Una delle cose che mi piacciono di più, o che mi dispiacciono di meno, dell’inverno, è quando sei lì, seduto, al tavolo, dopo mangiato, e guardi fuori dalla finestra, e i vetri sono tutti appannati.
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Riesci anche a non farti ingolosire dalla possibilità di disegnarci col dito?
Ma fuori deve anche esserci un sospetto di neve.
a me quella roba lì mi fa mancare l’aria.
la odio, quella roba lì sulle finestre.
Oggi ti ho pensato e ho scritto un post che si chiama anch’io mi pensavo.
e niente. dovresti esserne contento.
E se apri il frigo?
E se ci passi un panno sopra continui a vederli appannati e ti chiedi: “Ma cosa è successo?” Tranquillo, niente, fuori c’è una nebbia che manco a tagliarla con un coltello si squarta!
Brrr quanto è bello l’inverno!
prova a rotolare la testa sui vetri, è fighissimo, sia per il disegno che ne esce, sia per la sensazione, però se non sbaglio te sei rasato a zero quindi niente disegno
Bill Lee: tu ti pensavi, ma è una roba troppo triste per commentarla.
Noi a casa stamattina, quando ci siamo alzati, (per fortuna) abbiamo aperto le tende e non si vedeva niente, solo ghiaccio, ghiaccio per tutto l’orizzonte.
non so se siete dei falsi poeti o degli ipocriti
Specialmente dopo aver fatto la doccia, o il bagno, e c’è una candela accesa e l’aria profuma di tepore e cera.
no ma spiegati, perché insinuare che qualcuno sia ipocrita senza spiegarlo non è tanto bello.
@lucia: sembra un sogno romantico.
io sono un falso poeta
Ecco io a Napoli i vetri appannati d’inverno non ce li ho avuti quasi mai, in 25 anni di vita mia. Poi sono venuta a vivere a Burgos che, come tutti sanno, è anche detta la Cuneo iberica e quindi adesso ti capisco.
(e poi mi chiedevo perché uno passa, entra e dice cose poco carine senza granché ragione, ma questa è un’altra storia)
@sere: Io sono un falso ipocrita. E adesso scagliami pure la pietra. Però prima apri la finestra.
devi ringraziare il raggiungimento della temperatura di saturazione sulla superficie interna del vetro.
io, per quanto mi riguarda, adoro passeggiare nella nebbia, ma questa è un’altra storia.
@sere: se ti riferisci agli autori del blog credo che si tratti di un falso plurale.
anche a me in inverno piace l’inverno!
Io certe sere, vorrei tanto uscire fuori dalla finestra per mettermi davanti alla siepe a fare il poeta, e la voglia è talmente voglia che ho messo una siepe finta in salotto, ma non è la stessa cosa, cioè, quando mi ci metto, ecco, mi sento un po’ ipocrita.
un bel deumidificatore no eh?