Che poi, su quell’autostrada lì, la cosiddetta Autostrada dei Fiori, mi vengon sempre in mente i Carabinieri. Mi viene in mente una Fiat 127, due famiglie, due padri seduti davanti, due madri sedute dietro, e due bambini nel bagagliaio. E noi, nel bagagliaio, lo sapevamo, che se sentivamo qualcuno dire Carabinieri, dovevamo farci piccoli piccoli tirar giù la testa per non farci vedere.
(Quando succede qualcosa, quando ti raccontano qualcosa, capita sempre, o capita molto spesso, che ti vengano in mente fatti o cose che hanno una qualche attinenza con ciò che sta succedendo, o con ciò che ti stanno raccontando, e non è che uno tiri fuori questi fatti per così dire storici per darsi un’importanza, per dire Guarda, questa cosa è un nonnulla, a me è già capitata, no: è il cervello che va a pescare nelle cose che ha dentro per vedere se dentro, dentro le cose che ci son dentro al cervello, ci son delle esperienze che ti possano servire a sopravvivere a quel che sta succedendo.)
Io, quando incontro i Carabinieri, spero sempre che non mi vedano.
Ma quella è un’autostrada rivelatrice, ci vedi Dio, rivivi il tuo passato. Magari comincio a frequentarla pure io.
Ricordo solo che ci sono passato da piccolino per andare a trovare uno zio, il fratello di mia mamma, che faceva il militare a Diano Marina, e la nonna era con noi su una renault 5 nocciola. Mi ricordo anche di una 126 blu scuro con una cassetta di frutta legata sopra al portapacchi che mi chiedevo come potesse non volare via. Ma non so se centra adesso.
io ho una Vectra nera taragata TA, anche se non vedono me, proprio me, io una Vectra nera taragata TA la fermerei, soprattutto se procede senza nessuno alla guida
una volta, erano le quattro del mattino o giù di lì, si vede che stavano cercando un’auto uguale alla mia con sopra non so quali malviventi. Mi hanno inseguito e bloccato. Uno, quello nel posto di guida, mi teneva sotto tiro, l’altro, il passeggero, mi apre la portiera e mi punta una pistola addosso a un paio di centimetri dalla testa che se non ho urlato è stato perché stavo svenendo. Poi quello con la pistola a pochi centimentri dalla testa mi guarda bene e mi fa “Ah, no, scusa”. Ecco, io quando vedo i carabinieri, ora, bestemmio e sudo.
A me è capitato una volta che ero ciucco, seduto sul lato passeggero, e guidava mia moglie, sobria. E quando ho visto i carabinieri ho pensato “cacchio mi ritirano la patente”, e poi non ci hanno fermati ma io mi son reso conto solo il giorno dopo che a me non avrebbero detto niente.
