Ma hai visto in che mondo che siamo, porca di una miseria, in che mondo che siamo, in un mondo dove nessuno è più capace di ascoltare, un mondo dove tutti parlano, porca di una miseria, e nessuno è più capace di ascoltar l’altro, spetta un secondo, fammi finire, aspetta un attimo che poi perdo il filo non mi ricordo quel che stavo dicendo, porca di una miseria, dicevo: in questo mondo qua tutti son lì che voglion dir la loro e nessuno ascolta mai nessuno, ma ti pare normale? E io son qua che ascolto tutti non parlo mai sto sempre zitto zitto e ascolto, sento le loro ragioni, poi dopo vorrei dir la mia, e non si può, perché loro continuano a parlare, son tutta gente che ne han di opinioni, tutte loro, tutte forgiate nella loro propria mente, ma poi chissà dove le han sentite, magari gliele han dette i loro padri, o le han sentite alla tv, tutti lì che parlano e non dicono niente, e non lasciano mai parlare gli altri, spetta un attimo che adesso parlo io, che a me non mi lascian mai parlare, non mi lascian mai dir niente, e io ne avrei di cose da dire, a sta gente che parla parla, io ne avrei di opinioni, su tutta quella gente lì che voglion far delle conversazioni, dicono: dicono che voglion far delle conversazioni, e invece son lì che fan dei monologhi: fanno dei monologhi, ecco cosa fanno, e Diobono non interrompermi che a me se m’interrompono mi fanno di un incazzare, ma di un incazzare che non ne hai un’idea, porca di una miseria, son qua che parlo, e m’interrompi, ma dimmi te, e non mi dovrei incazzare, ci avrò anche il diritto di parlare, no? Ci avrò ben il diritto! Io pago le tasse!
Ecco, bravo! Diglielo!
Che poi, è per quello che uno scrive, almeno lì non lo interrompe nessuno, porca di una miseria
Certe volte è all’incontrario, che uno te lo dice per farti tacere, poi dopo mica è vero, e una ci rimane male alla fine, e pensa La prossima volta non ci casco che anzi la prossima volta non ci sarà (se una proprio vuole pensare drastico). Se invece una prova a dirlo lei magari gli rispondono Petta che finisco di dar da mangiare al coniglietto, prima che arrivino le Canaglie e poi devo accoppiare una swanana col maiale.
“ma poi chissà dove le han sentite, magari gliele han dette i loro padri, o le han sentite alla tv…”
bellissimo, questo dubbio viene spesso anche a me.. insomma, non siamo forse l’ambiente e le persone che abbiamo vissuto?
Ora non si sa se è meglio quella gente che mentre parli prende e se ne va o quella gente che mentre parli ti parla sopra…
Tutti hanno il diritto di esprimersi. Poi a volte le provocazioni servono.
Mi piacerebbe davvero leggere le tue opinioni sull’animismo.
Settenari ed endecasillabi, esametri dattilici e trimetri giambici 🙂 sono esercizi per scolaretti. Idem per le canzonette. Il soldato EIO è ormai grande. È ora di andare alla guerra 😉
sccccc, zitti e ascoltiamo… sccccc -.-
[hompf]
anche qua nell’internèt è tutto un parlare -oddio, scrivere, più che parlare, anche se a me mi sembra sempre come un immenso Speaker corner di Hyde Park, dove ciascuno sale in piedi sulla sua cadreghina e fa il suo pezzo- e non c’è mica verso di intromettersi nel discorso nel momento in cui viene tenuto; rimane la possibilità di venir qua di sotto -nella dependance- a ciacolare, a far di sì con la testa o a esprimere i propri dubbi sulla salute mentale dell’oratore
: )
ho scritto a me mi, che bestia, vado in castigo dietro la lavagna