C’è un signore anziano che conosco, dev’essere della stessa leva di mio nonno, dev’essere del 12.
Millenovecentododici.
(aspettate che conto)
Questo signore anziano dovrebbe avere all’incirca novantaquattro anni, secondo i miei calcoli.
Questo signore, lo incontro, è sempre allegro, questo signore lavora, a novantaquattro anni, sbriga le faccende, va in banca, sempre col sorriso, anche se i denti, mi sembra, son solo più un ricordo.
Questo signore, è ebreo, e mi han detto, ha il numeretto tatuato sul braccio.
Quando lo incontro ci salutiamo lui mi chiede sempre come va il nuovo lavoro, diciam due battute, magari parliam di montagna, poi ci salutiamo, lui ha novantaquattro anni, quando ci salutiamo lui mi dice sempre
Stia sempre in gamba eh!
Technorati Tags: giorno della memoria, shoah
.. il più bel post sulla memoria che abbia letto oggi. grande eiochemipensavo!
..Le piccole cose..un lettore rss, e la speranza che splinder chiuda presto..
ottimo, eioche.
saluti
melp
ti accontenti ben di poco!
complimenti….. ho appena scoperto questo blog e già lo trovo intelligente….
vi siete fatti tutti un’iniezione di melassa oggi? 🙂
No, ti prego, nun melassa’.
wow, questa non l’avevo proprio vista arrivare, e mi ha colpito in pieno volto!
melassa ihaprrezzato
Mi aggiungo alla melassa generale ma…questo post è semplicemente stupendo!!!
bravo eio. sai cogliere il momento e colpire, questa volta, al cuore.
………..e magari è un Signore che sorride sempre, nonostante tutto.
Sottoscrivo! 🙂
ma guarda che commentatori bastardi che mi ritrovo 🙂
Mio nonno, classe 1898, neppure ventenne fu l’unico di tre fratelli tornato a casa dopo l’inutile mattanza della Prima Guerra Mondiale. La guerra non è bella e fa sempre male…..non aveva un numero tatuato sul braccio ma teneva nel cuore l’orrore dell’uomo: da oltre trentanni riposa in pace, ma, in qualche modo tramite me, vorrei che parlasse ancora….
SOYUZ1968 parla, scrivi, dici tutto quello che tuo nonno avrebbe detto. perchè la verità, o la cosa giusta, la dice chi ha provato sulla propria pelle. io ho un grande rimorso, non aver scritto tutto quanto mio padre mi ha raccontato sulla seconda guerra, non vista da statista o da giornalista, ma da un semplice caporale, anche allora, ingiustizie, ordini di tacere, la censura nella lettere spedite a casa ecc.. e quindi tu che ne hai le qualità scrivi, urla, non tacere. grazie
Cavolo, non vale! Con questo post la mia definizione di “fuffa” applicata a questo blog se ne va allegramente a ramengo.
Mi hai fatto ricordare il mio nonnino marinaio e le storie che mi raccontava quando ero piccolo (e intanto maledico l’aver dato poco peso a quelle storie).
magari lui pensa che tu ne abbia almeno novantacinque di anni
ha fatto la fame il caro signor nostro. è passato sotto il masticatoio della vita, perciò è sempre allegro come un canguro. come si fa a capire l’allegrezza tardo vecchiezza adolescenziale dei canguri: eh, dai, saltan di qua e di là e ti prendono a modello per esercitarsi al boxing gentilezza.