un blog che parla di niente

Delitto e castigo

Il bello dei blog è che si può sempre rettificare, specificare, approfondire il contenuto dei post con il contributo dei lettori. Un paio d’anni fa avevo scritto un post che parlava di Delitto e Castigo di Dostoevskij come se si trattasse di un giovane scrittore emergente. Un paio di sere fa mi è arrivato un bel commento di Cecilia A. che vorrei condividere.

Fëdor Dostoevskij non è un autore emergente è un grande scrittore della letteratura russa ed è un maschio. il titolo non è stata una svista di marketing ma si usava dare questi titoli nella letteratura russa(vedi guerra e pace)e mi stupisco molto che possa essere scambiato per un emergente.

51 Comments

  1. Guido

    Rimarrà un giovane sommerso per sempre!

  2. Emanuele

    Ahaha, bellissimo. 😀
    Ciao,
    Emanuele

  3. isolavirtuale

    l’essere impervi all’ironia rende i giovani più adatti alla sopravvivenza in un mondo dominato da Maria de Filippi

  4. LorenZo

    Non ci posso credere. “Delitto e castigo” si regala ai liceali. Tutti conoscono Delitto e Castigo di Dostoevskij, pure io che non amo Dostoevskij. È quasi più famoso del libro Cuore 🙂 Mi sa che Eio scherza. Oppure scherza Cecilia. Insomma, fateci sapere se ci prendete per il c. Cqm, Eio dice che ne parlava “come” se fosse un emergente. Non dice che “pensava” che fosse un emergente. Corner.

  5. Fracido

    Capitan Ovvio colpisce

  6. Petruschov

    Bisognerebbe mandarle a casa una copia del Diario minimo di Eco: gli scriverebbe lettere di fuoco.

  7. disma

    che poi lei mica l’avrà conosciuto da dire che era un maschio, come ben sappiamo l’identità sessuale non è determinata solo dal corpo in cui si risiede, bensì da molti altri fattori

  8. B

    C’era un mio amico, caro, che in quegli anni lì si ascoltavanp quelle cose lì e disse : “Ho capito I like, ma non ho capito cosa vuol dire Chopin” (Gazebo). Oppure, se gli dicevi: “Peccato che non c’eri ieri sera. Mancavi tu, non c’era brio, insomma”. Lui felice rispondeva: “Perchè adesso mi chiamate Brio?”.
    Mi piace pensare che anche Cecilia sia autentica, invece che satirica.
    Io lo ammetto, che quello scrittore lì del post ho fatto tanta fatica a leggerlo, a 12 anni (anche a 16, senza emergere dall’appallamento). E lo ammetto che spesso ho letto solo dei pezzettini dicendo poi “Sì. è un bel libro” (L’Idiota in particolare, che mi ci immedesimavo dal titolo). Poi mia sorella si è laureata in russo ed è stata via tanto tempo e così ho letto tutti i suoi libri, ma perchè mi mancava lei e allora li ho letti cercandola. E ancora adesso per me quello scrittore lì è mia sorella che non c’era e il Natale era diverso.
    Che comunque qui da me c’è della gente che si scandalizza magari se uno asserisce saputo: “Il T9 non è una macchina, quello è il TT!!!!” (che io l’ho detto e mi hanno detto Ahnnn?!).

  9. stealthisnick

    Ciao a tutti. Sono uno scrittore emergente di 190 anni della provincia di Mosca che ha pubblicato un libro autofinanziandosi: “Delitto e Castigo”. Adatto per ragazzi e adulti, il libro, che racconta un vero paio di omicidi, riscuote molto successo. Però io voglio allargare gli orizzonti.Ho visto che qui ne parlate.Come posso farmi pubblicità?Attendo una risposta.Cordiali saluti.Fëdor

  10. Alessandro

    allora avevo ragione io! 🙂

  11. Usagi

    ormai sono passati due anni da quel post…. quindi Dostoevskij sarà già emerso. Di quel libro, delitto e castigo, ne ho sentito parlar! chissà se ha venduto più di Dan Brown? Sapete se Dostoevskij ha scritto un nuovo libro?

