All’autogrill, quando vado alla cassa per pagare, mi chiedono sempre se voglio un biglietto della lotteria. Io gli rispondo sempre di no, gli dico che non ci so giocare. Poi loro mi guardano un po’ strani, come se stessero parlando a un pazzo.
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Mio marito aveva una zia (buonanima) che tutte le volte che qualcuno andava a Roma si faceva comprare un biglietto della lotteria. Diceva che vincono solo quelli di Roma.
Per la cronaca: non ha mai vinto niente.
Sabato scorso alle casse del supermercato (Aliper) mi hanno consegnato dei gratta e vinci del loro concorso. Mia moglie li vuole grattare subito e dopo 3 secondo mi fa: “non abbiamo vinto niente! Solo un biglietto per partecipare ad un’altro concorso”. Mentre li metto in borsa per compilarlo a casa vedo un amico che non vedevo da tempo che stava grattando assistito da sua moglie. Ne aveva almeno 7/8. Mi avvicino e gli dico qualcosa sul fatto che non si vince mai e lui mi mostra che su di uno aveva vinto 10 euro di buono spesa. E fra di me ho pensato perchè lui ha vinto che è pieno di soldi ed ha la famiglia più piccola della mia.
Più tardi a casa raccontiamo il fatto al figlio più piccolo, lui prende in mano i biglietti, li rigira e ci fa: ma qui c’è scritto che hai vinto un buono spesa da 20 euro.
Incredibile ma era vero. Chissà dove avevamo guardato io e mia moglie.
Pure io, maledizione. L’unica volta che ho detto vabbè datemelo (alla cassa del supermercato), l’ho grattato, ho vinto 1 euro, e mi han detto che dovevo andare in una tabaccheria autorizzata a farmelo dare. Ma vaff…
Se qualcuno vuol passare a prendersi il biglietto, ce l’ho ancora qua nel cassetto.
io ho preso un biglietto della lotteria una sola volta nella mia vita avevo 22, 23 anni.
dopo, ero così sicura che vincevo perché non ne avevo mai comprati e quell’anno lì l’avevo comprato ero sicurissima di vincere.
dopo, non ho vinto.
non ne ho più comprati.
Mi pregyo di confermare avendo assistito a siffatto scenaryo.
Almeno una volta falli contenti, prendilo però fattelo scaldare.
Qui vicino a casa mia c’è un centro commerciale con un bar dove vendono le sigarette, ma le stecche che voglio io non ce le hanno mai perchè mi dicono sempre che ci sono i cinesi che fanno incetta proprio delle mie stecche, che secondo me non è vero. Comunque, lì io compro solo i pacchetti sfusi, che così evitano di regalarmi l’accendino. Ci sono due casse, di cui una per per le lotterie varie. C’è sempre tanta coda e allora certe volte vado nella cassa delle lotterie, che però io voglio solo le sigarette. E allora dico No io non gioco e quelli dietro mi parlano dietro, come se fosse proprio un usurpazione di posto, o che dovessi giocare per forza, ecco. Ma non é per principio, é che proprio non mi piace vincere e allora, nel dubbio… Invece le lotterie di beneficenza, quelle che tu DEVI comprare tanti biglietti altrimenti fai brutta figura, io in quelle lì vinco sempre selle salsicce tutte infilate con delle corde. Una vergogna quando tocca a me che dicono il mio numero col microfono e io mi devo alzare al ristorante e andare e ritirare il mio premio! Certe volte dico Lo rimetto in palio che così non mi alzo e non mi viene la faccia sudata e rossa, e sembro anche molto magnanima. Dopo però magari vinco delle piantine che è anche peggio, per loro, perchè è come se finissero nelle mani del boia.
All’autogrill prendo sempre il menù rustichella e, oltre al dolce per 50 centesimi, mi chiedono sempre se voglio anche il biglietto della lotteria.
Ma io voglio solo la rustichella ed una fanta media e loro non lo capiscono.
Io da quando vivo a Roma ho sempre vinto la lotteria e sono diventato ricchissimo, così ricco che mi sono comprato un baracchino in piazza Navona dal quale vendo i biglietti della lotteria che non vincono, che quelli che vincono me li tengo e così divento sempre più ricco.
penseranno che sei una persona orribile
Sono orribili loro, che mettono in cattiva luce chi non compra i loro biglietti. Eio stai diventando troppo buono. Gioca un po’ d’azzardo, sii orribile!!!
B. quanto mi piacerebbe poter anch’io entrare in una tabaccheria e comprarmi delle stecche. E’ che non so cosa siano. Sarà perchè son vecchio.
