Pensando all’argomento del post di ieri, mi è venuto in mente che qualche anno fa avevo un’amica che ovunque si fosse e per qualunque motivo, lei doveva visitare il bagno. Lungi da me il pensiero dell’incontinenza; io pensavo che la sua filosofia di vita fosse: Non conosci veramente un posto finché non hai visto il bagno.
Il bagno è lo specchio dell’anima.
Dimmi chi ti frequenta e ti dirò chi sei
Ecco, quando vado in qualche locale ho un itinerario fisso :
guardaroba per il cappotto e visita del bagno.
Solo dopo può cominciare la serata.
A pensarci bene funziona anche per me. C’è un locale di cui non voglio dire il nome, comunque all’imbocco della Valsugana, pratico per darsi un appuntamento quando si arriva da strade diverse, ben fatto, con una bella ambientazione ed un patio per concerti sull’esterno riparato lato est, splendide cameriere (forse troppo splendide) frequentatissimo da motociclisti e quindi non troppo per le mie corde. Un bagno orrendo, sporco oltre l’inverosimile per due volte consecutive. Non ci son più tornato e non mi manca. Gli appuntamenti li fisso nel parcheggio poco lontano.
Trattato sulla psicolgia bagno e mania di persecuzione subdola dell’arte e la manutenzione del water
quanto è vero… io faccio lo stesso. Anche a casa delle persone, eh, mica solo nei locali
Io invece quando entro in casa degli altri mi capita di fare la pipì sul tappeto per l’emozione nel caso rivedo una persona a me cara dopo tanti anni. Una volta è successo con uno Persiano (che mi stanno decisamente sulle palle) e gli ho abbaiato con tutto il fiato che avevo in gola, ma quello è rimasto impassibile, senza rizzare il pelo o soffiare. Da quel giorno la mia autostima ha subito un brusco contraccolpo…
i miei figli di 6 e 4 anni fanno lo stesso. appena vanno a casa d’altri, devono fare pipì. e immancabilmente la piccola esce commentando: a volte ho fatto delle brutte figure, anzi no, a pensarci bene le brutte figure le hanno fatte i padroni di casa, quando la piccina usciva dicendo “papà, è tutto sporco !”
io preferisco la natura ma in generale non mi interessano i bagni. tanto sto sempre in piedi. invece quando ho girato la california con lo zainone dormendo qua e là devo dire che dopo poco giudicavo un posto in base ai cessi che trovavo. Ero convinta di voler scrivere una guida stile routard ecc ma sui bagni. In uno ci tornavo spesso perché il mio preferito: enorme, pulito, comodo, ideale per starsene in pace e darsi una ripassata dopo un brunch pazzesco. Era a pacific beach, san diego.
quando ero all’università soffrivo – si puo’ dire? – di stitichezza.
Facevo ripetizioni di matematica a due bambini, e lo stimolo mi veniva puntualmente quando ero a casa loro a metà lezione… e dovevo prendermi il quarto d’ora accademico.
Per fortuna i bagni era grandi e puliti.
Per fortuna ne sono uscita.
stichezza….io prima degli esami mi chiudo in bagno, inoltre trovo così stimolante ripetere seduta sul wc, e quando non ho nulla da leggere di scolastico mi porto libri, riviste, è un momento catartico, in tutti i sensi
pesate al mattino,
appena svegli,
per fortuna che c’è il bagno,
quella stanza che ti permette di ricollegarti,
in cui puoi rimanere in stato soporoso
nessuno ti dirà o ti chiederà nulla
ci sei solo tu e il tuo ritorno alla vita
dimenticavo…anche io da piccola facevo come i tuoi bambini..era come entrare in un mondo segreto, in un posto in cui non a tutti era permesso entrare, scoprire l’intimità dei padrono di casa…
adesso ho il terrore delle persone che vengono a casa, il mio bagno e sempre pulito ma non sempre troppo ordinato
Ho in mente quello di una mia zia, brillava ogni cosa, la vasca, il portasapone, le piastrelle verdi, gli asciugamani perfetti, neppure una goccia nel lavabo,i tappetini in ordine perfetto, un profumo gradevolissimo…..NON FACEVO MAI LA PIPI’…mi piaceva solo entrarci!!!!
il mio bagno è sala di lettura di Topolino, ma solo per i miei uomini, per me è toccata e fuga.
Poi, quando l’hai vista accucciarsi dietro una fratta, hai capito che non era molto filosofica la sua motivazione.
… eccovi un’eccezione che conferma la regola. Andate in Kenya nel Parco naz. di Nakuru. Vicino a una cascatella con anche dei babbuini intorno ci son dei bagni (cioe’ delle buche per terra con quattro pezzi di legno come pareti e un altro pezzo come tetto) beh il posto e’ bello, ma l’anima del bagno e’ diversa tutt’un’altra cosa. Mandaci pure la tua amica. No non mandarcela che questa eccezione ti potrebbe far perdere l’amica (speriamo non di asfissia)