Noi persone semplici, ci svegliam la mattina che ci sentiam delle merde.
Gli occhi fatican ad aprirsi, il corpo, di alzarsi, non ne vuol sapere.
E invece, ci dobbiam alzare, ci trasciniamo in cucina, mettiam su il caffè, meccanicamente, senza saper bene quel che stiam facendo.
Poi andiam in bagno, facciam pipì da seduti, ché è difficilissimo, nelle nostre condizioni, farla da in piedi.
Poi ci guardiam allo specchio, ci son le occhiaie, ci son le rughe frammiste alle pieghe del cuscino che ci tormentan la faccia.
Ci laviamo, ci asciughiamo, ci guardiam nello specchio, e al tizio nello specchio diciamo
Ciao Te!
E il tizio dello specchio, pur non emettendo alcun suono
(i suoni non passano, attraverso lo specchio)
si vede che ci saluta, ci sorride, e anche lui ci dice
Ciao Te!
Noi persone semplici, ci basta questo, a farci sentir di buon umore.
Technorati Tags: terapie
si ma poi ce la fa la persona semplice in queste precarie condizioni a scendere anche le scale???
Risveglio uguale a te, Eìo, a parte che quello nello specchio mi pare più rinco di me e non saluta affatto.
grazie.
oggi, 5 Ottobre 2006, ho scoperto che nn sono una persona semplice.
…perchè…quando il biscotto inzuppato di latte si spacca, cade nella tazza e ti schizzi la camicia pulita… son esclamazioni di gioia quelle che seguono!!!
grazie.
oggi, 5 Ottobre 2006, ho scoperto che non sono l’unico a far pipì da seduto, in quelle condizioni in cui mi sveglio
però, il tizio nello specchio, a volte nemmeno mi saluta, maleducato
…per esempio, stamattina, il cucchiaino del barattolo del caffè, ha deciso di sua propria volontà di fare un salto mortale catapultandosi per terra spargendo polvere nera in giro… Mi sono rivolto direttamente a Lui, con pacata rassegnazione e qualche piccolo tic in dissolvenza sul giallo panno umido…
Anche se il mio iter è leggermente diverso (TG5 borse e mercati -> ciappo in testa -> pipì -> caffelatte nel microonde) posso dire che la sensazione di guardarsi in faccia e dirsi, ricambiato, quel “ciaote” e sostenere quello sguardo che non tutti possono permettersi di sostenere.. è una gran bella soddisfazione ;o)
A volte, la tizia dello specchio ti fa gli sberleffi per sapere se sei davvero sveglia.
anche io faccio pipì da seduta.ah sì, ma io sono donna. ed esistono le persone a volte semplici e a volte no? …forse vuol dire non semplice. ciao eìo, eli.
Io apro gli occhi e mi chiedo per quale motivo iniziare la giornata. Non ne trovo alcuno ma nel frattempo m’è già venuta fame, così decido che è una ragione meschina ma sufficiente per iniziare la giornata.
Mi lavo una faccia GONFIA a livelli tremebondi. Oh, ma gonfia tipo gente che ha una brutta malattia e le si gonfia la faccia, gonfia tipo i film del terror. Finisco di lavarmi, poi mi fermo a guardarmi allo specchio ed esclamo: “Santo dio, che essere ripugnante”. Lo specchio, in quanto specchio, è assolutamente d’accordo.
Finché non ingeriamo zucchero, a noi persone scazzate, basta pochissimo, per farci sentire voglia di buttarci sotto un treno.
tu dici persone semplici, un’altro dice ceto medio, non è vero niente, noi siamo la meglio gioventù, anche se io personalmente mi piaccio di più alla sera che non al risveglio.
io, fra le altre cose, ogni mattina, in bagno, non riesco a smettere di pensare che siamo l’unico paese che usa acqua potabile nel cesso.
e io mi sono permesso di usarti ancora una volta come musa (o si dice “muso”) ispiratrice…
Quando la musa ti fa il muso
a scriver non sei più uso…
volevo dire una cosa, che magari non fa tanto piacere a quei che han commentato, ma la devo scriver lo stesso, e la cosa è che questo post non è vero per niente, eh, diciamo che m’è venuto in mente in macchina, pensando di scrivere un post di fiction terapeutica 🙂
Peraltro A, ho visto stamattina il tuo post, e, fai pure, lo sai che mi fa piacere (magari manda un trackback, se puoi, next time)
ah, sapessi che è il trackback lo farei volentieri (ma prometto d’informarmi,eh!)
fiction o non fiction questo è uno di quei post che danno senso alla frequentazione di questo post…
grazie filter. mi piaceva questo post, e sono contento che sia piaciuto anche a te 🙂
A. adesso che ci penso non so mica se puoi farli, da blogspot, eh!
invece io mi sveglio con le mie due gatte addosso.una sullo stomaco e l’altra sui piedi.mi alzo a fatica,facendo attenzione a nn schiacciarle e vado in bagno….e lì comincia la lotta:la sopravvivenza mi dice che devo prepararmi x uscire,alle mie spalle un letto confortevole mi ricorda che solo cinque minuti prima ero ancora lì….ah,che culo……