un blog che parla di niente

Due post in uno allo stesso prezzo

Il cielo è grigio,
di un grigio
uniforme
che sembra me.

La Bisalta,
sulla Bisalta è caduta la prima neve,
la prima neve grigia
che si vede in lontananza,
di un grigio
uniforme
che sembra me.

(pausa)

(bon, adesso vi racconto un’altra cosa così stemperiamo)

Stamattina mio cugino mi sembrava particolarmente contento di vedermi. Non che di solito non lo sia, ma stamattina lo era particolarmente. Io stavo fuggendo in un ufficio in cui avevo un appuntamento e l’ho visto che chiacchierava con un altro tizio all’angolo tra la Broadway e la Fillmore. L’ho salutato con la mano dall’altra parte della strada, rallentando, ma avevo davvero fretta, non mi volevo fermare, ma lui, Oh Alessandro, che piacere, aspetta aspetta, poi saluta quell’altro e viene verso di me tutto cordiale Ma quanto tempo, ma come va? State bene? Io gli rispondo qualcosa, poi mentre parlo lui si gira indietro e mi dice No scusa, non me ne frega mica niente, volevo solo togliermi dai piedi quello là.

8 Comments

  1. B

    Indossi un’uniforme grigia e hai dei parenti troppo sinceri. Che magari ci sarebbe da dire Ma perchè, ma che cosa c’hai oggi. Alessandro? Ma quale stato d’animo ci vuoi far capire con queste immagini poetiche metaforiche di cime e raccontini di vita inutile metropolitana? E cose così. Invece io penso che se uno ha fretta per un appuntamento del lavoro, un rapido cenno del capo in segno di saluto possa bastare, ai parenti tutti. E che se uno invece si ferma è perchè c’ha voglia di dire qualchecosa, gira e rigira. A me mi è venuta una tristezzina tenue, che mi si è stemperata che adesso non lo so cosa provare: se immedesimarmi nell’autore ignorato e umbratile, così moderno e contemporaneo. Quindi il doppio post gratis uno magari pensa anche Ma grazie, ma che bel regalo. Ecco.

  2. Alessandro

    L’autore ci vuol dire che stamattina gli è venuto da scrivere e quindi è contento. 🙂

  3. Lo zoppo

    Sembra quasi tipo simile come una canzone di quello e le storie tese….

  4. Fabio

    Ma lo sai che sono contento pure io autò? Io ho poca memoria anche se il libro l’ho letto da poco ma mi sa tanto che Auster ci ha ambientato qualche pagina della trilogia di New York tra la Fillmore e Broadway…

  5. Ale

    CIAO!
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    GRAZIE!

    Ale

  6. LadyLindy

    Fortuna che volevi stemperare… 🙂

  7. cq

    è proprio bello quando ti viene da scrivere, hai ragione.
    cosa rara che rischiara il grigio, no?

  8. MrPotts

    Mi è tornata in mente periodicamente nel corso della giornata, la cosa del cugino, e devo dire che ho provato sempre un piccolo dispiacere. Tanto che mi pare che sia la Bisalta a stemperare, ante litteram, per così dire.

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