Credo che i bagni della stazione Torino Lingotto siano tra i più schifosi del mondo.
Però, nella mia ansia di autoosservazione, mi son accorto che tutte le volte che passo di lì sento il bisogno di fermarmici.
Ci dev’essere qualcosa che non va in me. Qualcuno dovrebbe farci su uno studio.
io, mi viene da pensarci ora che leggo le tue parole, mi ricordo l’ultima volta che sono stato a Roma. Anche là i bagni delle stazioni (tutte, indistintamente) facevano schifo, e in più erano a pagamento.
A Torino Lingotto non so, non ci sono mai stato. Almeno sono gratis?
naaaa, tranquillo… è normale!
è il gusto dell’orrido.
altrimenti non si spiegherebbe perchè TUTTI guardano il proprio autoprodotto prima di tirare l’acqua.
e con questo la mia immagine di leggiadra e fine donzella è definitivamente andata!
In effetti attirano. Sono molto fotogenici, poi…!
forse è qualcosa che riguardo l’olfatto.
senti certi odori e ti viene lo stimolo di fare pipì o puppù ^^
c’è ancora quella mia scritta col pennarello rosso? beh, nel frattempo ho cambiato idea…
Qualcuno dovrebbe fare uno studio dentro di te? Ci entra la scrivania?
concordo con sid: è il gusto dell’orrido..
E’ come se una parte della realtà sia così fetida, che un bagno schifoso è di gran sollievo. D’altronde se gli stronzi stanno a piede libero e snobbano il luogo dove sono stati generati, il loro bagno puzzolente può diventare conseguentemente un ottimo riparo…
Oppure invece che un riparo da un orrido peggiore, stai davvero maturando un gusto per l’orrido, di conseguenza, presto o tardi, ti pettinerai come un ballerino di Amici e ci renderai partecipe di tematiche seriose su Maria de Filippi. E’ inevitabile.
Chissà cosa c’avrai fatto in quei bagni!
E’ come quando si parla male di facebook e poi si passano 2 ore a guardare tutte le bacheche degli altri… o come quando ci si incazza perché si formano le code per curiosi in caso di incidenti e poi si rallenta e si guarda quando ci si passa…
E’ perché in fondo la natura umana è voyeuristica.
Talune patologie generano nel soggetto una forma di attenzione verso situazioni spiacevoli o di disgusto. Ad esempio, gli spettatori di trasmissioni come Amici, Chi l’ha visto o Sanremo, solo per citarne alcune, si avvicinano al televisore convinti di trarre forza dal ripetuto confronto tra una propria situazione culturale e la situazione di degrado intellettuale in cui imperversa la trasmissione. In una fase successiva, i soggetti esposti alla non-cultura sono contaminati e involvono fino a precipitare anch’essi nel baratro.
Suppongo ci sia un collegamento tra il cesso della stazione Torino Lingotto e le trasmissioni in tivù.
in cima ad un ponte o sul bordo di qualcosa di alto anche uno scoglio, mi viene sempre la tentazione di buttarmi giù. é la stessa cosa?
il bagno sporco…in stazione…è quello che mai avrai a casa tua…ci passi davanti, ci entri, ma poi hai la libertà di andartene quando vuoi, di uscirne…come dire hai il controllo di quella situazione degenerata…
Quoto MF tranne la parte che ci si deva per forza contaminare.
Dicono tutti così prima di “contaminarsi”, ma è inevitabile 😉
Se parliamo di bagni schifosi, provate ad andare sull’autostrada Torino Savona, nella prima area di servizio partendo da Torino… è una cosa inenarrabile. Invece quelli di Torino Porta Nuova son belli e puliti, peccato che aprano al mattino alle 9 e chiudano la sera alle 20… per il resto del tempo ti arrangi.
“in me. dovrebbe farci uno studio.”
nel senso che vuoi un monolocale con i computer e i libri e una scrivania dentro te? 🙂
come insegna il maestro Milani, i bagni pubblici sono dei punti di incontro per ragazzotti. Tira tu le conclusioni…
Creano l’illusione di pulizia perchè teoricamente si autodetergono dopo ogni utente, senti anche l’acqua scorrere…ed in più non occorrono monetine…
Non è possibile andar oltre un tal posto gratuito e teoricamente ripulito apposta per te…
dovrei venire a vedere scusa se non mi fido, ma ho presente dei bagni (cioe’ delle robe tipo buchi per terra all’aperto con quattro pezzi di legno come pareti e un altro pezzo come tetto) in Kenya nel parco naz. di Nakuru vicino a una cascata con dei babbuini fuori anche un bel posto… beh quella volta a me scappava molto, ma appena sono entrato, al buio son rimbalzato fuori che se ci penso troppo, ma meglio di no, potrei ancora descriverti tutto quel gas di un prodotto di cui sopra che mi entrava nel naso. Non mi era mai mai successo di rimbalzare fuori di un bagno nonostante mi scappava, e mi scappava molto, l’ho detto? Sì, l’ho detto. Poi vado anche sull’autostrada tra Torino e Savona per ampliare le osservazioni se volete