un blog che parla di niente

Sui vantaggi dell’ignoranza

Non è una coincidenza che una settimana dopo aver deciso di accendere finalmente il riscaldamento, che una settimana dopo aver smesso di andare in giro in vespa, che una settimana dopo aver deciso di mettermi qualcosa sotto la camicia, il mio corpo si ribelli, si ammali, gli venga il raffreddore e la febbre.
È come se l’ignoranza del freddo lo preservasse da ogni male, e la sua consapevolezza lo facesse invece inabissare.
È anche un po’ per questo che faccio fatica a leggere i giornali.

21 Comments

  1. S.

    eh.
    anche il mio corpo fa così: finchè non gli dici le cose, non se ne accorge mica.
    si fida.
    mi fa quasi tenerezza.

  2. sid

    non ti domanderai dunque come mai sto lasciando le finestre aperte, non ho ancora tirato fuori i vestiti invernali ed ho l’esame della moto il 3 novembre. esatto! perché sono una colliona!

  3. B

    E’ che ho fatto caso che in questo periodo son tutti malati di raffreddamento. Io invece faccio il cambio degli armadi il 23 settembre e chiamo l’idraulico bello e gli dico La caldaia funziona, che devo accendere? E così non se ne parlappiù. Che se scioppo dal caldo fa lo stesso perchè ho messo questa regola nella mia esistenza da quando ho scoperto che l’autunno comincia il giorno 23 settembre e non il giorno 21, come a me mi avevano sempre insegnato. Ho vissuto per anni nell’ignoranza di due giorni d’estate in meno, perdendomeli per sempre, a vantaggio di due giorni di autunno in più. Non mi posso capacitare, né rassegnare. Perciò adesso, che siamo dentro l’autunno inoltrato, mi preparo che il giorno 21 dicembre ci vuole il piumino sul letto e addosso, non si discute. Poichè le certezze son poche, nella vita.

  4. paopasc

    Io appena ho provato a accendere la caldaia ha fatto ‘uueeeenggg!’ e allora, cautamente, l’ho rispenta. Così mi son detto: mah, ancora non l’accendo, perchè mi sa che non è ora. Intanto sento freddo che c’ho la borsa dell’acqua calda sopra la testa. Però mi sono accorto (dopo) che perde, così l’alternativa è o al freddo o al caldo ma bagnato. Non è che vi avanza una borsa dell’acqua calda, che io ne avevo una ma non la trovo più?
    Bye

  5. matteo

    Non si smette di andare in Vespa mai, a meno di nevicate eccezionali.
    V E R G O G N A !

  6. Alessandro

    E’ che non trovo più i guanti.

  7. frank

    ma da quando fa freddo?

  8. matteo

    Quali guanti?

  9. Alessandro

    Gli unici che avevo.

  10. cica

    @Alessandro, adesso che hai fatto questa riflessione sul freddo, come per magia il freddo è sperito e fa un caldissimo che par primavera.
    Allora, vengo qui con questa mia per farti una preghiera: ogni volta che il freddo si fà avanti rimetti un post simile. Si sà mai, aiutasse a scamparlo…

  11. Alessandro

    Io non lo so da quando fa freddo, ma non son uno che si lascia condizionare da queste convenzioni borghesi come per esempio la primavera o l’autunno, io sono un personaggio resistente, finché la temperatura va bene va bene, poi stufette e robe simili. Poi appena uno si lamenta il mondo si riprende.

  12. matteo

    In ogni caso il freddo non è una buona scusa per non andare in Vespa.
    Una buona scusa è, chessò, non avere gli arti.

  13. La Cosa

    I guanti saranno insieme ai calzini, persona orribile 😉

  14. maeandro

    Ho fatto più o meno come te. Avevo deciso di continuare a girare in camicia con maniche corte o con la polo il più a lungo possibile. Il 16 ottobre ho messo la felpa ed il 17 ho insistito con mia moglie che sostituisca la coperta con il piumone. Forse ho esagerato ma in tirolo il piumone te lo presentano anche il luglio.

  15. NostraDannus

    Freddura della sera: ”Contratto capestro“ è il rigor mortis di chi se ne va dicendo “Fa un freddo boia”?!

  16. quandononsivuoleaprirelaporta

    Ale…allora…per preservare la tua ignoranza …UCCIDI TOPO GIGIOOOO!!!;)

  17. solo lettore

    E allora mettiti i giornali sotto la camicia.

  18. la giraffessa

    se la consapevolezza è una malattia, come diceva dostoevskij, a te si è manifestata con un raffreddore.
    a te è andata bene, direi

  19. B

    Solo lettore, lo sai che mio padre metteva i giornali sotto la tuta quando andava in bici da corsa la domenica mattina, é solo che mio padre non era un corridore e allora tornava a casa dopo 2 o 3 curve a mangiare i cappelletti in brodo. Tutte le volte che costeggio la fila di ciclisti spavaldi con le loro tutine tecniche, penso che era molto più bello mio padre, coi suoi giornali sopra la pancia. Antivento.

  20. transit

    i libri li uso per accendere il fuoco ma non sono il film Farenhait e anche come cuscini giacchè dormo sotto il cielo di nuvole e stelle e i giornali per proteggerermi dal freddo a causa del mio vestiario da ignudo, ma la cosa più strana e che io non sapendo nè leggere e nè scrivere non so proprio chi è quello che sta dentro di me e scrive: ah!, benedetta, ma anche maledetta,ignorianzza. secondo me anche lui è più ignorante di me, specie quando fa il saputone.

  21. transit

    spesso ho visto l’ignoranza tirata di qua e di là dall’afonia e cacofonia. l’ignoranza timida tace, quindi è afona. l’ignoranza cacofonica, che qualcuno teorizza come musica discordante e assordante, è sopra le righe, violenta e
    chiassosa. distintivo delle nuove classi dirigenti e loro affini. come verificarlo? informatevi in giro, a volte basta il pianerottolo o le scale o ninetedimeno che il sorriso e le buone maniere.

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