sono 1:90 purtroppo,non passo inosservato nemmeno mettendomi nel radiatore
Io c’ho il senso della divisa, di qualsiasi divisa, però quella dei Carabinieri di più. Io non so andare dritto in retromarcia cioè indietro senza ondeggiare perchè non capisco da che parte devo girare il volante per far girare le ruote e così la retromarcia io non la faccio mai. E quella volta ero dall’estetista che era estate e c’erano tantissime auto parcheggiate da tutti i lati delle strade e io prendo la mia auto e davanti a me c’è quella dei Carabinieri che viene in senso opposto e io lì, di fronte all’autorità non dico Vai indietro tu che io non ci riesco e fammi passare perchè proprio altrimenti stiamo qui tutto il giorno, come avrei fatto con qualsiasi altro senza divisa. Io penso invece Tocca a me fare posto a loro perchè Loro sono i Carabinieri. E allora faccio la retromarcia e rovino la mia macchina e anche quella di uno che poi si è rivelato essere un approfittatore di donne che non sanno fare la retromarcia. I Carabinieri scendono e mi dicono Potevamo andare indietro noi, ma comunque dobbiamo fare il verbale. Ecco io allora sono tornata casa con la paura di dirlo a casa perchè ho sempre rotto tutte le macchine che ho usato ed ero quasi grata ai Carabinieri stronzi che non mi avevano arrestato e tolto la patente perchè non so fare la retromarcia. Dopo diversi anni, che i racconti dei pensieri vengono come dice Alessandro e ci vuole del tempo per spiegarli, uno di quei Carabinieri arriva qui da me a casa mia per il lavoro che non è più carabiniere., E lui si ricorda di me, io no perchè ero obnubilata dalla divisa e non avevo nemmeno notato le sembianze. E allora io ho l’occasione di vendicarmi, ma non ci riesco. Perchè, anche se non è più carabiniere, io non lo so ecco, mi sembra che mi possa interrogare ancora e ancora mi possa dire Adesso prendi la macchina e fammi vedere come fai i parcheggi incastrati tra due auto, in retromarcia. Io le fantasie di Lindalov ce le ho per gli aviatori, che però non mi dovrebbero perquisire, in teoria. Però io immagino che irrompano lo stesso, col berretto bello e tutti aitanti. Anche coi parà certe volte.
Io, quando avevo una Renault 4, mi fermavano sempre.
andavate in giro come Qui Quo Qua?
Io ho sempre sognato invece che irrompessero nella mia stanza da letto 4/5 poliziotti, per perquisirmi.
io ci andavo da piccolo, con mio padre, in liguria, con la nostra 126 blu a comperare la frutta e poi legavamo la cassetta sul portapacchi e un po ne perdevamo sempre e mio padre diceva chissà se quella persa la raccolgono quelli li della renault 4 color nocciola o quegli altri 6 sulla 127 con due bambini che stanno nel bagagliaio e si sono nascosti adesso che arrivano i carabinieri. ma secondo me la frutta che perdevamo la prendevano i carabinieri e così se ne andavano senza neanche fermare i sei sulla 127 che due bambini nel bagagliaio si erano nascosti.
L’altro giorno mi hanno chiamato i carabinieri e mi hanno detto di recarmi immediatamente in caserma. E’ risultato che con il mio scooter è stata fatta una rapina in banca a Napoli. Combaciava tutto, numero di targa e marca dello scooter. Meno male che io sono di Genova e sarebbe stato un pò difficile andare fino lì in scooter!. Mi sa che mi hanno clonato la targa!!!
Io quando vedo i Carabinieri, anche se di anni ne son passati tanti, io ho ancora l’impulso di mettermi il casco, anche se sono in autobus.
mi raccontano che quando ero piccolo,avevo sui 5 o 6 anni ci fermarono ad un posto di blocco,di quelli con i cc in mitra ed io dal sedile posteriore cingendo le mie pistole giocattolo urlai” mo li sparo tutti”.nei venti anni successivi non mi hanno più fermato,ed io anche cerco di ignorarli ricordando la perquisizione che ci fecero.
è vera questa faccenda che dici te che poi ti vengono le associazioni mentali e quindi – a proposito – mi è venuto in mente di quando a piacenza negli anni settanta mio papà e la mia mamma, vennero scambiati per terroristi, fermati e interrogati per ore (magari poi la racconto bene questa storia qui)
Noi una volta che ci avevano rubato in casa abbiam telefonato ai carabinieri e ci han risposto che non potevano venire perché eran tutti al concerto dei Pooh.
Io i carabinieri li rispetto e qualche volta ci rido pure sopra. Ogni qualvolta mi succede qualcosa (es. mi rigano la macchina o ci rubano una bicicletta) corro subito a fare denuncia e mi diverto a vedere che ci mettono un’ora per scrivere tre righe ed alla fine dimenticano di cancellare tutto quello che c’era sotto e ne vengon fuori delle belle. I figli no. Loro proprio i carabinieri non li sopportano: mi chiedo perchè.
