Ieri mattina, mentre stavo ritornando a Cuneo, mi sono ritrovato in mezzo a una tormenta di foglie.
C’era un camion, qualche decina di metri davanti a me, che con la sua forza sollevava tutte le foglie secche da terra e le faceva girare, vorticare, sciamannare dietro di sé. E io dietro, che guardavo le foglie che arrivavano da tutte le parti, in varie sfumature tra il rosso, il giallo, il marrone, il verde morto.
Tra gli alberi del viale, lame di sole (oh come mi piacciono i cliché) illuminavano le foglie in un caleidoscopio che mi ha fatto pensare che la totalità delle cose e dei fatti del mondo è portatrice di storie che sono lì e aspettano soltanto di esser raccontate.
Che aspettino pure, ho pensato, ché mentre pensavo a ‘ste cazzate ho mancato la strada di casa.
Technorati Tags: foglie secche, l’inadeguatezza dell’uomo moderno di fronte alle meraviglie dell’universo, racconti, storie
fior di due lire
ti leggo e ti rileggo con piacere
ste righe a me mi fanno imbizzarrire
fior della piva
ricorsi e corsi dentro nella storia
la storia mai l’è stata sì creativa
Stupendo, dal crescendo lirico delle istantanee autunnali alla cruda realtà del finale. Sei un mago!
Bellissima 🙂
Hai attraversato con grazia un cliché (più d’uno), quasi con nostalgia: nella tormenta di foglie, alla fine, ti ci sei perso davvero. E il quotidiano, allora, è davvero poetico, vivo, così tenero e un po’ arrabbiato: ti mette coi piedi per terra, quando smonta i cliché, quando diventa grande e cerca un’altra strada del narrare.
fior di cavallo
ohibò mi si scompiffera la storia
se tu col blu destrier mi dai l’avallo
[emulando sonetti]
Bellina la storia. Ma la vera soddisfazione è la risposta alla domanda 😀
mi chiedo,ma qual’è il vero eio? quello romantico dell’inizio o quello finale?
no, non avevo niente da dire, è solo che non avevo ancora commentato, da quando è iniziata la selezione culturale dei commentatori, una prova dovevo pur farla
(epperò la storia è bella davvero, direi che evidenzia l’inadeguatezza dell’uomo moderno di fronte alle meraviglie dell’universo, se devo proprio dir qualcosa)
ma vuoi mettere la sensazione di perdersi nel tutto? 🙂
sembrava un colpo di genio, e invece…
L’altro giorno ero talmente concentrata nel pensiero di una storia da scrivere che sono entrata in bagno e mi sono lavata i denti.
Non ci sarebbe niente di strano, se non fosse che avrei dovuto andare ad azionare il videoregistratore e non a lavarmi i denti!
Ah, le distrazioni degli scrittori…:D
Tanto di cappello, allora.
OT-Ommamma:
Per un secondo ho pensato di aver sbagliato posto e ora.
E invece, no.
Sono lusingata… 😀
Molto bello.
Però quando compare lo spazio dei commenti non evidenziato, il puntatore sullo spazio stesso non si vede.
E’ normale?…
azz. mi sa che sei la prima a vederlo 😀
Non so bene. mi sa che ci devo guardare. 🙂
E’ una visione molto carveriana dello scrivere.
Comprese le cazzate.
Infatti ho smesso.
Le foglie ora le fotografo e basta.
Bello il nuovo lay-out del blog, ma vedo solo una “lama” della figura di intestazione.
A.
complimenti per il layout!
a me carveriano non me lo dice nessuno! la smetta! 🙂
la lama, è apposta così, in attesa che mi vengano idee migliori. chissà se arrivano.