un blog che parla di niente

Volevo dire che a me m’ha salvato la rete

L’altro giorno ero a Bologna, dovevo tornare a casa, dovevo fare il biglietto del treno, mi son accorto che avevo dieci euro nel portafoglio. Avevo il bancomat, intanto. Ma poi nelle biglietterie automatiche il bancomat non me lo accettava, diceva transazione negata, stranissimo, visto che a Fabriano, dov’ero la mattina, me l’aveva accettato tranquillamente. Ho provato a andare al bancomat a prelevar dei contanti, non mi dava neanche i contanti. Ho provato con la carta di credito, mi chiedeva un pin che non so se ho mai avuto. Poi m’è venuta l’idea di mandare un messaggio su twitter, dire ragazzi son qua a Bologna centrale, mi servono trentacinque euro e ottanta per fare il biglietto per tornare a casa, se qualcuno me li porta io domani gli faccio un bonifico, ma ho pensato che era meglio prima andare a vedere se in biglietteria, quella vera, dove ci son gli umani, riuscivo a pagare con la carta di credito, e dopo un quarto d’ora di coda son riuscito a passare, e son riuscito a pagare. Volevo dire che a me m’ha salvato la rete, e invece no.

17 Comments

  1. Matteo

    Ci sono gente che erano lì che facevan la rivoluzione con la rete, e poi gli han citofonato i questurini per una semplice formalità. Sto aspettando che mandano il messaggio dopo, ma ancora non è arrivato nulla. So mica se si fa più, la rivoluzione.

  2. Michele

    Mandala a Wired: la stampi però e la porto brevi manu.

  3. cq

    per una volta ti han salvato gli umani, invece. e sei fortunato perché non capita mica tutti i giorni!

  4. B

    Io volevo dire… Ma chi siamo noi, noi che stiam qui sull’Arancione, gli Ultimi degli Ultimi? Noi che siamo tanto affezionati a questo blog, noi non ci hai neanche considerato, ci son rimasta male. Perchè tutti ti avremmo aiutato volentieri, son sicura, qui.
    Mr. Tamburine io lo comprendo.
    E’ come quella cosa tipica degli ingrati: sempre a cercar conferme a destra e a manca, quando la vera solidarietà/amicizia/spensieratissimo ammore è sotto i tuoi polpastrelli.
    Però il coraggio di chiedere la carità in stazione a Bologna non ce lo avresti avuto, secondo me.
    Io non ce lo avrei avuto: chiedere la carità è una cosa difficilissima, tanto quanto farla. Forse.

  5. mai successo

    Ecco, adesso hai dato l’idea a qualcuno di andare in giro per le stazione a mandare messaggi su twitter spacciandosi per eio. Ora sono a Milano, il mese prossimo a Modena e così ci si fa un bel gruzzolo.

  6. paolo

    Bellino qui!
    Me lo avevano detto…
    Era vero.
    Ciao

  7. Mr. Tambourine

    Credo di volerti un po’ bene.

  8. Alessandro

    Voi scherzate, ma non sapete il panico!

  9. mac

    ti collegavi ad internet
    andavi sul sito e lo compravi online con carta di credito
    te lo stampavi in .pdf ed era fatta!

    [l’ho fatto in una stazioncina emiliana sprovvista di tutto]

    🙂
    mac

  10. Alessandro

    Porca miseria non ci avevo mica pensato che potevo farlo così. E’ per il fatto che l’ultimo tratto è regionale e devo farlo a mano comunque, ma se ci pensavo, cavolo, l’ultimo tratto costa 5 euro e trenta. che testa!

  11. Saamaya

    non diffidare: ti si poteva dare uno strappo. Ti si poteva.

  12. Nonique

    Beh, te l’avrei portati, quindi fai come se!
    E viva la rete.

  13. Gabriele

    È successo anche a me, a Bologna. Le biglietterie automatiche non mi prendono le carte, quelle umane si. Qualcosa vorrà dire, ma cosa?

  14. Zagabart

    Se me lo dicevi ti venivo a prendere e ti portavo a casa io.
    Però me lo dovevi dire swu Facebook.

  15. Davide

    Ma come, non hai l’app di Trenitalia? (no perché a me mi ha salvato, eh)

  16. alessandro

    Ce l’ho ce l’ho ma con sto fatto che non si può usare per i regionali, almeno da me, la uso più per verificare che per comprare.

  17. BrontosaurusRex

    Ahahahahahahah

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

© 2024 e io che mi pensavo

Theme by Anders NorenUp ↑