Mi hai messo una pulce nell’orecchio ch’edio me la manda buona almeno fino a domani mattina.
Una volta quando lavoravo in banca si era perso un assegno mentre andava in direzione e allora son dovuto andare dai carabinieri a far denuncia. C’era una carabiniera che mi son detto che da allora dai carabinieri ci sarei sempre andato io. Dopo non abbiam più perso niente.
Una volta con la vecchia 500 mi hanno fermato i carabinieri che tornavo da una festa in maschera vestito da pagliaccio,non so se volevano vedere meglio.
Ma il massimo è stato quando mi hanno fermato perchè correvo un pò troppo, e mentre uno mi multava l’altro
mi ha detto che mi voleva conoscere meglio e mi ha chiesto
il numero di telefono.Giuro.
avevo appena finito di cenare con Enzo ‘o Califfo, bevendo un’onesta bottiglia di vino a testa. Usciamo e incontriamo altri amici che stavano andando a cena in un ristorante che un nostro conoscente aveva appena aperto. Ci lasciamo convincere senza tanta resistenza ad andare con loro:Enzo, ci mangiamo giusto un po’ di dolce. Passai da casa a prendere una bottiglia di Pink Champagne californiano, che un parente in servizio alla base Nato di Agnano mi procurava. Era una cacata, ma non ce l’aveva nessuno. Quella bottiglia esotica scatenò lo spirito competitivo dell’amico ristoratore, che tirò fuori tutti i liquidi più improbabili purchè alcolici che aveva. Mi ricordo una cosa color indaco che si chiamava Perfet Amour.Dopo un paio d’ore eravamo cotti come svedesi il primo giorno di mare. Torniamo a casa e faccio delle stradine di campagna per evitare incontri inopportuni.Una macchina arriva in senso contrario, mi lampeggia, io accosto a dx il più possibile, ricambiando il lampeggio, lui mi accende gli abbaglianti, ma che vorrà sto stronzo, penso, ricambiandogli gli abbaglianti + fendinebbia, il faro dal tetto della sua macchina che ci illumina a giorno me lo spiega, era l’incontro inopportuno che speravo di evitare. Il mio primo pensiero è per Albino testadilegno, incontrollabile attaccabrighe già da sobrio, prego perchè continui a dormire. Il carabiniere lato guida scende impugnando il mitra, l’altro si avvicina alla mia auto appena comprata di seconda mano, avrò tutti i documenti a posto?, con una torcia illumina il portabollo e il simbolo dell’ordine dei medici appiccicato a fianco: Vuje site duttore? Il mio diaframma risponde di sì, riuscendo a non inondarlo con l’evaporato di quel che avevo bevuto. Increduli, ce ne andiamo a casa. Albino testadilegno non si era svegliato. Decidiamo per un eccesso di prudenza di raccontargli tutto solo il giorno dopo. Mi addormentai rivolgendo un pensiero riconoscente a quell’esoso di un dentista che mi aveva venduto la 33.
Una volta il cane di mia zia è scappato fuori dal portone che avevo lasciato aperto senza volere, ed era senza museruola – i carabinieri sono saltati subito fuori da chissadove e hanno appiccicato una multona a mia zia.
Un´altra volta mi hanno fermata per strada perchè la mia targa era appena appena screpolata su un numero e io non facevo altro che dire si si si, ma guardate che adesso mi fate arrivare tardi al lavoro, giuro, giuro che domani se siete ancora qui la targa sarà a postissimo.Quella sera stessa ho ritoccato il numero in maniera esemplare, ma il giorno dopo non c´era nessuno per controllare…Almeno la multa non è mai arrivata, quindi non mi posso nemmeno lamentare.
Ma la voglia che avevo di dire perchè non andate a rompere
quelli che fanno i vagabondi o eccetera – ovviamente non detto – me la ricordo finora.
Per amor di cronaca, me l’ha mandata buonissima.
