale e veloce prendere ispirazione dalle cose che scrivi e ritagliarti le figurine. Non le incollo però, che non sono mai stata brava a incollarle, le figurine, che le mettevo sempre storte. Le ritaglio soltanto e nemmeno bene, che spesso mozzo i contorni e i crani diventano a punta ad esempio, oppure i corpi ciccioni, ciccioni troppo. Le ritaglio e poi te le regalo. Secondo me ciascheduno c’ha i propri cassetti e i tuoi sono pieni di figurine, secondo me. Sempre secondo me non ci sono cose non interessanti da non dire, altrimenti l’Odissea sarebbe durata un quarto d’ora.

  17. enrica

    anche io obbligo sempre mio marito a cncentrarsi per la mia squadra del cuore. ma mio marito è dell’inter, e secondo me mentre fa finta di concentrarsi gufa. ecco perchè io e la tua morosa non vinciamo più una partita.

  18. vix

    insomma, la voglia di carciofi è esistenziale. lo condivido. ma, come li avresti voluti mangiare? pastellati e fritti – equivalente della nutella; alla giudia – istanza estetizzante; crudi a carpaccio con scaglie di parmigiano – meditazione sull’amarezza della vita; crudi interi, con tutte le brattee – cupio dissolvi? eh?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

© 2024 e io che mi pensavo

Theme by Anders NorenUp ↑