  12. Roberto

    Così impari a non documentarti prima. In fondo bastava cercarlo su Gogol.

  13. Walter Fano

    consiglio a questo Dostoqualcosa e a tutti gli speranzosi aspiranti scrittori che simpaticamente chiedono aiuto in questo spazio di recarsi presso questo sito:
    http://www.nonpubblicato.it

    (pubblicità gratuita, nda)

  14. Cecilia Attanasio

    Io ho commentato quel post solamente per dare un’informazione e non per fare satira o per scherzare.Da questi comeenti non ho capito bene la vostra opinione.
    Non ho capito bene cosa s’intende dire con “avrà 12 anni” ma credo che sia stato scritto in senso dispreggiativo(e comunque per informazione non ho 12 anni).Spero che questo post che “mi avete dedicato” non sia beffe perchè sono dell’opinione che non sia giusto prendere in giro le persone serie.Grazie.Cecilia

  15. ghiaccio-nove

    e io che continuavo a chiedermi come mai quest’anno al Salone del Libro di Torino ci fossero gli scrittori più disparati (in qualche caso: disperati) del mondo, ma proprio questo Dostoevskij no. adesso forse ho capito…

  16. Walter Fano

    è un fake, sì, è sicuramente un fake che si fa beffe di noi, non posso credere che sia una persona vera…

  17. giorgio

    Cecilia sei di una dolcezza disarmante. Mi andrebbe di spiegarti l’equivoco in cui sei caduta, ma forse vorrà farlo il padrone di casa, mi sembra che tu ne abbia diritto, in modo che non si rida di te ma con te. ciao

  18. Cecilia Attanasio

    Non si scomodi sono io che sono troppo stupida e avrei dovuto capire subito che era uno scherzo seppur di pessimo gusto.Questo mi dimostra ancora una volta che non al giorno d’oggi non si è presi sul serio.Sono contenta che questo mio post abbia fatto sorridere qualcuno perchè al giorno d’oggi c’è tanto bisogno di ridere.Scusatemi.Arrivederci.Cecilia

  19. Cecilia Attanasio

    Sono sicurissima che anche lei se fosse stato preso ipocritamente in giro da un’accozzaglia di blogger lo considererebbe uno scherzo di pessimo gusto…

  20. maeandro

    Non vorrei sembrar scortese ad intromettermi nella vs. conversazione, ma pure a me il suo commento iniziale sembrava un’intervento di un’ironia superiore. E venivo tratto in inganno anche dal suo cognome che mi pare abbia a che fare con una qualche commedia che non ricordo bene, e con colpevole leggerezza, amando il giovin scrittore emergente, avevo sorriso.
    Mi scuso segnalandole un’opera decisamente più breve di uno scrittore meno emergente: Lermontov “un eroe dei nostri tempi”.

  21. B

    (BillLee). Cecilia, io un’opinione non cell’ho, sennò sarei dell’opinione che qui non si è mai preso in giro nessuno, consapevolmente. A casa di Alessandro, che è un blog serissimo, tutto avviene per puro caso (Bill Lee) e se c’è qualcheduno che fa il furbo allora diventa un garino che ognuno troverebbe pane per i suoi denti e anche pan per focaccia (io alla focaccia ci assomiglio un bel po’). (Bill Lee) Tu fai la furba, Cecilia? Io faccio il tifo per te, perchè essere scandalosamente ingenui è una cosa bellissima.
    “Accozzaglia” non me lo aveva ancora detto nessuno, però mi piace e mi sta anche bene perchè è vero, sai, che mi sento spesso una cozza rumorosa, anche se io sono solo ospite e non ce l’ho un blog, però non cerco scuse volevo dire.
    E questo è un commento ingenuo, epperciò bellissimo. (Bill Lee, che così si trova e si ritrova e si fa una viuuuullenza e mi legge anchellui ecco).

  22. B

    Maeandro, io è da Oblomov che non mi muovo. Ce l’hai un consiglio anche per me, che così mi stacco dallo scoglio, eh?

