Quand’eravam giovani, a scuola, facevamo un gioco molto intelligente che consisteva nel toccare la spalla di qualcuno che era girato dall’altra parte, e quando questo si girava, noi stavam lì tutti a roteare un dito verso l’alto, e quello lì doveva dire chi era stato, a toccarlo sulla spalla.
A volte poi c’era anche un’evoluzione del gioco, una specie di Second Edition, in cui quelli che poi dovevan stare lì a roteare il dito verso l’alto facevan finta di niente, tranne uno, che stava lì come un baciciu, da solo a roteare il dito.
M’è venuto in mente, anche se non so se l’ho spiegato bene bene, perché stamattina leggevo un libro, e a un certo punto dentro questo libro c’era scritto “il delitto poco perfetto di Caino”, e niente, m’è venuto in mente che anche lui, Caino, magari s’era messo d’accordo con qualcuno, e poi era rimasto lì a girare il dito tutto da solo.
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Caino non so, sicuramente però Prodi.
devi aver fatto dei bei giri tu con la mente
molte volte mi sono sentito come quello che rimane da solo a girare il dito. se gira la mente, va tutto molto meglio, ovunque vada
Siamo tutti un po’ baciuciu.
io neanche sapevo che avevi un fratello.
lo schiaffo del sol dito =)
..È bellissima questa cosa!Dall’accoppiamento tra lo scazzo e la stima nascono sempre simpatici commenti!Del primo siamo affetti un pò tutti, ma la seconda è più rara, duque..ossequi a voi!
Caino colpevole,ma subito libero. come si ripetono i fatti.
toccare la spalla? TOCCARE? io ho sempre visto volare certe lècche che sbalestravano… ma che libro è?
come frase, il delitto poco perfetto di Caino, è proprio bella.
toccare la spalla? da noi si menavano maschiate!
e poi caino… certo aveva un bel confondersi tra la folla…
beh…
mah…
cià!
eio, ma te fumi presto la mattina o tardi la sera?
in ogni caso mi passi il tel di chi ti vende il materiale?
oppure no…vai
a me sto gioco ancora lo fanno. ho venticinque anni. certe cose, ahimè, non hanno età.
oh, comunque il libro era questo qua
http://www.bol.it/libri/scheda/ea978887186338.html
Il giallo e il noir. L’evoluzione di un genere in sei lezioni
Massimo A. Bonfantini
noto con piacere che certi giochi sono ancora in voga. magari adesso c’è anche la versione per il nintendo Wii
più che delitto imperfetto è stato un delitto dichiarato: si era messo un’insegna con lampeggiante giallo “sono stato io”. La solitudine fa brutti scherzi e poi il voler restare vivi nella memoria ancora di più.Comperato gioco simile per playstation da giocare da soli si vince sempre! Consigliato a chi a poca fiducia in se stesso(esiste anche la versione per due giocatori ma ritengo non dia le stesse soddisfazioni)
Che ricordi i giochi di quando si era a scuola 🙂
Non sò se mi dava più fastidio subire lo scherzo e vedere il “singolo” girare il dito e gli altri persi con lo sguardo … o farlo e schierarmi o nel girare o nel far finta di nulla 🙁
Comunque, con la faccenda del custode m’hai ricordato Rain Man.
Ed il sempre insuperabile Dustin Hoffmann.
(mentre gli altri giravano il dito, io bevevo aranciate)
Baci
L’avv.