L’altro giorno, stavamo camminando, a un certo punto passiamo davanti a una porta che aveva un pomello, un pomello che attirava la mia attenzione, ma così tanto che mi son fermato a guardarlo, questo pomello che mi attirava.
Lo guardavo, era completamente sferico, non si capiva di che materiale era fatto, ma probabilmente si trattava di un qualche metallo ricoperto da una sottile patina dorata. Era bello pulito, sembrava nuovo, e rifletteva tutto l’ambiente circostante; le linee, che io sapevo essere rette, diventavano curve riflettendosi nella realtà non euclidea del pomello.
E io mi avvicinavo, mi specchiavo nel pomello, mi vedevo il naso grossissimo ed il resto più piccolo, con i piedini là sotto, veramente minuscoli, e allora avvicinavo l’occhio, l’occhio diventava bovino, un occhio da polifemo, circondato da un corpo sproporzionato. Poi allontanavo la faccia, alzavo la mano, avvicinavo il dito, il dito diventava di proporzioni indescrivibili, più grosso di tutto il resto di me.
E continuavo a sperimentare con le dimensioni, mi sembrava di avere scoperto un mondo parallelo, in questo pomello fantastico.
Poi, si avvicina il mio amico, mi dice, cos’è che stai guardando?
Questo, gli dico.
Mi dice lui, È una maniglia.
Già.
È una maniglia.
Technorati Tags: relativismo 🙂
Aggiungo la mia richiesta a quella di sonetti. Ché io sono un tuo fan, son già 2 mesi che ho messo “one dummy for the assassin” come sfondo del desktop…
Magico davvero… Per la pittura mi vengono in mente alcuni esempi… Van Eyck (lo specchio ne I coniugi Arnolfini), Escher (Mano con specchio a sfera), Parmigianino (Autoritratto in uno specchio convesso)…
fior di magia
su fliccher piacerebbe veramente
vederlo bene in fotografia
ogni parola assume il significato che noi gli diamo, ogni oggetto assume per noi il nome che più ci piace…
Per la pittura: l’anamorfosi del teschio ne “Gli ambasciatori” di Holbein. Una deformazione sublime.
Magistrale. Quanto mistero nel quotidiano… La casa degli specchi dei Luna Park ne è un piccolo… riflesso.
…
Chi non si è mai specchiato nella parte concava di un cucchiaio? 🙂
😀 Neanche una traversa…? Rispecchiata al contrario, però.
Ragazzi, come grossomodo direbbe Man Ray, ci son cose che si posson fotografare, e ci son cose che invece non si posson fotografare, quel che si può fotografare, lo fotografo, quel che non si può fotografare, lo scrivo.
davide: az. adesso sono più alto di una spanna 😀
(per gli altri: davide si riferisce a questa foto che ho scattato qualche tempo fa:
http://flickr.com/photos/moto/52354230/ )
Mi preoccupi, a volte, eìo.
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Anch’io vorrei una foto, però di te riflesso nel pomello
Vanitùs! 😀
Tutto senza aver esagerato con alcolici e trokka? Fantastico.
non diciamo eresie: non c’è nessun cucchiaio 😀
Fare una foto a questo fantastico pomello/maniglia pareva brutto? eh?
mi si perdonino le citazioni, che fanno tanto fighetto arty-farty, ma sappiate che non è così:
Noi vediamo le cose stesse, il mondo è ciò che noi vediamo: formule di questo genere esprimono una fede che è comune all’uomo naturale e al filosofo dacché egli apre gli occhi, rinviano a un sostrato profondo di “opinioni” mute e implicate nella nostra vita. Ma tale fede ha questo di strano, che se si cerca di articolarla in tesi o enunciato, se si chiede che cos’è noi, che cos’è vedere e che cos’è mondo, si entra in un labirinto di difficoltà e di contraddizioni.
Maurice Merleau-Ponty
Dipingo quello che non può essere fotografato.
Fotografo quello che non voglio dipingere.
Dipingo l’invisibile.
Fotografo il visibile.
Man Ray
nooo, col naso così grosso? nooo, maaai 🙂
oops, beccato! 😉
Io ogni tanto mi metto distesa sul letto e guardo il mondo riflesso sul supporto circolare del lampadario.
Potrei perdere delle ore a meravigliarmi di come la mia stanza sembri una casetta delle bambole, vista dall’alto.
chissà…magari un giorno qualcuno verrà a dirmi che quello è solo un lampadario.
Io saprò che avrà ragione. Però è così bello guardare le cose soto altri punti di vista! Non credi?
Io sono fatto a modo mio.
Cos’hai da dire contro il rosa, eh? E’ il colore più beeeeeello del mondo. Io adoro il rosa. Vorrei tutto rosa.
Anche a me piace l’arancione, e sto mi sta bene addosso, ma preferisco il rosa.
;D
E’ più da maschietto, l’arancione.
no, tipo, hai ragione, ma però, hai scritto che camera tua sembra un po’ una casetta delle bambole, ci son rimasto male. ma sarà mica tutta rosa?!?
detesto il rosa!!!! 🙂
me piace l’arancione, a me.
Anche io ogni tanto vengo attratta da qualcosa e mi ritrovo a fissarla … l’importante è che non ti fermi a fissare qualcosa in mezzo alla strada prima che ti passi sopra un’auto ;P
ma poi, in fondo, era proprio una maniglia no?
Ognuno ha le maniglie che si merita.
Complimenti per il blog.
prego. Mi firmo meglio: Lophelia con la elle.
Barbara: eh, questo, può anche capitare. Alle volte, sei così assorto che…
A.: già. se uno non ci fa caso, le cose sono le cose, ma se uno ci fa caso, le cose non sono le cose (cit.)
Iophelia: muchas gracias 😀
L’Ophelia?
No, no…camera mia è tutta sui toni del giallo e del bianco. Però sembra una camera delle bambole lo stesso. 😀
Eeeeh sí. L’abbiamo perso
Be’ come Ophelia anche Lophelia sta sott’acqua ma perché è un corallo
Gödel: è un piacere avere un lettore con un nome così altisonante 🙂
lophelia: ops. avevo una falla. adesso lo so 🙂
Guarda qui
è un bell’attaccapanni, eh. ci somiglia 🙂
mmhh..magari mi avesse detto”è solo una maniglia”la padrona di casa quando mi ha beccata che armeggiavo col suo pomello e la macchina fotografica da circa 1/4 d’ora…lo sguardo eloquente ha sentenziato: povera fessa!! menefrega qualcosa? direi proprio di no.mi riempie di gioia vedere l’esistenza di altri feticisti dei pomelli d’ottone!!
tra l’altro, ti cito nel mio blog..col tuo permesso..se vuoi reclamare diritti d’autore fammi sapere che lo cancello (non avrei di che ripagarti ho speso appena oggi tutte le mie fortune in un quadro)eheheh!!
Quando guardavo la luna nessuno mi hai mai detto cosa stavo guardando. Avrei voluto dirgli quella, indicandola con l’indice. Mi sarei emozionato se mi avesse detto “ma quella è un unghia”…