  23. Cecilia Attanasio

    maeandro(giusto vero?)ho capito che lei si riferiva alla commedia di Renato Raschel “Attanasio Cavallo Vanesio”ma le assicuro che Attanasio è il mio cognome autentico e non sono assolutamente una fake.Riguardo BillLee non ho ancora ben compreso quale sia il suo concetto d’ingenuità e le chiedo se sarebbe così gentile da spiegarmelo.Grazie

  24. B

    Cecilia, io mi chiamo Barbara e qui mi firmo come B.
    Mi piace scherzare. Se sarai così gentile e paziente da leggere Alessandro, capirai a cosa mi riferivo: era uno scherzo, che non riguardava te. Bill Lee é un blogger, come qui ce ne sono tanti, e in tanti scherzano. Leggi questo blog, vedrai che ti divertirai, a stare qui. Chiunque tu sia.

  25. maeandro

    B. ma come farei a dare derti dei suggerimenti? Per me l’emergente è stato come il primo amore. L’ho letto tutto d’un fiato e non l’ho scordatato mai. L’Oblomov te l’avevo forse suggerito io? Mi intristiva e nonostante fosse così bello, che in alcune parti mi riconoscevo, temevo di continuare perchè temevo una fina triste per il povero Oblomov. Però non resisto. Pare che l’emergente abbia detto: siamo tutti usciti dal “cappotto” di Puskin.

  26. maeandro

    @Cecilia: Proprio vero. Attanasio cavallo vanesio del piccolo grande Rascel. Me l’ero dimenticato ed avevo fatto un collegamento sbagliato. Non c’entrava niente.

  27. Cecilia

    Scusi se l’ho scambiata per un altro blogger signora Barbara.E soprattutto mi scuso con tutti gli altri se sono sembrata un hacker ma vi assicuro che non lo sono affatto.Io sono una ragazza che ama leggere e sebbene questo possa apparire strano ho 13 anni e frequento la terza media e mi accingo a frequentare il liceo classico. Sapendo per esperienza che l’ignoranza è una realtà al giorno d’oggi ho commentato il post perchè penso che sia giusto mettere la propria cultura a servizio degli altri.Mi scuso per questo increscioso errore e saluto tutti i blogger che erroreamente ho definito accozzaglia.scusatemi ancora.buona serata

  28. Alessandro

    Scusate, pensavo anch’io che Cecilia non fosse una persona vera, ma qualcuno che si spacciava per qualcun altro, e invece pare che sia vera, e in tal caso mi scuso con Cecilia e con tutti.
    Purtroppo, Cecilia, sei capitata in un covo di serpi in cui si ama giocare con le parole, e ovviamente qui si ha ben presente chi è Dostoevskij, si son persino letti dei libri. Quindi il post che tu hai commentato in maniera così seria era un post ironico, che giocava con il libro un po’ con la logica dei Dolenti Declinare di Umberto Eco.
    Mi spiace se abbiamo riso di te, ma è stato bello, finché è durato.

  29. Alessandro

    “pessimo gusto”. ma guarda te. alla fine ho fatto ancora bene a ridere.

  30. giorgio

    Azz… Mucio è un veggente!! 😉

    ps: complimenti Cecilia ottime letture, non c’è che dire, continua così (anche con la scelta dei blog) alla faccia di Moccia!

  31. LorenZo

    Scusate ma il mio post sopra era davvero figlio di un’ironia superiore. Credevo che Ale avesse inventato la storia di Cecilia per scrivere il post, ed io ho commentato come da copione. Bene. Ora, sembra che il post abbia avuto un epilogo poco felice. Ma io continuo a pensare che questa Cecilia non esista. Per esempio, Cecilia smentisce di avere 12 anni, e definisce dispregiativa l’attribuzione dei 12 anni di età. Un paio di commenti più giù afferma di avere 13 anni. Offendersi per un anno di differenza mi sembra esagerato. Puzza d’imbroglio. Cmq nel delirio Ceciliano, forse alter ego di qualcuno…, sublimano definizioni come “accozzaglia di bloggers”, “scherzo di pessimo gusto” che la dicono lunga sui solidi pensieri dell’originale.

