Non so se ne avevo già parlato, è possibile ma non riesco a trovarlo, e se l’ho già detto me ne scuso, ma ieri, mentre ero in una sala d’aspetto che aspettavo, m’è venuto in mente un brano di una lettera di Italo Svevo che citava un francese a me ignoto che diceva che detestava il fumo passivo perché gli ricordava che l’aria che stava respirando era già stata respirata da altri. Io, ieri, mentre ero in quella sala d’aspetto che aspettavo, ho pensato che anch’io ho lo stesso problema, ma più che col fumo ce l’ho con le scoregge.
..più dell’aria respirata, c’hai paura dell’aria masticata.
Contegno ragazzo! Contegno!
Ecco una cosa a cui magari era meglio non pensare mai.
Se è già tanto difficile smettere di fumare, figuratevi voi si respirare, o pensare a tutto ciò che c’è intorno a te, come diceva uno spot.
In effetti gli olezzi passivi altrui vanno ben oltre ogni forma di carità…
Attraverso un subwoofer. Areare il locale prima di soggiornarvi. Deterrente.
E fanno bene i cinesi ad Hong Kong, fanno bene a girare con quelle mascherine li.
ah le scoregge passive! so di gente che non si è più ripresa…nel ’38 mio nonno ne subì una e per tre anni non riconobbe nonna…ah
Bleach!
che è peggio 😀
tu immagina l’acqua poi..che quando sono ai bagni pubblici ci penso sempre a quanto tempo ci metterà quella ke espelle il mio vicino a finire nel mio bicchiere. son cose che fanno accapponare la pelle.
Il commento mi era venuto prima ed ora l’ho dimenticato.
Scoreggia mentale.
…quelle degli altri.
Oddio. Penso che mi infastidira` il doppio annusarne una aromatizzata al marciume di uova. Di gallina.