Cominciamo la consueta rubrica di approfondimento del venerdì con qualche ora di anticipo, perché Giancarlo Tramutoli, nei commenti al post precedente, mi dà un’ottima notizia: a febbraio, per Bompiani, esce il nuovo libro di Paolo Nori, I quattro cani di Pavlov.
Ecco come lo presentano:
Il Singolo, Paolo, è uno scrittore che attende la nascita del figlio tentando di liberarsi del vizio del fumo e di qualche decina di chili di troppo, e cerca l’ispirazione per il suo capolavoro guardando le Olimpiadi; il Doppio, Learco, è uno sceneggiatore anarco-rivoluzionario convinto di essere un grande scrittore; il Triplo, Olaf, è un agente segreto che lavora per una potenza straniera e tenta in tutti i modi di traviare il Singolo convincendolo a partire per il Sudamerica.
E il quadruplo?
Non so voi, ma io, non vedo l’ora di scoprirlo, chi è questo quadruplo.
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Ma Learco è sempre quello di Bassotuba non c’è? È l’unico libro che ho letto di Nori, ma mi è piaciuto davvero tanto… pensierino.
sempre lui! 🙂
ma se hai letto bassotuba ti mancano ancora spinoza diavoli grandiustionati sichiamafrancesca e gliscarti della saga di learco, prima di leggere i quattrocani 😉
il quarto è un cane
Presumo che nel frattempo Paolo Nori sia stato, giustamente, registrato sulla Treccani.
PS
Quando andavo a vedere una mostra personale del pittore Treccani (che detesto), dicevo sempre di andare a vedere una collettiva.
La gatta Paolo
i cani Pavlov
un Paolo Nori junior in arrivo?
avrà pure aperto un conto alla San Paolo?
Avrebbe dovuto pubblicarlo con le edizioni paoline.
🙂
Meno male che torna Learco.
Mi mancava assai.
PB: questo spiega tutto 🙂
Giancarlo: pare che alla notizia del titolo del nuovo libro di Nori qualcuno sia scappato: per fortuna erano solo quattro gatti.
(indovina cosa ho in borsa stamattina? le Lampadine di Giancarlo Tramutoli, che sto rileggendo 🙂 )
ti ho linkato ed ho cambiato esegesi: di là da me sostengo che i cani sono, in ordine inverso: Olaf–> Learco–> PaoloNori personaggio–> Paolo Nori Autore–> Pavlov–> Il Lettore
tramutoli: a me poaceva i quadri di mino maccari, però tutti mi dicevano che erano belli ma cari.
tutti dicono che learco è in realtà paolo. non è vero. learco è learco. e paolo è paolo, inteso come la gatta paolo, beninteso 🙂
mancava molto anche a me, ma a questo punto mi chiedo se non sarà un passo indietro, dopo l’affrancamento dei due ultimi (ottimi!) libri…
Sono paladino di Mimmo e se esci con Enzo cucchi se non chiedi de Maria. Chi vuo essere lieto e clemente, chia. Oggi mi sento trans e avanti.
tram, cerca di star bonito sennò ti tocca pure pagare ol’iva
secondo me a Rotella gliene manca una.
Quando Joan
mirò in alto
fece Bosh
e cadde un meteorite
sul papa facendo
cattellan!
io in vece mi sento pi casso del solito devo dire…
Eìo
no, proprio Lui
Joan Mirò.
è vero Paolo,
avevo dimenticato
il grande ABO
dal piè veloce…
con tutti sti sgarbi mi sembrate tutti degli zeri
Joan Lui?
ABO era pèlide, prima di far la ceretta
Il Pèlide era pure apolide. D’altra parte dopo l’aviaria, siamo tuti un po’ apolidi, no?
ah, Joan lui!
Venne, Mirò, e se ne Andò (Tadao)!
qui nevica e si parla di gomme termiche al box con un meccanico… e mi è venuto in testa che Babbo Natale anche con le termiche…slitta!
Per Bompiani? Paolo Nori ha litigato anche con Feltrinelli?
Sto investigando. spero di ricevere risposte a breve 🙂
Credo faccia come De Carlo. Fa bene, strappa contratti migliori e se uno è così felicemente prolifico avere più case di riferimento…(al mare, in campagna, al lago, nel bosco), è meglio.