  32. Petruschov

    In realtà è proprio di età come quelle, fino ai 14-15, di tenerci tantissimo ad affermare il proprio status di “grandi”, e precisare, nel dire la propria età, anche i mezzi anni, o i mesi addirittura. È solo poi, quando si è acquistata certezza di sé, che l’età passa in secondo piano. Come accade con tutto.
    Tuttavia io continuo a sospettare che Cecilia sia un fake, e credo che l’autore, se così è, sia un genio puro, e che proprio cose come dirsi 13enne nel momento giusto e vedere questa “accozzaglia di blogger” (cit.) che ci casca lo facciano godere di un gioia perversa e meritatissima.

  33. Magica

    Strampalati per esempio, detto qualche puntata fa, mi piaceva tantissimo ma accozzaglia …daie, trop fort Cecilia! La scusa ci voleva davvero eh…il che dimostra che sei anche bravina e forse penserai che io non lo sono solo perchè ti dico questo, ma credimi, hai fatto bene !

  34. fotonico

    io di quell’autore qui emergente (che c’ha un nome difficilissimo e confesso ho usato il copia incolla)-Fëdor Dostoevskij- ho letto anche “l’idiota”
    beh, cara sig.ra Cecilia glene consiglio vivissimamente la lettura. Proprio bello eh!

  35. Gregorio

    Questa cosa qui m’ha ricordato quest’altra cosa qua:
    “Il matador locale restò solo. Rialzò in piedi il re caduto e prese a ordinare i pezzi in una scatoletta, prima quelli abbattuti, poi quelli rimasti in gioco. Nel frattempo, come d’abitudine, ripercorse mentalmente tutte le mosse e le posizioni della partita. Non aveva fatto un solo errore, certo che no. Eppure gli sembrava di aver giocato male come mai in vita sua. A giudicare da come erano andate le cose, avrebbe dovuto dare scacco matto al suo avversario fin dalle prime mosse. Uno in grado di fare una mossa maldestra come quel gambetto di Regina non poteva saper giocare a scacchi. Dilettanti del genere Jean – a seconda dell’umore – soleva liquidarli in modo degno o sprezzante, comunque in poche mosse e sicuro del fatto suo. Questa volta, invece, l’abilità d’indovinare la vera debolezza dell’avversario l’aveva abbandonato… o forse era solo stato vigliacco? Non aveva osato farlo fuori subito come quell’arrogante si
    sarebbe meritato? No, era peggio. Non aveva voluto credere che il suo avversario fosse così scadente. E peggio ancora: quasi sino alla fine della contesa aveva voluto illudersi di non essere all’altezza dello sconosciuto. Aveva voluto considerarlo imbattibile per la sua sicurezza, la genialità e l’aura giovanile che lo circondava. Per questo aveva giocato con tanta esagerata cautela. E non solo: se doveva essere del tutto sincero, era perfino costretto ad ammettere di avere provato ammirazione per lo sconosciuto, non meno degli altri, sì, e di avere desiderato che potesse batterlo, e finalmente infliggere a lui, Jean – magari in modo eclatante e geniale – la sconfitta che ormai da anni era stanco di aspettare, per liberarsi una volta per tutte dal peso di dover essere il più grande e di dover battere tutti. Perché gli spettatori malevoli, quella manica d’invidiosi, fossero infine soddisfatti, per essere lasciato in pace, finalmente…
    Ma poi come sempre aveva vinto. E questa vittoria era per lui la più ributtante della sua carriera, perché per evitarla, durante tutta una partita, si era rinnegato e denigrato e aveva deposto le armi davanti al più miserabile dei dilettanti.
    Non era uomo di grande introspezione, Jean, il matador locale. Ma un fatto gli era chiaro, mentre tornava a casa stropicciando i piedi per terra con la scacchiera sotto il braccio e la scatoletta dei pezzi in mano: che in realtà oggi lui aveva subito una sconfitta, una sconfitta così schiacciante e definitiva perché era priva di rivincita e non avrebbe potuto essere compensata da una futura vittoria, per quanto brillante fosse. E per questo decise – lui, che non era mai stato uomo di grandi decisioni – di abbandonare per sempre gli scacchi”.

