un blog che parla di niente

L’attraversamento balistico

Non lo so se capita anche agli altri, ma a me capita spesso di dover attraversare la strada, e nel farlo lasciar passare qualche macchina e di fare dei complessi calcoli balistici per poter cominciare ad attraversare prima che la macchina sia completamente passata, per ottimizzare spazi e tempi di attraversamento.

Non so se si capisce, perché è difficile da spiegare in italiano, forse sarebbe meglio fare un piccolo grafico, ma l’attraversamento balistico è una competenza che si acquisisce abbastanza facilmente con l’esperienza, e chi vi dice che sono necessari anni di studi, dottorati di ricerca e calcolatrici scientifiche probabilmente sta solo cercando di darsi un’aria intelligente, come fa della gente che conosco io che adesso perlacaritadiddio non nomino che altrimenti mi faccio il sangue cattivo.

Perché l’attraversamento balistico implica sì un’attenta valutazione della traiettoria dell’auto che sta passando e della propria, il tutto tenendo conto delle rispettive velocità, ma tutto questo può esser benissimo fatto a occhio senza particolari conseguenze.

Certo, bisogna anche saper prevedere le probabilità e gli imprevisti che, come si è di certo imparato in lunghe serate in cui si muoveva la candelina o il vasetto o il fiasco (qual era il quarto? mah, la memoria) finendo inevitabilmente in prigione, son sempre in agguato: per esempio l’automobilista potrebbe star cercando un parcheggio e potrebbe notare che se ne sta liberando uno proprio qualche metro dopo di voi che state attraversando, e quindi potrebbe inchiodare improvvisamente mandando tutti i vostri complessi calcoli balistici a banane.

Ecco tutto questo per dire che ieri sera stavo cercando parcheggio in una viuzza, e quando ho visto una signora entrare sul suo Qashqai (è una macchina) ho prontamente inchiodato, venendo altrettanto prontamente inondato di madonne da un attraversatore balistico che non aveva tenuto conto delle probabilità e degli imprevisti.

17 Comments

  1. marchino

    La paperella e il funghetto.

  2. opaca massaia

    io ringrazio sempre, forse per questo nessuno mi mette sotto!

  3. Clockwise

    Sai. Con la balistica è meglio scherzare poco. Ho sentito di gente che NON faceva calcoli venir centrata da gente che ne faceva, scendere dalla vettura, e applicare la balistica all’uso delle armi da fuoco. 😀

  4. Andrea Martines

    Ah, nella Qashqai ci si entra pure? Dalla pubblicità non traspare come opzione.

  5. kutavness

    Il nome di quell’auto è vagamente iettatorio…

  6. baldo

    Il nome Qashqai non si ascolta…. quasi peggio della Jetta. All’elenco mancano il fungo e la pera (che non prendeva mai nessuno. Detto questo, con l macchine è facile: propongo la sfida dell’attraversamento con autobus che parte da fermata: il massimo dell’imprevedibilità…

  7. evylyn

    Anche io sono una attraversatrice balistica essendo un pedone professionista, ma cerco di discrminare in base alle strade: non tutte consentono peripezie!

  8. gattostanco

    Personalmente ho le mie piccole suprestizioni. Una macchina che si chiama “Cascai” secondo me porta male. E questa tua avventura automobilistica ne è una prova.
    Del resto gli attraversatori balistici sono un male della società moderna e dar loro fastidio è, a mio sindacabile parere, gran cosa buona e giusta. Sopratutto quelli che attraversano a pochi metri da un semaforo diventato rosso desiderando ardentemente intrufolarsi fra le auto in fase di fermata: sghignazzante soddisfazione è riuscire a sobbalzare l’auto in modo da sbigottirli e costringerli a rallentare o addirittura interrompere il loro inserimento (sperando che qualcun altro li investa).

  9. eio

    1- chi ha studiato e approvato il nome di quell’auto dovrebbe essere licenziato.
    2- io sono un attraversatore balistico professionista. ma con cognizione di causa eh 🙂

  10. Palladilardo

    Io sono un attraversatore o la và o mi spacco… e se non mi spacco, spacco quello con la macchina, sempre che non sia un rugbista di 190cm, in quel caso mi fingo morto e faccio la pallina come quegli insetti di cui non ricordo il nome.

    ps: ma appena si avvicina per controllare che stia bene, lo azzanno alla giugulare! Non per niente mi faccio i dentini su un tronco che tengo nel giardino di casa…

  11. eio

    Palladilardo: è lo scarabeo stercorario, per la miseria!
    https://diludovico.it/eiochemipensavo/2006/03/14/la-simpatica-vita-dello-scarabeo-stercorario/

  12. Palladilardo

    Sarà, ma che faccia la pallina non l’ho trovato! Ma se lo dici tu ci credo…
    Aspetta, aspetta, quindi vuoi dire che se mi accoppio con Luttazzi, viste e considerate le similitudini con lo stercorario di tutti e due (più lui che io), dalla nostra unione, verrebbe al mondo uno scarabeo stercorario completo in tutto per tutto?

  13. michele/armando

    ecco, ora non è che voglia sempre stare lì a sottolineare che in blegio si sta meglio, che il belgio di qua e il belgio di là, ma io, quando attraverso la strada, le macchine si fermano. e anche gli autobus. e i camion, pure. e l’altro giorno stavo morendo perché ero a via cortina d’ampezzo, a roma, e mi ero dimenticato che stavo in italia.

  14. ilaLuna84

    Sono confusa. Ma quindi se per attraversare la strada peschi probabilità e imprevisti, quando giochi al monopoli guardi a destra e a sinistra? Mhm.

  15. Sba

    Io usavo sempre il ferro da stiro nelle lunghe notti probabilmente imprevedibili. Uhm… stirare… attraversare la strada… auto in corsa… c’è un nesso?

  16. phoebe

    Attraversare è una lotta per la sopravvivenza

  17. kumquat

    io ci avevo la pera, anche.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

© 2024 e io che mi pensavo

Theme by Anders NorenUp ↑