Gli scarabei sono divisi in due sottofamiglie, quella degli stercorari che si nutrono di sterco e di materiali vegetali marci, e quello dei melotontini, che si cibano di piante giovani e sono dannosi all’agricoltura. Tutte le specie hanno antenne con espansioni lamelliformi alla fine, che servono da organi di senso.
Gli stercorari depongono le uova all’interno di palline di sterco, che nutrono le larve.*
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Per fortuna che c’è la merda…
Ti fai due passi e trovi una palla di merda.
Mia sorella dice: Vai sempre in giro a cercare la merda… Stai sempre a mangiare la merda.
Ah perchè, te non la mangi la merda! Anche la mamma mangiava sempre la merda… A mio padre gli dicevo sempre: Papà, cosa faccio sto pomeriggio?
Non ti lamentare. Va a trovare la merda. Fatti un giro nella sabbia, che se trovi la merda poi la rotoli fina a casa che dopo mangiamo. Ho detto a mia sorella: Ti ricordi quando siamo usciti dall’uovo… Stavamo al caldino nella palla di merda… Con tutto quella merda da mangiare… Quanta merda che abbiamo mangiato, era buonissima.
Ti ricordi che sberla la luce quando abbiamo finito la merda… Siamo venuti al mondo… Come ti piaceva la merda… Ti ricordi… Il papà andava a prender la merda e la mamma ci faceva le uova dentro.
Una volta ti piaceva la merda! Poi hai sentito le mantidi religiose che dicevano: Senti che puzza di merda… E dopo basta con la merda
Ti ricordi quando la mamma ci diceva: Non lo vedete che il papà è stanco… Andateci voi a prendere la merda
E te dicevi: Puzza la merda…
Allora la mamma diceva: Ma no… Ma sei diventata matta… è buonissima la merda
E poi han fatto quella massa di merda
E sentivamo il papà che diceva alla mamma: Guarda che merda che ci siamo fatti. Che bella merda, per sempre. Adesso uno di questi giorni ci infiliamo nella merda… E chi s’è visto s’è visto.
E poi cantava:
Magna e chega, chega e magna nella merda è una cuccagna.
E poi son spariti nel cumulo di merda.
Anche la zia c’aveva il suo cumulo di merda… ti ricordi… la mamma ci mandava sempre a portarle un po’ di merda, della nostra, allora la zia ci dava un po’ della sua, si era fatta quel monticello di merda bellissima.
Poi un giorno… avevamo portato della merda così buona… zac… anche la zia si era infilata nella sua massa di merda.
Ugo Cornia, Animali Parlanti
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sembrano essere in ottima compagnia cmq: quasi tutti musicisti!
Notando una lieve similitudine argomentale tra questo post e il mio, inizio a sospettare che in questo periodo siamo tutti leggermente sul nervoso eh? ;-**
hehehehehheh 🙂
tu che sai tutto, eìo, ma quand’è che ne fa uno nuovo, di libro, cornia? (tre sono pochi da rileggere in continuazione)
sai che ho pensato la stessa cosa dieci minuti fa quando ho visto il tuo? 🙂
so poco, cara emma. ricordo che degli animali parlanti doveva uscire un cd per sossella e un libro per nottetempo, ma poi non se n’è più saputo nulla…
sempre detto io che parlavi solo di merdate
rimango sempre fedele alla linea, no? 😉
Inquietante, ‘sto racconto! 😀
e questo racconto, dunquequindi, da dove arriva?
arriva dallo spettacolo Animali Parlanti, che, a quanto ne so, è inedito…
sbaglio, naturalmente.
lo trovi su zibaldoni, in questa pagina.
(mi son mobilitato 😉 )
dimenticavo: in quella pagina (al fondo) trovi il pdf, persino! 🙂
ma lo spettacolo animali parlanti, l’hai visto/dove sta/informazioni? – cioè, hai imparato a memoria tutto? che bravo. e sei stato molto gentile, gawrsh!
no, non l’ho visto (abito a cuneo e non mi muovo quasi mai) ma il pdf che ho pare essere lo stesso o quasi (a prima vista non ho notato differenze) che han pubblicato su zibaldoni.
che porcata!!!!
pregevolissimo