  36. ms

    Senza cattiveria 🙂

  37. Encrenoire

    boia mondo, anche tu che ti metti a recensire questi emergenti… X°D

  38. ghiboz

    è bello il senso dell’umorismo di certa gente…

  39. s|a

    @Petruschov: madonna che mal di testa, io non ci capisco più niente. chi è chi? e io chi sono? mah.

  40. LorenZo

    @Petruschov non so dove lo vedi tu, questo genio puro. A me, la trovata della 13enne, sembra invece di bassa statura intellettuale, infantile e psicologicamente debole. Questa 13enne, se alter ego di qualcuno, e sottolineo se, spiega proprio le debolezze, le paure e le aspirazioni di quest’ego. E se sono quelle che vedo, vedo una personalità blanda, alla ricerca di conferme, il bisogno arrancante di apparire migliore attraverso il criptismo, la trovata, l’acrobazia da strada, persino ricorrendo ad un contraltare instabile e platealmente poco credibile (Cecilia), posizionato diametralmente all’opposto del suo ego – ecco perché si può dedurre la posizione dell’ego. Quindi se Cecilia è donna, lui è uomo, Cecilia è ignorante (scrive dispreggiativo), lui quindi è sapiente, lei ingenua, lui scaltro… E persino dispensatore/trice di insulti (da dietro la maschera – quindi anche frustrato). C’è da ridere… Ecco, al massimo (forse meglio dire “al minimo”), si può definire divertente. Ridicolo, se vuoi. Buffo. Sempre se per ipotesi questa Cecilia fosse veramente l’alter ego di qualcuno…

  41. Cecilia

    Credo di essere stata abbastanza chiara nel commento sopra ma se voi continuate a sostenere l’ipotesi che io sia una fake vi lascio nella vostra testardaggine,anche se penso che non sia da persone perbene spacciarsi per qualcun altro nè tantomeno nascondersi sotto falso nome.
    Ciò che ho affermato nel commento sopra è tutto vero e visto che ho detto la verità mi sento apposto con me stessa e non m’importa il vostro giudizio.Per rispondere al commento di Petruschov non ho certo bisogno di sentirmi grande perchè sono del parere che grandi lo si diventi comunque quindi non c’è alcun bisogno di affrettare le cose.

  42. misterblond

    In periodi in cui la satira è un delitto, Cecilia è il castigo che ti meriti.
    Se lo incontri, Fedor, dagli un bacio anche da parte mia.

  43. D.

    Scusate se mi intrometto nella vostra discussione, ma non capisco perchè non si possa accettare che una ragazza di 13 anni scriva e si metta in gioco con gente che non conosce ed esprima il proprio parere in una discussione aperta come quella del blog.
    Sinceramente non voglio prendere le difese di Cecilia ma da persone adulte non escluderei che tutto fosse vero…

  44. Petruschov

    Dyomyo sto cominciando a crederci pure io. Andrò a farmi il pendolino davanti allo specchio. Tutto questo è davveramente psicotropo.

  45. Novella

    A me tutto ciò sembra più che altro Schnitzler.

  46. Watkin

    Tutto ciò è sublime.

  47. Petruschov

    @Watkin: Conrad?

  48. Rossella

    No vabbè.. mi hai cambiato la giornata 🙂

  49. urr

    tutto cio’ vero o falso e’ bellissimo…

  50. AnnaIngrav

    scompisciata dalle risate…scusate ma non resisto!!!

  51. io sono un folletto (sic)

    No, vabbè…. L’insistenza della pseudo 13enne fake Cecilia ha dell’assurdo. Se davvero esiste mi sa di persona davvero stupida. Nel senso che non capisce il concetto di ironia e non “stupida” in senso di QI.

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