un blog che parla di niente

Ciao sono Dio (amore mio)

Io, da bambino, sulla spiaggia, mentre giocavo distrattamente con la sabbia, facevo dei discorsi tra me e me in cui immaginavo che quei singoli granelli di sabbia che venivano distrattamente sballottati dalle mie mani fossero dei mondi, e che il nostro mondo non fosse altro che un granello di sabbia che fosse a sua volta sballottato distrattamente da un bambino grandissimo che giocava con la sabbia mentre era lì sulla spiaggia a non fare niente e lui poteva essere il Dio di questo nostro universo mentre io potevo essere il Dio dell’universo contenuto nei granelli di sabbia che poi a loro volta dentro un pianeta nel loro universo avrebbero avuto un bambino che giocava con dei granelli di sabbia e lui sarebbe stato il Dio degli universi contenuti in quei granelli e così via. Io sarei stato il Dio(x) dell’universo(x-1), avrei avuto un Dio(x+1) che giochicchiava con il nostro universo(x), eccetera (ho messo la x per far vedere che non ho la presunzione di pensare che il nostro universo sia l’elemento centrale della serie, anzi, secondo la mia ipotesi la serie potrebbe essere infinita, quindi non avere alcun centro, ciao amore, visto che non mi metto sempre al centro dell’universo?).
Ce l’ho sempre avuto dentro questo pensiero, anche se poi si è modificato con il modificarsi delle mie nozioni sul mondo, e pian piano non pensavo più che il granello di sabbia potesse essere un mondo, ma che lo potessero essere le sue componenti; via via immaginavo che gli atomi da cui era costituito potessero essere universi, oppure che lo potessero essere le parti costitutive degli atomi, i protoni, gli elettroni, i neutroni, che poi a loro volta erano costituiti da qualcos’altro, non chiedetemi cosa che mi son dimenticato, ma mentre studiavo mi tornava in mente questo pensiero e mi chiedevo chissà quale parte di atomo potrebbe essere un universo e mi chiedevo se poteva essere qualcosa con una polarità positiva o una polarità negativa e non sapevo, non mi sapevo rispondere, ma secondo me aveva senso sapere se l’universo, il nostro universo, poteva essere positivo o negativo, e l’altra sera m’è venuto da pensarci di nuovo, e ho pensato di chiedere lumi al mio astrofisico di fiducia, Amedeo Balbi: gli ho mandato una mail dove gli chiedevo
Ma secondo Lei, Balbi, l’universo, che polarità ha?
Lui mi ha risposto
In che senso?

22 Comments

  1. DonPippo

    Hai letto “La torre nera” di King, per caso?

  2. Alessandro

    mmh, no, di King ho letto solo On Writing. Ho provato a leggere Shining, da ragazzo, ma non ce l’ho fatta.

  3. Alessandro

    (che dice?)

  4. Asenath

    In realtà lo stesso King ammise di aver “rubato” l’idea a Clifford Simak…

  5. maispiegarsimeglio

    I neutroni non hanno carica. I protoni sono carichi positivamente. Gli elettroni carichi negativamente.
    Se l’universo è composto da atomi, ne consegue che + – = –

  6. Alessandro

    maisuccesso o come ti chiami ora: non ho capito se l’ultimo è un segno meno o dici che si compensano.

    Simak, neanche quello l’ho mai letto. Poi comunque al massimo quando mi venivan ste idee potevo aver letto topolino 🙂

  7. Malih

    ci sarebbe poi anche il mondo dei poltroni e delle loro cariche, e il loro moto perpetuo attorno agli eurini

  8. Jon

    Ho riso un sacco.

  9. liczin

    perché un universo monopolare?
    e poi se il nostro è l’x e gli altri gli x+1 x+2… e x-1 x-2… lo vedi che ti rimetti al centro degli universi? (che poi se gli universi sono illimitati ciascun punto è il suo centro, anche Raffaella Carrà…)

  10. Alessandro

    Perché comunque sono TENUTO ad avere un punto di vista, che è quello del mio universo, e la x potrebbe essere un numero a caso, anche ∞

  11. cq

    ma facendo del tuo universo la x, rendi tutti gli altri dipendenti dal valore che quella x, e cioè il tuo universo, e quindi tu, assume ed è decisamente egocentrico.

