In Canada, c’è un’isola, che si chiama Terranova.
Poi, poco più a sinistra, c’è una penisola, che si chiama Labrador.
Pare che da qualche parte, in Canada, ci sia anche la città di Golden Retriever, ma si tratta di notizie non confermate.
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Gibilterra si chiama così perché ci sono un sacco di Gìbili.
Chissà com’è fatto, un Gìbilo.
Stai cercando di far scoppiare un nuovo caso diplomatico? Canadesi infuriati che mettono a ferro e fuoco le nostre ambasciate?
(Ma si chiamano così perché sono in ambasce?)
magari somiglia ad un pirillo…
Un gibilo (gibilus asimmetricus) è un animale con le due zampe destre più lunghe delle zampe sinistre, ed è così conformato per correre lungo i crinali. La cosa curiosa dei gibili, conosciuti anche come ornitorinchi boreali, è che depongono le uova. Preferiscono nidificare sulla cima delle Colonne d’Ercole che, nella stagione della riproduzione dei gibili, tendono ad essere un tantino affollate.
Per ulteriori informazioni e per vedere delle foto c’è questo sito inglese: http://www.gibilusgibralthar.co.uk
Non so fare il link, naturalmente, ma vale la pena.
Il tuo feed rss non si aggiornava.. lamentati con il padrone di casa! (sempre che non sia tu stesso)..
come il dahù!!!
a me si è aggiornato appena ho postato. sai, mi sono iscritto anch’io…
ho sentito che i gibili hanno delle erezioni mitologiche e quando scureggiano coprono il rumore della cascate del niagara
il canada deve essere un paese stupendo,
stupendi sono le due razze di cane, mi incuriosiscono i gibili,specie dopo il commento di mavi.
Preferisco pensare che il gibilo somigli a un sarchiapone. ;-*
Una volta ero capace di fare il numero del sarchiapone ma adesso non c’ho più il fisico. Magari con un po’ di reumatismi mi viene quello del gibilo
Capiterà, ai webdays ho fatto il numero dell’Egitto che non facevo da anni 😀
Ma no! Di quando ho lavorato in Egitto…
A te faccio il numero di Ted Bundy 😀
Immagino quelli iscritti ai commenti… 😀
mi piacerebbe vederlo, theo 🙂
quale numero d’egitto?
quello della piaga, d’egitto?
😉
hai fatto il modello per la sfinge?!?
credo che non apprezzerei 😉
mannò, via! i gibili sono IDENTICI ai minolli! lo sanno tutti.
I gibili sballotteggiano nelle miscuriose flande della Pattavonia. Pastucchiano solo con verdulenti barbatelle (quelle nane, non quelle megacirofore) e quando sponfoneggiano, tengono un oftulmecolo aperto. Mavi confermerà di sicuro.
pare che qua ogni tanto ci sia una deriva fanfolistica, della quale non posso che compiacermi!
In un budriso meriggio come quello di oggi, chi non si ritrova a fanfolare? 🙂
me, i Gibili, li ho visti eccome.
allora erano di una materia porosa. attualmente non saprei. avevano profili oblunghi. e, spiritosi. oltre che occipitali o anche pettinei come scintillanti aduttori.
da lontano ridevano. ne sapevano qualcosa i fiori e i fili d’erba oltre i rami dei clavicenbali. le sirene ne erano affascinate. svariati angeli a furia di appaludirli, s’incendiavano le ali. da vicino, invece, li vedevi sognanti, così come è la materia. erano letteralmente rapiti dai dialoghi e dagli amori invisibili delle nuvole. d’improvviso fuggivano, a destra e a manca, come bambini inseguiti da farfalle e cinciallegre. quando guardavano il cielo, subito si facevano cullare nelle curve dei venti. e poi scendevano in picchiata col loro modo picaresco di attaccarsi dietro i tram e i filobus. occhi di scintille e denti sguainati. quel giorno mi alzai per andargli incontro, ma scapparono alla maniera di una folta colonia di donnole. si racconta che intrapresero il cammino non verso il sole ma nella pancia della terra. ogni tanto si hanno notizie del loro riemergere in superficie, per poi inabissarsi come scogli peperini nei cunicoli del sottosuolo. era e credo lo sia ancora il loro modo di sfuggire all’uomo e ai suoni rumorosi veleni.