Dopo vado all’autogrill…..devo provare
“non ci so giocare” è veramente un´ evasiva brillante in casi simili, proverò…
Maeandro, le stecche sono confezioni da 10 pacchetti di sigarette, raccolti ora con una carta trasparente che si rompe subito. Se compri una stecca, di solito ti regalano un accendino. Io fumo tantissimo sai e allora compro sempre quelle e certe volte mi vergogno di quante ne compro, che dopo pensano Ma quanto fuma quella lì?! E allora cambio posto per comprarle. Anche perchè non lo so, mi sembra che una femmina che esce da un posto con una stecca sotto braccio sia una cosa brutta da vedere, e allora cerco di nasconderle nella borsa, perchè la sportina non me la danno quasi mai. Ecco.
Penso sempre che la fortuna e la sfortuna siano la stessa cosa: se ce l’hai ti capita quella cosa su un miliardo di probabilità. Ecco io non voglio scoprire di averla, metti che poi è incurabile.
al bar, quando vado a comprare un biglietto per la metro, MrProvolon mi chiede sempre di toccare il biglietto prima di consegnarlo alla signora che lo vuole comprare, perchè pensa che io sia fortunata.
L’ho detto una volta che io sono sfigata. MrProvolon non ci ha creduto ma la signora sì… adesso penserà a vita di non vincere per colpa mia. SIGNORA SE VINCE ME LO VENGA A DIRE CHE NON SONO DAVVERO SFIGATAAA!(scusate se uso il blog per fini personali)
@ B.: «mi sembra che una femmina che esce da un posto con una stecca sotto braccio sia una cosa brutta da vedere, e allora cerco di nasconderle nella borsa»
Mi sono immaginato una femmina di qualche specie varia, un mammifero, chenesò un quadrupede, che esce da un posto, chessò da una grotta in cui tiene i cuccioli, con una stecca, un bacchetto un palo. E che si guarda attorno furtiva, e cerca di infilarlo tra le zampe, oppure è una kangura e se lo infila nel marsupio per la vergogna.
Devo dire che però anche immaginando che l’animale fosse maschio, non sarebbe meno brutto da vedere, né più.
(mmm… forse se il kanguro fosse stato maschio non avrebbe avuto marsupio in cui infilarlo. Amenoché non abbiano il marsupio anche i kanguri maschi. Boh.)
Certo che ti vedo B, col patiboletto piccolo piccolo, mentre prendi la tremante piantina e le infili la capoccetta nel cappio, perchè in fondo è meglio una morte immediata che una lunga sofferenza.
ti guardano come un pazzo anche solo se decidi di non comprarlo, figurarsi se confessi di non saper giocare…
Io non so giocare ai gratta e vinci e al burraco.
La vita é una lotteria.
Petruschov, classificazione femmina bipede. Grotta sì, cuccioli sì, stecca sì, se “bacchetto” è sacchetto sì, altrimenti non saprei. Anzi potrei dirti che se, poniamo l’esempio e il caso, qualcheduno tenta di fregarmi la mia stecca, beh allora si che, per niente furtiva, io cacciò il palo, come per magia, ma devi anche immaginare che uso io poi possa farne, dopo. Sospetto che tu sia un antifumatore, o peggio un ex fumatore. Dimmelo subito, che così, dall’alto delle mie volute bipedi, ti apostrofo dicendoti: Petruschov, tu non puoi capire la vergogna della stecca, è inutile che cerchi di immaginartela! Se invece ti sei immedesimato nelle mie vergogne, allora benvenuto! Se porti una sportina, d’ora in poi ci andiamo insieme a comprarle, le stecche, furtivi. Tu entri e io sto fuori e faccio il palo. E per il marsupio usiamo il tuo.
B. Come ho fatto a non arrivarci. In tabaccheria, una stecca, cosa mai poteva essere? Era che non frequento tanto le tabaccherie (sono un fumatore moderato ed utilizzo il distributore automatico) e sarà una vita che non vedo qualcuno comprarsene addirittura una stecca. Non avrei creduto però che ci si potesse vergognare di farlo.
Io quando mi chiedono di andare a prendere delle pratiche in un certo ufficio, incontro il super capo e gli chiedo dettagli su dove debba portarle, lui che lavora lì da annieannieannieanni, mi risponde non ci sono mai stato dentro quella cosa lì. Poi io lo guardo parecchio strano, come se lui stesse parlando a un pazza (ilmondoallarovescia).
(Ops, forse dopo un ci voleva l’apostrofo… )
Io, alla lotteria, ho giocato una volta e ho vinto il primo premio : era un MERAVIGLIOSO skate-board. Peccato che avevo 32 anni e un notevole terrore per il mio posteriore.
Non era un grattaevinci, forse qualcuno l’ha capito…