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Camminando di buon passo

L’altra sera ero inquieto. Giravo per casa parlando con me stesso, senza costrutto, avevo anche mangiato troppo, quindi ho deciso di uscire, Dovrei andare a correre, mi son detto. Ma andare a correre, bisogna cambiarsi, bisogna vestirsi di tutto punto, perché poi lo sai che andare a correre, incontrerai degli altri che son andati a correre, e saran vestiti di tutto punto per andare a correre, e ti guarderanno che scarpe hai, che maglietta hai, che pantaloncini hai, e son cose che dan fastidio, a uno che va a correre per correre, quando ti guardano così.

Allora ho preso un libro, me lo sono infilato nella tasca dietro dei jeans, mi sono attaccato l’ipod al braccio sinistro, e sono andato, camminando di buon passo, fino al santuario degli angeli, saranno tre chilometri.

Mi son seduto lì, mi son messo a leggere su una sediola finché non è diventato troppo buio per leggere.

Poi son ritornato indietro, camminando di buon passo.

Camminando di buon passo, ho superato un tizio che correva. Certo, avrà avuto quasi il doppio dei miei anni, ma correva. Si riconosceva, che correva. Per tutta una serie di cose, per la curvatura dei gomiti, per il movimento delle gambe, per i pugni chiusi, per il sudore, l’ansimare, per com’era vestito. Era vestito da atletica, proprio, con degli indumenti che dovevano risalire ai tempi di Pietro Mennea, o di Alberto Cova.

Son stato contento, di averlo superato. Ascoltavo musica veloce: è quello, che fa andar veloci.

Poi, quasi verso casa, c’era un movimento di macchine, di gruppi di ragazzi a piedi, mi son accorto che stavano inaugurando quel bar estivo dove vanno i ragazzi fighetti di Cuneo a prendere i cocktail.

Mi son ricordato che quelle poche volte che ci son andato, in quel bar fighetto, ci son andato con i miei amici, per raggiungere i loro amici alternativi equi e solidali, quelli che se scoprono che ti piace il Nescafè ti guardano malissimo. Peggio che se fossi andato a correre vestito sbagliato.

29 Comments

  1. chiaratiz

    ah1ah1ah1 anch’io ti guardo storto se bevi il nescafè 😉
    Pensa che i miei figli da piccoli andavano a casa degli altri e vedevano il nesquik e tornavano a casa sconvolti perché pensavano che fosse VELENOSO! E adesso se trovano i gelati motta dalla nonna le dicono ma che gelati compri?

    Però se vai a correre vestito male non me ne accorgo neanche, in compenso

  2. Alessandro

    Il problema è che a me piace il caffè solubile. Li ho provati tutti. E salvo il nescafè, non me ne piace nessuno. Davvero.

  3. Mitì

    Ma son così fighetti anche lì, Cuneo come una piccola Milano? 😉
    (Anche io solo nescafè, gli altri hanno uno strano gusto di liquerizia polverosa.)

  4. REfosco

    sei, a quanto pare, quello che si dice il perfetto integrato.

  5. sid

    io il caffè solubile non l’ho mai provato ma mi piacerebbe analizzare più approfonditamente quanto quei due bambini sono vittime della loro mamma! 😀

  6. vix

    son cose che danno fastidio, dico, essere guardati male per il caffè che ci piace. e soprattutto da persone che si definiscono eque e solidali.
    perché la prossima volta non gli racconti una fola su un plot segreto ordito dalla famigerata Monsanto che, in tutte le piantagioni eque e solidali, è riuscita a contrabbandare come autoctoni e biodinamici dei semi di caffè geneticamente modificati con l’ingrediente segreto del Nescafè?

  7. maeandro

    anch’io vado a correre vestito nel modo sbagliato e mi diverto quando trovo quelli che vanno in bicicletta: credo che abbiano metabolizzato il concetto che per uscire devono essere sponsorizzati.

  8. Spuzza

    io per evitare problemi di vestiario vado a correre con l’auto .

  9. Amanda

    cocktail fatti ben male, in quel locale fighetto di Cuneo.

  10. fabio

    hai ragione anche per quanto riguarda l’andare a correre vestiti nel modo sbagliato. forse è per questo che corro in campagna 🙂

  11. tytania

    cavolo che tasche grandi che devi avere!

  12. Emma

    Io quando decido che devo andare a correre – periodicamente ci ricasco – tanto per cominciare mi rifaccio il look perfetto.
    scarpe, calze, maglia traspirante, calzoncini in pandàn con le scarpe.
    poi non vado a correre ugualmente ma, se ci andassi, avrei il look perfetto.