  12. maispiegarsimeglio

    E si ero maisuccesso, ma ho fatto un po’ di casini e mi son cambiato nome. Comunque quel segno è un meno. Non capisco come mai mi è venuto tagliato:)

  13. fab

    in che senso?

  14. mgg64

    mai mai più mettere tutti sti segni + —+++– uguale che poi si intrecciano gli occhi che da bambina mia mamma mi diceva poi ci rimani così deficiente e infatti ci so rimasta deficiente perchè al terzo universo mi sono persa…scusa

  15. transit

    Il bambino migrante frutto d’amore

    Sfondo nero l’universo.
    D’azzurro cieco splende la Terra.

    Immagine mozzafiato.
    Appena un attimo allo specchio.

    Stupido Narciso di se stesso.
    Passare l’umanità intera di pochezza.

    Il mare, l’amore, la solitudine siderea.
    E i campi di grano lasciati incolti.

    Il bambino seduto col padre.
    Dai filid’erba alla vastità.

    S’incammina alla morte
    la tribù retrograda alla vita.

    E l’infante al gioco dei colori
    mai smette la risata ingenua della sincerità.

  16. transit

    io sono il bambino.

    sono l’unico su questo barcone, fetente carretta, ma ancora pronta ad affronare il mare profondo e largo e dalle onde grosse, scure e disperate.

    io sono il bambino.

    siamo partiti in cerca di una nuova vita. e un nuovo mondo. mio padre di mestiere fa il falegname. parla sempre di dio. e dice che vuole altri figli.

    io sono il bambino.

    ce n’è un altro che se ne sta buono a gonfiare la pancia di mamma. gli altri sul barcone sono giovani. vecchi niente, dormoni nelle case del deserto.

    io sono il bambino.

    ho lasciato la mia terra per approdare in un altra. quelli dell’isola di Lampedusa ci accolgono, ma poi non sanno che altro fare con noi.

    io sono il bambino.

    il mare grosso, si è fatto scuro. lo scuro del mare è una cosa con lo scuro del cielo. le nuvole sono basse, quasi a cadere su di noi.

    io sono il bambino.

    sul barcone c’è agitazione. mamma mi stringe.
    piange. e mi bacia. preghiamo dice mamma. dio sicuramente ci aiuterà. e stringe le mani.

    io sono il bambino.

    il barcone si è spezzato in due. finiamo tutti tra le onde alte. vedo mamma che si agita, poi piano piano scende giù nel mare profondo.

    io sono il bambino.

    ho lasciato la mia terra e quell’altra non si vede nemmeno. voglio satre con mamma. e mi lascio andare laddove la corrente porta lei.

    io sono il bambino.
    e non sbarcherò mai. e non riderò più. e non piangerò più. e non correrò più insieme agli altri bambini. e non urlerò dal dolore e dai patimenti.

    io sono il bambino.

    senza terra. senza il sole. senza avvenire. senza gioia. senza scuola. senza il mio cagnolino. senza cuore. senza padre e madre. e senza vita.

    la mia vita.
    m’adagio tra i flutti.
    e i pesci nutro. la terra pianetta azzurro.

    lontano splende sordo.

  17. Saamaya

    beh, io Credo in te.

  18. pappina

    eh beh, come si fa a non dare ragione a cq e a coloro che lo hanno preceduto: il tuo universo poteva anche essere x-3, invece è proprio x e allora penso che è un po’ da egocentrico.
    è stato indetto un concorso di poesia senza che me ne accorgessi?

  19. Mr. Tambourine

    Che tocco di grande classe le frasi prima dei discorsi diretti senza i due punti. Ci piace.

  20. palla di lardo

    Sono gli stessi giochi che faceva Charles Manson da bambino.

  21. Usagi

    che infanzia difficile…. 🙂

  22. amber

    io mi credevo il Dio delle barbie

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