un blog che parla di niente

relativismo

Una volta ho detto a un mio amico inglese che

Mettere il latte nel tè è da barbari, ché non si sente più il gusto del tè

e lui m’ha risposto

Te io non ti dico mica come devi fare gli spaghetti quindi lasciami stare e non mi rompere i coglioni

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21 Comments

  1. seia

    Se non fosse inglese io sarei d’accordo con lui, ma gli inglesi sono dei barbari, si sa, e tacer non si può. Vogliamo parlare della marmellata sulla pasta? O del pudding? O della carne fredda? Meglio di no che già non sto bene 🙂

  2. quasiblu

    ma infatti da quelle parti una volta ci stavano i barbari

  3. Folletto Malefico

    Fortunatamente viviamo ancora in un paese dove la cucina è una delle cose che rimane rinomata. 🙂

    Cmq, condivido il parere del latte 😛

  4. eiochemipensavo

    e comunque se non avete mai assaggiato il cornish pie non sapete un cazzo.

    (trattasi di specie di crostata con la pasta anche di sopra, mi sembra che il mulino bianco fa delle cose così ripiene di pezzi di mela, giusto per capirsi, solo che quest’affare barbaro è ripieno di carne di manzo puzzolente. io all’epoca non avevo neanche la scusa che ero vegetariano…)

  5. PlacidaSignora

    Molto gentelman, molto 😉
    (sei vegetariano?)
    :-*

  6. sonetti

    fior della sera
    spaghetti dolci sono meticciato
    lo suggerisce già marcello pera

  7. alebino

    una volta sono andato a cena da un’amica inglese. C’era un pasticcetto di rognone. Una cosa sublime… (leggi il contrario!!!)

  8. eiochemipensavo

    io ho sempre detestato i funghi perché la prima volta che li ho mangiati è stato in inghilterra. robe viscide che poi li ho vomitati tutti. poi adesso mi sto riprendendo, grazie anche al risotto ai funghi in bustina.

  9. sonetti

    fior di condòr
    liofilizzati dentro delle buste
    li chiama funghi solo il signor knorr

  10. eiochemipensavo

    fiorin di comàr
    quel che tu dici non è affatto vero
    li chiama in quel modo lì anche il signor star

  11. sonetti

    fior di prigione
    chimici entrambi, ben sintetizzati
    noi che possiamo dire? ci hai ragione!

  12. eiochemipensavo

    Placida: (Sì!) 😉

  13. eiochemipensavo

    il mio amico cià la faccia da uligàno, però non m’ha mai picchiato. è un gentleman, mica borsette… 😉

  14. Nom d'Art

    ebbè? che facciamo? campanilismo allo stato puro? dov’è la famosa tolleranza dei blogger?

    Eppoi, l’anglosassone intenditore beve il te assolutamente senza nulla.

    Provateci voi a sentire il sapore del te senza nulla e poi ne riparliamo…

    Salùt,
    NdA

  15. sonetti

    fior nella stanza
    il blogger mica detto la possieda
    e non è così bella, “tolleranza”

  16. werter

    in irlanda, la mia prof
    diceva che mettere un po’ di latte serviva a non mettere lo zucchero.

    non ho mai capito però cosa volesse dire…

    ..però si sa che gli irlandesi farebbero qualunque cosa per fare uno sgarbo agli inglesi

  17. eiochemipensavo

    NdA: se l’anglosassone lo beve, sicuramente deve aver dell’acqua, quindi il sapor lo sente sì. rimango dell’idea che il tè vada bevuto senza latte, senza limone, senza zucchero. poi fate voi. anche folletto, te non sei inglese, perché metti il latte nel tè? pura esterofilia? 😉

  18. Folletto Malefico

    Nay, condivido il TUO parere del latte: SENZA 😀

  19. Nom d'Art

    …oddio non ho capito il tuo controcommento! Son cotto?

    Comunque sempre un piacere incrociarti.

    NdA

  20. eiochemipensavo

    Folletto: ah, ok. adesso mi sei di nuovo simpatico 🙂

    Nda: fa niente, anch’io, intanto. uguale per me, infatti vengo spesso anche da te. 😉

  21. Pocosugo

    Sul carso triestino, e in tutte le zone limitrofe, (ma ho ragione di credere che non sia un’esclusiva di quelle parti) esiste una vera etica del bere. Da quelle parti il vino, tipicamente Terrano, è alquanto pesante, rosso e robusto, tradisce gli ignari e soddisfa i palati meno fini. I commensali lo accompagnano a salumi, uova e formaggi nelle osmizze, ovvero in luoghi dove si consumano gli alimenti nei locali del produttore.
    Ebbene, accade talvolta che qualcuno durante il pasto “allunghi” il vino con l’acqua, ovvero provi a mitigarne gli effetti alcolici. In quei casi non è raro intercettare il parere di qualche saggio del luogo che ricorda come il tagliare il vino con l’acqua possa avvenire in modo etico o non etico: aggiungere l’acqua al vino vuol dire rovinare il secondo e la cosa non è etica, chi all’acqua aggiunge il vino semplicemente nobilita la prima e compie un’azione etica. Relativismi…

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