un blog che parla di niente

Categoria: autoreferenziali (Page 1 of 5)

rileggere i classici

Stamattina, stavo camminando e mi è venuta una sete del boia.

Avrei proprio voglia di un cicles, pensavo.

(un cicles, per quelli che non lo sanno, è una gomma, una cicca, un chewing-gum)

Ad un certo punto, stavo camminando, vedo un cicles per terra.

Lo raccolgo e gli dò una soffiatina per pulirlo.

Poi, me lo metto in bocca.

Il gusto non era mica tanto buono.

Che cos’è questo, mi dicevo, un cicles al gusto guano?

Non era proprio buono per niente.

Forse non era neanche un cicles.

[il post originale è qui]

Technorati Tags:

postiversàri

Mi sveglio, faccio colazione, apro il portatile, mi connetto, apro la pagina di amministrazione del blog per veder se ci son dei nuovi commenti, non ce n’è.

Mi dico, si vede che avrò scritto cose poco interessanti, si vede.

Poi vedo che nelle statistiche interne c’è scritto che There are currently 199 posts and 2113 comments.

199 post vuol dire che il prossimo che scrivo è il 200. Cioè, questo è il duecentesimo post da quando questo blog si è trasferito da iobloggo a qua.

Già che ci penso, era il venticinque aprile, son passati sei mesi.

E in sei mesi, son successe tante cose, è cambiato il titolo del blog, e per parlar di numeri,
ventinovemilanovecentoquarantacinque visite,
cinquantasettemilatrecentoquattro pagine viste,
posizionamento tra i primi quarantamila blog nel mondo secondo technorati (su venti milioni di blog).

Ma adesso tocca pensare al futuro, e raddoppiare il risultato.

Technorati Tags: , ,

questo è sempre lo stesso blog, fidatevi

Se questo oggi vi sembra un altro blog, è solo perché qui niente sembra più funzionare come dovrebbe. Appena riesco, rimetto tutto a posto, ma non so quanto durerà. Abbiate pazienza…

aggiornamento: ho cambiato il template con uno completamente diverso. se qualcuno di quelli che mi seguono dai feed vuol venire a vedere e dirmi cosa ne pensa, farà assai piacere.

altre cose invece che scrivere

Scrivere sul blog.

Uno pensa che uno che ha un blog dove scrive tutti i giorni non abbia alcun altro interesse.

Delle volte è anche vero.
Devo dire.

Delle volte invece no.

Allora quelle volte quando uno non sta bloggando il proprio blog, o non sta commentando sugli altri blog per tirar visite, fa del resto.

Eccetto le cose che devon rimaner private per forza di cose, le mie cose che non è cosa metterle su questo blog le metto su un altro sito.

Qui: www.spinoza.it.

Segnatevelo.

(e comunque c’è il link qui in alto a sinistra)

Technorati Tags: ,

sulla disgraziata abitudine di parlar per storielle

Questo blog ha la disgraziata abitudine di comunicare le cose che gl’interessa comunicare per mezzo di storielle.

Disgraziata, l’abitudine.

Perché capita, che le storielle vengan prese per storielle, e non per il loro alto contenuto metaforico.

E di ciò mi dolgo, ché tutta la comunicazione si perde per strada.

Adesso vi spiego, perché parlo per storielle.

Gli si avvicinarono allora dei bloggers fidati e gli dissero: «Perché parli loro in storielle?».
Egli rispose: «Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Così a chi ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. Per questo parlo loro in storielle: perché pur vedendo non vedono, e pur udendo non odono e non comprendono. E così si adempie per loro la profezia di Isaia che dice:
Voi udrete, ma non comprenderete,
guarderete, ma non vedrete.
Perché il cuore di questo popolo
si è indurito, son diventati duri di orecchi,
e hanno chiuso gli occhi,
per non vedere con gli occhi,
non sentire con gli orecchi
e non intendere con il cuore e convertirsi,
e io li risani.
Ma beati i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché sentono. In verità vi dico: molti profeti e giusti hanno desiderato vedere ciò che voi vedete, e non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, e non l’udirono!»

Quindi, prestate attenzione.

Che poi altrimenti andate all’inferno, e a me mi dispiacerebbe, ché ve lo avevo anche detto.

Technorati Tags: , , , , ,

un post che il titolo è quasi più lungo del post ma che è pieno di link

Stimolati anche dalla discussione sul post low-cost, scaturita da questo post di grilliperlatesta, sonetti e io (cioè eìo) abbiam deciso di rivitalizzare il vecchio blog degli haiku. magari la maggior parte di voi non aveva neanche idea che noi avessimo un blog di haiku, che era un po’ che era in sonno, quindi mettetelo nei vostri preferiti, nel vostro aggregatore, dove volete, ché nei prossimi giorni ricomincerà a popolarsi.

Technorati Tags: ,

« Older posts

© 2024 e io che mi pensavo

Theme by Anders NorenUp ↑