Stamattina mi son ritrovato a scrivere la parola Malloppo. La cosa più normale del mondo, una parola abbastanza comune, soprattutto se il tuo cosiddetto background culturale è costituito in massima parte di avventure di Bassotti che cercano di rapinare Paperon de’ Paperoni, ma dopo che ho scritto la parola Malloppo e l’ho vista lì, impressa sullo schermo del computer, mi son messo a guardarla e mi sembrava, mi sembrava proprio di non averla mai vista prima. Me la rigiravo tra gli occhi e sulla lingua, Malloppo malloppo malloppo, mi dicevo, e più me la giravo e ripetevo, più mi sembrava una parola strana. Malloppo malloppo malloppo.
A me è successo con la parola “carabiniere”.
questo è come quando se ripetti troppo una parola questa smette di avere significato e si trasforma in un suono sterile. a me succedeva con “bavaglino” a un mio amico con “metonimia”.
m’alloppo
E’ una parola un po desueta, che ritornerà improvvisamente in voga quando Berlusconi sarà costretto a scappare ad Antigua con tutto il M……
Mi succede spesso e penso sia particolarmente frequente con le parole che contengono varie doppie (es: appallottolato).
In compenso ogni tanto eleggo delle parole mascotte. Penso che porterò a casa “malloppo” e gli darò da mangiare.
succede con parole da una certa lunghezza in poi… con sì, no, bho, fa, ecc non capita. almeno a me
Solo perche’ evidentemente non sei un ladro o un rapinatore, altrimenti la useresti molto più spesso 🙂
Il vero artista sa interpretare sentimenti universali. Nel mio piccolo ho avuto questa sindrome davanti a “giraffa”. E la guardavo all’ingiù, sul foglio. E non mi sembrava lei. Giraffa. No: mai vista prima…
A me succede con “quisquilie”, che tra l’altro dico spesso, nonostante sia una parola desueta. 🙂
Ahahaha Capita spesso anche a me. Ricordo che una volta sono arrivata a non riconoscere più la parola “vaso” a furia di ripeterlo. Mi suonava nuovo e strano.
Però devo dire che è una bella sensazione.
Buona serata,
Flavia Altomonte
malloppo, un sogno o realtà?
Centro in poche righe.
Ahahaha Capita spesso anche a me. Ricordo che una volta sono arrivata a non riconoscere più la parola “vaso” a furia di ripeterlo. Mi suonava nuovo e strano.
Però devo dire che è una bella sensazione.
Buona serata,
Flavia Altomonte
é un fenomeno psicologico documentato e studiato. Uno straniamento verbale in cui hai una sensazione di oblio, quasi una assenza totale di traccia mnestica, per la prima volta verso una data parola che ti era familiare.Ecco non ritrovi la tua personale memoria, non la semantica di quella parola. Un po’ l’inverso del deja vu.
Tempo fa qualcuno disse “nappa” e mi venne una crisi di riso… strana reazione.
Malloppo è una parola cicciosa.
collana.
Hai spiegato benissimo cosa succede, anche se non succede spesso, purtroppo: invidio i miei alunni e me stessa quando gli insegno per la prima volta una parola.
a me succede la stessa cosa con il corpo umano. solo a volte però. vedo il collo degli altri (ma anche il mio eh) come una cosa assurda, giurassica, da lucertolone. e l’andatura su due piedi, con le oscillazioni a dx e sx, pazzesca, come gli uccelli. e poi anche con le funzioni del corpo umano, come mangiare. da incubo! addirittura ci si siede tutti insieme (allegramente e naturalmente – questa è la follia) per divorare un bue, un pig, un’anatra. come le amebe siamo costretti a fagocitare altre cellule (blurp) di altri esseri viventi per sopravvivere. altro che straniamento verbale! altro che malloppo!
Una volta mi avevano chiesto di elencare 5 mie strane abitudini. Avevo scritto, tra le altre cose:
“Mangiare è strano. Introdurre nel proprio corpo oggetti esterni per poi trasformarli in boli gelatinosi informi e poi espellerli disgustosamente. Questa è una cosa strana che faccio abitualmente.”
https://diludovico.it/eiochemipensavo/2006/01/13/strane-abitudini-alle-mie-latitudini/
mi sembrava c’entrasse.
malloppo = involto di una certa consistenza. con i boli gelatinosi c’entra.
Ma pollo, ma pollo, ma pollo.
E patate patate patate.