  13. jo

    Adesso però mi fate star male.
    Mia sorella lavorà alla nestlè….E non vi dico con che gioia l’accolgo quando torna a casa carica di ogni ben di dio. Dal nescafè alle ore liete alla pasta buitoni ai baci perugina agli after eight e chi più ne ha più ne mettà.
    Ogni 2 settimane mi riempie la dispensa.
    Un pò mi pento.
    Ma anche no.

  14. Franca B.

    Io quando vado a correre, indipendentemente da come riesco a vestirmi, difficilmente trovo le forze per osservare come sono vestiti gli altri che corrono. Rilevo solo un dato: se sono in grado di superarli (e a quel punto lo faccio facendo finta che non sia per niente faticoso…) o se sono più veloci di me (e a quel punto fingo di essere in fase di riscaldamento o defatigamento, o meglio ancora fingo di non vederli affatto, tanto sono miope e mi viene pure facile). Siccome incontro quasi sempre gente della seconda categoria, quando torno a casa mi consolo con una tazza di nescafè.

  15. uomodelmare_2

    tre cose:
    1. accidenti! se hanno aperto il posto per fighetti non posso più cagare il cane in tranquillità 🙁
    2. fammi capire parli di quei equi e solidali che quando vanno a manifestare son vestiti di tutto punto un po’ come quelli che vanno a correre?
    3. ma è possibile che tu sappia chi è Alberto Cova?!?!

  16. Al

    ma andare a lavorare no eh?

  17. filippo

    Io per non sbagliare vado a correre nudo.

  18. myheart

    so che non c’entra proprio un bel niente ma d’altra parte l’inconscio fa fare associazioni strane e le cose vanno dette anche quando non c’entrano un bel niente, e a me, mentre leggevo questo tuo post mi è venuto in mente Don Abbondio all’inizio dei Promessi, che se va a passeggio con il breviario in mano e incontra i bravi. Forse anche lui quella sera era uscito per digerire.
    un saluto

  19. blue

    Si cambia, purtroppo. Negli anni novanta ero americano, e amavo Nescafé e Bud. Persino Bud light. Adesso solo caffé buono con la macchinetta e birra weiss.
    E anche altre cose, sono cambiate.
    Si cambia, non crediate…

  20. Alessandro

    Oh, comunque io ero un grande fan di Alberto Cova. Davvero eh.

  21. Pinco Pallino

    Tratto da Wikipedia:

    Alberto Cova…
    Carriera politica. Nel 1994 è candidato alla Camera nel collegio di Olgiate Comasco per il Polo della libertà in quota Forza Italia e viene eletto col 61,9% dei voti. Nel 1996 è ricandidato dal Polo nel collegio di Erba, ma ottiene solo il 35,6% dei voti ed è sconfitto dal rappresentante della Lega Nord Cesare Rizzi.

    Vergognati, va…

  22. Alessandro

    Ma davvero? Ritiro subito quel che ho detto.

  23. maeandro

    Ma cosa ti pensavi?, che uno che correva con quella posizione del busto che sembrava stesse covando, che preferenze politiche pensavi avesse? Io preferivo Stefano Mei.

  24. lindalov

    Secondo me cercava un cesso quel tipo che correva.

    E sempre secondo me mica sei tornato a casa, no no. Sei entrato nel bar a farti un negroni. ma non lo vuoi dire.

  25. .|.

    Io non vado a correre da anni perchè ancora non ho cosa mettermi

  26. leonardo

    Alberto Cova, Alberto Cova… si’ si’ melo ricordo poi siete grandi che mentre che leggevo il post mi si confermavano i ricordi di uno che correva svelto svelto tutto dritto con i passettini veloci e forse se ricordo bene anche il sorrisino si’ si’ Forza Italia sputata. Comunque devo iniziare a correre anche io, ma qui ci son troppe zanzare, poi il tipo che correva piu’ piano di uno che cammina svelto era uno che stava girando un film, era un ralenti solo che poi il film l’han finito prima del tempo colpa della crisi e non gliel’hanno detto e lui e’ ancora li’ che corre al ralenti ed e’ diventato vecchio. Parlo della crisi petrolifera degli anni 70 che io ero appena nato, ma son cose che restano impresse

  27. vitorz

    🙂

    ma io sarei il fighetto????? :S

  28. Alessandro

    eheheheheeheheh, no dai, te non sei equo e solidale wit 🙂

  29. giorgio

    Come sempre è questione d’equilibrio.
    Se scopri che dare soldi a un’azienda come la nestlè -che in Africa è responsabile di migliaia di morti di bambini per dissenteria- non ti dà fastidio, il problema non si pone.
    (per te, ovviamente, per i bimbi un po’ meno…!)
    😉
    gio

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