A me una volta i carabinieri mi han fermata mentre ero in macchina con i miei cani: due pastori tedeschi enormi con l’odio per le divise. I bestioni han cominciato ad abbaiare e fare i matti e io ho tirato giù il finestrino solo di una fessura per far passare i documenti. Poi loro mi dicevano qualcosa ma non sentivo niente che c’era una cagnara bestiale e allora mi han detto “vada pure”. Che tanto, anche volendo, non avrebbero mica potuto farmi niente, che se aprivo la portiera i cani li sbranavano…
E invece mi ricordo anche un’altra volta che mio marito e io eravamo in macchina, qui a Borgo, e stavamo discutendo animatamente. I carabinieri si vede che ci avevan messo la paletta ma noi non ce ne eravamo mica accorti. Dopo un bel po’ mio marito vede dietro dei lampeggianti blu e allora accosta un po’ per farli passare. Questi ci sorpassano, si metton di traverso davanti a noi e scendono di corsa con i mitra in mano. Noi li abbiam guardati allibiti. Poi gliel’abbiamo spiegato, che stavamo litigando. Si son messi a ridere. Ma guarda te, a momenti mi veniva un coccolone a me…
Io mio padre, che aveva fatto la naja da Carabinieri negli anni 70, negli anni 70 i Carabinieri l’hanno fermato una notte che c’era stata una rapina, e siccome han trovato una carabina ad aria compressa in macchina ed era tardi e volevano andare a dormire, i Carabinieri gli han fatto passare una bella notte in carcere a tutti e quattro, mio padre e i suoi amici. E il bello è che il padrone della carabina in carcere si è tolto i vestiti tranquillo tranquillo, e sotto aveva già il pigiama.
Che figata gli anni 70.
Raccontata così sembra inventata, e invece è proprio accaduta.
io quelli che guidano ma non sono capaci di andare in retromarcia giuro che non li ho mai capiti
quattro bambine sul retro-le più grandi ai finestrini , le più piccole schiacciate al centro tra i sedili a guardare avanti- guarda avanti, guarda avanti così non vomiti- e agli angoli degli occhi mamma e papà come due angeli e due mani. sono sempre le piu piccole a non avere le cinture. i carabinieri!I carabinieri!Nasconditi! una volta papà ha detto al carabiniere che se lui ha 4 figlie non ne può lasciare una a casa e ha risolto.
Adesso una è rimasta davvero a terra.
Forse il cervello e il destino trasformano l’ironia in verità.
Lavoravo in Friuli in Ferrovia anni fa, tornavo da Nova Goriza ( la parte slava di Gorizia ). Passo la dogana ( andavo a prendere le sigarette che allora in Slovenia costavano la metà ) e subito dopo mi fermano i carabinieri ( premetto che era il periodo di genova e il G8 e che sono pieno di tatuaggi e piercing e non ho mai manifestato al G8 e sono tendenzialmente una persona pacata), e l’unica domanda che mi fanno è : SEI UN NO GLOBAL? E io atterrito, no veramente sono FERROVIERE … il resto ve lo lascio immaginare …. io si ho timore di essere fermato, ma non per coscienza sporca,ma solo perchè ho constatato a mie spese gratuitamente ingiustizie perchè tanti che indossano la divisa fanno di tutta un erba un fascio, presuntuosi, arroganti, vigliacchi, violenti contro chi non è conforme con la “loro” visione di persona normale ( senza tatuaggi, piercing ecc ecc ). E dire che siamo nel 2009 … che tristezza.
stamane su una strada provinciale normalmente di scarso traffico mi accodo ad una lunga fila di auto e dopo di me arrivano altre auto, in una semicurva vedo che la prima auto è quella dei Carabinieri che procede a velocità supersonica, 40 km orari e nessuno dico nessuno neanche i suv hanno osato superare. chissà quante risate si son fatte i CC.